DI LEONARDO FACCO
C’è molta confusione sull’anarchia e spesso quando se ne parla c’è chi pensa ai soliti squatter che mettono ordigni e pensano ad una società pianificata ed illiberale.
CLICCA SUL PULSANTE GIALLO PER ASCOLTARE L’EPISODIO
Recent Posts
Showing 11 comments
L’anarcocomunista non rispetta in alcun modo la proprietà privata.
L’anarcocapitalista ha come base proprio il rispetto della proprietà privata.
I primi sono per definizione violenti, non tollerando alcuna forma di potere.
I secondi possono diventarlo , giusticatamente, solo se minacciati nei loro diritti naturali e legittimi.
Sono due mondi diversi.
I primi non sono anarchici, punto. E’ una forma di ribellismo disordinato, tuttavia durante la guerra civile spagnola, organizzarono delle comuni, ma non ebbero successo particolare.
Peccato che non intervenga più l’amico Alessandro Colla; a causa di qualche cazzaro aggressivo siamo stati privati dei suoi spunti interessanti, a mio avviso.
Facco e Fidenato sono due veri ribelli, con la nonviolenza e con una logica ben precisa hanno portato avanti la loro lotta, e non senza risultati, altrimenti non staremmo qui a scrivere. In ogni caso veramente bravi.
GRAZIE!!!
Usate anarchico di destra. Alcuni sono presi dalla curiosità e chiedono.
destra e sinistra sono veramente termini desueti e insensati
La lingua è un essere vivente. Il significato delle parole è sempre conteso. Non possiamo accettare di consegnare tutte le parole al “nemico” o ci ritroveremo impossibilitati a parlare e ridotti al silenzio. A lasciamo fare alla sinistra tutte le parole che amiamo saranno sputtanate e rese inutilizzabili. Mercato, capitalismo, individualismo, anarchia, antipolitica, diritti individuali, liberta, indupendenza, etc…già oggi viviamo un quotidiano ribaltamento orwelliano del senso delle parole. È una battaglia che vale la pena combattere con tutti noi stessi. Non si puo vedere e accettare di venire costantemente ghettizzati.
Al posto di libero mercato ormai sputtanato si potrebbe usare “libero scambio”, come una volta propose Huerta de Soto, economia di libero scambio e non suona affatto male e rende meglio l’idea di cosa sia il capitalismo, ovvero l’esatto contrario di questa specie di creditismo centralizzato che ci viene imposto.
http://vonmises.it/2017/11/24/dio-un-libertario/
Infatti, come editore ho combattuto per anni, e vinto, con gli editori comunisti la battaglia sul termine libertario, quanto si incazzavano quando io vendevo i miei libri :-)
Tutto chiaro e condivisibile.
Purtroppo però, “Anarchia”, è un termine fuorviante e pure controproducente per coloro che hanno a cuore l’Anarco-capitalismo o Anarco-individualismo. infatti, per quel che capisco io, “anarchia” evoca ai più l’assenza di potere e non assenza dello Stato per non parlare della violenza e del caos.
Usare il termine Anarchia obbliga Leonardo Facco a dover parlare mezzora solo per distinguere l’anarchismo individualista da quello violento e di sinistra.
Sarebbe stato più appropriato e più strategico per la diffusione delle idee anarco-capitaliste l’aver coniato un termine che esprimesse l’assenza di Stato e non l’assenza di potere.
In sostanza, nella coscienza collettiva “anarchia” è una parola sputtanata o comunque ben caratterizzata nella versione comunista. Quindi, missione difficilissima, se non impossibile far capire che c’è un’altro anarchismo.
Hai ragione :-D