DI FUSTO DEMETRIO
Oggi vi parlerò di buste di plastica. Ma non quelle bio, quelle inguinandi!
Il polietilene utilizzato nelle buste, quelle belle di una volta che tenevano la spesa senza rompersi, è riciclabile al 100%. Nei paesi dove viene fatta la raccolta differenziata, il problema delle buste bio o non bio, spesse o leggere, non esiste.
La legge di merda italiana prevede:
– l’utilizzo di buste parzialmente bio, comunque non smaltitili con l’organico
– l’obbligatorietà della vendita
– il divieto di riutilizzo
– sanzione al negozio che non si adegua, e attenzione: aumento della sanzione in funzione del rapporto tra buste e fatturato.
– In paesi con la raccolta differenziata, l’utilizzo di buste monouso AUMENTA i rifiuti, anziché diminuirli.
– L’obbligo di vendita (con IVA al 22%) diventa un vantaggio per lo stato, che incassa IVA e imposte sul reddito, anziché essere un costo deducibile per l’azienda che le regala.
– l’aumento della sanzione in base al rapporto buste/fatturato è solo l’ennesima dimostrazione che il provvedimento è mirato a derubare il suddito e non ha nulla a che vedere con l’inquinamento.
Destra (che ha vietato le buste pesanti) e sinistra (che ha vietato quelle leggere) vogliono solo i vostri soldi. EVADETE.
Già, ma come evadere? Il cliente non può. Gli esercenti dovrebbero evadere in massa ma non solo per i sacchetti, non dovrebbero proprio versare l’IVA né l’imposta sul reddito. Riusciamo a metterli d’accordo e a evitare la loro comprensibile paura? Molti della grande distribuzione cooperativistica potrebbero non essere interessati a causa della legislazione di favore che li pone in vantaggio concorrenziale. Come si cominica a evadere?
Esatto!
ESATTO ….