DI ALBERTO VENEZIANO
Ovvio che anche la situazione catalana sia fortemente condizionata dal sistema finanziario internazionale. Una Spagna instabile, poco solvibile, verrebbe abbandonata a se stessa e al suo debito. Verrebbe velocemente messa all’angolo a colpi di aumento di spread, riduzione del rating, aste di titoli di stato deserte, cose già viste.
Questo è quello che fanno senza alcuno scrupolo i POTERI FORTI. Sono forti della contribuzione ormai di centinaia di milioni di ri…sparmiatori, probabilmente miliardi, che acquistano prodotti finanziari per tentare di incrementare il loro capitale e della situazione catalana (o spagnola o italiana) sanno ben poco, anzi, è probabile che molti non sappiano nemmeno cosa siano Italia, Spagna e Catalogna.
Di fronte allo spauracchio di una grave crisi finanziaria è certo che Rajoy è disposto a qualsiasi soluzione e dall’altra parte il presidente della Repubblica Catalana lo sa perfettamente.
Ma non vorrei parlare di Catalogna. Prendo spunto per una piccolissima e semplicistica riflessione che riguarda tutti gli appartenenti agli stati sociali, gli ELETTORI sempre pronti a maledire i POTERI FORTI.
C’è un terzo soggetto fondamentale, intermediario fra ELETTORI e POTERI FORTI ed è il POTERE LADRO, ovvero la politica.
Perché la Spagna e ancor più l’italia sono così condizionate dai POTERI FORTI? Semplice, perché ad opera del POTERE LADRO sono indebitate fino al punto di dipendere totalmente da loro. Ma chi ha incaricato, nel corso dei decenni, il POTERE LADRO, di fare man bassa del patrimonio nazionale passato e futuro? Gli ELETTORI firmando con una croce su un documento pieno di simboli colorati.
Ricostruendo la filiera:
– Gli ELETTORI incaricano il POTERE LADRO di “amministrare”.
– Il POTERE LADRO “amministra” principalmente i suoi conti e il suo consenso svendendo o regalando “diritti” che qualcuno prima o poi pagherà, ma essendo totalmente incapace, nel frattempo indebita gli ELETTORI prendendo a prestito risorse dai gestori dei POTERI FORTI.
– Arrivato a fine corsa, oltre il limite del fallimento, il POTERE LADRO accusa i POTERI FORTI di avidità e ingerenza perché minacciano di non finanziare più degli stati falliti.
– A questo punto gli ELETTORI pretendono nuove elezioni tramite le quali eleggere a nuovo POTERE LADRO i più imbecilli, quelli che sbraitano più forte contro i POTERI FORTI.
Bravo…. bravo…!
Il brodetto di coltivo son sempre gli “elettori”. Limitandoci alle “democrazie” diciamo che si tratta di un paio di miliardi di amebe umane vorticanti attorno al buco nero dell’IDIOZIA metafisica.
io direi complice attivo.
i danni fatti e lo sperpero continuo NON sono il problema,bensì il fine.
il fine è generare interessi da pagare sempre maggiori per mantenere ‘povera’ la popolazione,la quale,dovendo lavorare continuamente e sempre di piu’, non ha il tempo di capire che potrebbe benissimo fare a meno delle due classi superiori.
G.Orwell in 1984
Mi sembra una valutazione alquanto centrata.
Non c’è dubbio che il potere statale-ladro sia complice dei poteri forti-finanziari planetari.
Complice passivo , il più delle volte.