DI MATTEO CORSINI
Uno dei mantra dei ministri del governo del cambiamento è “ci stiamo lavorando”, una frase sempre buona quando non si sa cosa dire, probabilmente perché non c’è niente di concreto da dire. A volte dovrebbe essere imbarazzante, come quando il “ci stiamo lavorando” riguarda le coperture di provvedimenti di spesa annunciati da anni e per i quali, quando si chiedevano voti, si andava dicendo di avere tutte le coperture dettagliate (ogni riferimento al reddito di cittadinanza, che sarà finanziato in gran parte con nuovo debito, non è casuale).
Uno dei “ci stiamo lavorando” riguarda l’ennesimo salvataggio di Alitalia a carico dei pagatori di tasse. Ecco cosa ha affermato Danilo “tunnel del Brennero” Toninelli: “Il tavolo su Alitalia è aperto, ci stiamo lavorando, lo sta gestendo il ministro Di Maio. Penso che per fine ottobre ci saranno delle buone notizie, partendo da Fs, come abbiamo sempre detto”.
Cercheranno di raccontare chissà quali sinergie potranno esserci tra Ferrovie e Alitalia, spacciando il tutto per “buone notizie”.
Le quali, al pari del “diritto di volo” sancito da Matteo Salvini di cui mi sono occupato ieri, saranno “buone” probabilmente per il personale Alitalia, mentre saranno pessime per i pagatori di tasse.
Come sempre quando chi governa promette cose buone.