DI REDAZIONE
La ricerca della libertà ha radici profonde. Nel pensiero di alcuni liberali coerenti si possono trovare le fondamento del libertarismo, ovvero di quel comportamento coerente e razionale fondato sul PRINCIPIO DI NON AGGRESSIONE.
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Giorgio.. se sei contrario all’aggressione non puoi essere contemporaneamente contrario all’uso della forza per difendersi dalle aggressioni. Se tizio è un pacifista che rifiuta la violenza sempre, non ha modo di difendersi dalle aggressioni, e se tutti fossero come lui il mondo sarebbe degli aggressori (lo dico con il massimo rispetto per la scelta personale di non usare la violenza neanche per autodifesa). Un libertario quindi non è un pacifista, perché a favore dell’uso difensivo della forza contro gli aggressori.
Comunque non basta leggere ciò che scrive Rothbard, bisogna anche capirlo, e nonostante in genere Rothbard sia molto semplice diretto e comprensibile, se uno non vuole capire non capirà comunque.
il problema è che jones potrebbe essere benissimo un pacifista in una società libertaria. a questo punto bisognerebbe avere la correttezza di dire che quando un pacifista libertario incontra un guerrafondaio libertario, il primo soccombe perché non vuole difendersi e nessuno lo difende.
I buoni samaritani non esistono più?
Giorgio bisogna avere la correttezza di dire che non capisci quel che leggi e quel che scrivi. Abbiamo detto:
libertario = rifiuta l’uso della forza aggressiva, ammette quella difensiva
quindi innanzitutto questa frase non ha senso:
“quando un pacifista libertario incontra un guerrafondaio libertario”
se è libertario non aggredirà nessuno. Il guerrafondaio libertario è un ossimoro.
Poi bisogna dire che in qualsiasi mondo se uno mi aggredisce e io non mi difendo in genere soccombo. Anche in Corea del Nord, per dire non solo in una società libertaria.
Quindi questa frase
“e jones, in base ai suoi principi, è contrario all’autodifesa con l’uso della violenza, e quindi alla punizione di qualsiasi crimine, allora jones semplicemente non intenterà nessuna causa, e tutto finirà qui.”
non ha nulla di ridicolo, descrive semplicemente una realtà ovvia, vera sempre e in ognidove.
Però come saprai anche tu, non sono sempre obbligato a difendermi da solo. In un contesto libertario se la comunità in cui vivo ha acquistato un servizio di polizia privata potranno difendermi loro. Se la gente è libera di armarsi e di difendersi, mi difenderanno i miei concittadini. Mi difenderanno soprattutto preventivamente, creando un ambiente ostile agli aggressori.
Infine il punto è che Rothbard in quelle pagine se non mi sbaglio ma credo di ricordare bene sta spiegando che i libertari non sono pacifisti, e che dai pacifisti li distingue appunto l’ammissione dell’uso difensivo della forza.
Il nichilista è non problema, un’anomalia di questo breve intervallo non darwiniano.
Dimmi in quale pagina l’hai letto perfavore?
per una nuova libertà, murray rothbard, liberlibri, 2004, p.70
premetto che sono a pag. 100, ma a pag. 64 leggo “il modo in cui il denaro entra a far parte dell’equazione [il libero mercato] è un processo complicato”. spero che in seguito rothbard parli in maniera approfondita del denaro nella società libertaria, poiché è il bene più importante su cui dovrebbe fondarsi la società che aveva in mente.
supponiamo, per esempio, che jones, pacifista, venga aggredito da smith, un criminale. se jones, in base ai suoi principi, è contrario all’autodifesa con l’uso della violenza, e quindi alla punizione di qualsiasi crimine, allora jones semplicemente non intenterà nessuna causa, e tutto finirà qui.
questa è una chicca dal manifesto di rothbard. altre eguiranno presto. mai letto un libro più divertente di questo. altro che carlin, questo sì che un maestro dell’humor ahahah