DI ALBERTO VENEZIANO
Ogni tanto c’è qualcuno che parla di “orgoglio italiano” ma come si fa!?!
Tanto per dirne una, l’italia ha avuto per decenni il partito comunista più forte dell’occidente. Ripeto, un partito comunista, ma proprio COMUNISTA, in grado di condizionare pesantemente tutto ciò che è accaduto nella fase cruciale dello sviluppo che avrebbe dovuto farne un paese progredito e civile.
Invece di un paese civile è nata Cialtronia permeata, strangolata da un sistema “educativo” e da una “cultura” di massa che continuano a produrre cialtroneria e a scoraggiare qualsiasi tipo di eccellenza.
Gli effetti però non sono equamente distribuiti ma hanno stravolto maggiormente le aree che sono sempre state, visceralmente anticomuniste, aree che hanno subito la punizione e continuano a pagare cara la loro riottosità al totalitarismo collettivista.
E chi è il responsabile in un paese democratico dove si vota? Il popolo, il popolaccio italiano tanto decantato da politicanti ipocriti.
Questo accrocchio artificiale e forzato di popoli – ognuno di per se dignitoso e ricco di storia – assemblati forzatamente da un nazionalismo demente.
Popoli che hanno ben poco in comune fra loro e insieme formano questa cosa capace delle peggiori nefandezze.
Questo paese capace di passare dal fascismo, al comunismo e infine impastare il tutto in un populismo fascio comunista grottesco.
Orgoglio italiano!? Preferirei di no.
Toni Iwobi è un vero italiano perché il partito comunista nigeriano fu bandito nel 1966.
Nicola Bombacci, uno dei padri fondatori del partito comunista di questo sciagurato paese, fu appeso a testa in giù a P.le Loreto, con il suo degno compare ed Ingrao per anni fu un attivo militante GUF, chiaramente provate a parlarne con qualche sinistroide di questo e farà finta di cadere dalle nuvole; quindi sì in linea di principio è corretto il ragionamento di Veneziano, sulla nascita di Cialtronia. Un po’ meno sull’accrocchio artificiale di popoli: stessa lingua, religione seppur con usi e costumi differenti su base regionale e locale, proprio artificiale non dovrebbe essere. Posso capire che uno non si senta Italiano, nessuno è obbligato a sentirsi tale e ancor di più orgoglioso di esserlo, però evitiamo di scrivere inesattezze. Io personalmente non mi sento orgoglioso di essere Italiano, ma non me ne vergogno nemmeno, che colpa ne ho di essere nato al sud Italia?
Ciccio, ma un po’ di vacanza invece di trollare multinikkando e continuare a sparare cazzate ed ovvietà pare così brutto?
Che Ingrao fosse nei Guf era l’altro argomento che insegnavano ai remigini insieme a Maniero; il fatto è che da quando è crepato nessuno sa più chi sia Ingrao. Per completezza di cazzeggio informaci anche chessò… che la compagna Hack era potenzialmente una Bombacci in gonnella e che Fo rastrellava i partigiani. Ah, l’aggettivo/sostantivo “italiano” si scrive minuscolo (lo sai benissimo, ma vuoi farci credere di essere un tamarro).
La tua colpa è di essere nato, punto. Quando è che ti togli dalle palle e ci rimandi diaz?
L’italia ha tantissime eccellenze, purtroppo più che compensate da vagonate di pagliacci ignoranti che hanno l’unica capacità nel fare comunella contro gli altri. Francia o Spagna basta che se magna è il motto di questi, che prima però si sono mangiati proprio l’italia. Il sentimento di orgoglio pseudo nazionalistico di queste ultime settimane finirà presto in vacca, sostituito dai soliti interessi corporativi e sindacalistici