DI GIULIANA BARBANO
Versando il nulla nel vuoto si affascinano le masse e si continua a governare. Finché dura. Ma quando ad esser vuoto è lo stomaco, le masse chiedono pane senza rendersi conto che bisogna coltivare i campi di grano, mietere, macinare la farina, passare notti svegli ad impastarla, infornarla (e bisogna aver raccolto la legna e averla tagliata per accenderlo) e tutto questo senza errori e senza scherzi della natura.
Ma le scuole hanno insegnato l’illusione che basti pretendere, che i ricchi abbiano ricchezza e sia sufficiente portargliela via per avere il pane in tavola.
Così si passa il tempo, a versare il nulla nel vuoto, e questa attività non produce altro che nulla nel vuoto e ulteriori obblighi ed impegni a versare altro nulla, finché il vuoto sarà pieno di nulla.
Ma anche le nazioni saranno piene di nulla: nulla nei campi, nulla nei supermercati, nulla sulla tavola e nulla di nulla. Manifesteranno ancora per avere un posto più elevato nella gestione del nulla.
Giustizieranno tutti quelli che vedono che l’Imperatore è nudo. Non si accorgono che dovrebbero chiedere allo Stato di togliersi dai piedi e smetterla di imporre norme tasse e altre corbellerie che producono solo nulla. Che occupano il tempo dei sudditi con l’attenzione al nulla di mille norme e regolette e complicazioni, invece di lasciare che chi vuole lavori e che chi davvero ama il far nulla, si accontenti poi anche di mangiarlo.
A proposito di nulla e vuoto, questo Strasburgo è chiaramente un false flag !!!!! Pedante where r u ????
La maggior parte della gente sarebbe felice di lavorare e impegnarsi a fondo, per arricchirsi e risparmiare, per accumulare un capitale utile a sè ed agli altri.
Ma senza libertà, soffocati da tasse e burocrazia, ingannati da politici e derubati da amministratori, i cittadini perdono motivazione, perdono spunto, perdono lo spirito selvaggio , la gioia e la voglia di fare ed accumulare.
E si accontentano di chiedere, allo stato padrone, diventando sudditi.
Fotografia ineccepibile della nostra stuazione.