DI MAURO GARGAGLIONE
L’ormai imbarazzante quantità di tasse in rapporto ai costi veri delle materie prime che servono per vivere, come il gas per scaldarsi o l’acqua per bere, rende di nessuna utilità usarle con senso della misura.
Il che dimostra che le tasse tendono a distruggere non solo la ricchezza, il risparmio e il lavoro ma anche l’ambiente che ci circonda. Le tasse sono IMMORALI SEMPRE. Più o meno immorali in rapporto al loro peso.
Di solito chi sostiene che se tutti pagassero le tasse, queste sarebbero più basse, è la stessa persona che dice che se triplicasse il prezzo del gas, dell’acqua e dell’energia, la ggente starebbe più attenta agli sprechi. Balle.
La bolletta del metano in inverno di uno che ha 20 gradi in casa è praticamente la stessa o poco di meno se tenesse l’abitazione a 17. A questo punto non c’è incentivo economico a usare meno i riscaldamenti e non si capisce perchè si dovrebbe risparmiare sul gas. Vale la stessa cosa per l’acqua.
Se tutti pagassero le tasse…
Avremmo avuto non solo le Comunità Montane, ma anche le Comunità Collinari, non solo le Capitanerie di Porto, ma anche le Capitanerie di Porticciolo. non solo l’Ente Nazionale Risi, ma anche l’Ente Nazionale Paste (quelle dei primi piatti; per dolci e pasticceria ci sarebbe un Ente a parte)…
Aumentano sempre piu’ le quote fisse e gli oneri non direttamente riconducibili al consumo perche’ piu’ la gente consuma meno, piu’ le varie societa’ erogatrici e lo stato devono mantenere gli incassi, dato che i loro costi fissi non solo si mantengono ma anzi, con le varie “modernizzazioni”, aumentano sempre i piu’.
La stessa cosa varra’ per le auto elettriche: la gente si illude che se la percentuale di auto elettriche superasse una certa minima percentuale sul totale, poi l’elettricita’ non verrebbe gravata di tasse ulteriori fino a raggiungere la benzina, rendendo vano ogni risparmio sul “carburante”.
Ovviamente questo lo dovranno capire da soli, dopo.
Ma questo e’ un problema generale delle nostre economie ipercomplesse, la cui elasticita’ si sta azzerando: e’ il resto del mondo, naturale e sociale, che si deve adeguare alle loro esigenze.
Il costo della materia prima, gas o elettricità, pesa molto poco nella bolletta.
Se ci si guarda si nota che esistono molte altre voci che pesano.
In sostanza esistono quote fisse che gonfiano le bollette.
A me come consumatore interessa un prezzo chiavi in mano del metro cubo o del kilowatt.
Voglio le cose chiare.
Poi nella fattura ci sarà una legenda che individuerà le componenti del costo chiavi in mano.
Ma nella fattura ci deve essere un costo per unità di misura di consumo chiaro, unico.
Invece sembra che facciano a gara per rendere queste bollette indecifrabili, artificiose, prolisse.
Come fa la gente a scegliere a ragion veduta in una situazione del genere?
Ci vorrebbe un esperto termotecnico, ferrato anche in ragioneria, a disposizione per valutare le varie offerte, e controllarle ogni sei mesi per valutarne la convenienza.
I vari distributori formano una specie di cartello dell’indecifrabilità.
Quanto alle tasse, sappiamo che è un furto, e questo basta.