DI GIOVANNI BIRINDELLI
Obama il candidato elogiava i whistle-blowers (gli facevano comodo in quanto denunciavano alla stampa i crimini dell’amministrazione Bush). Obama il presidente ha perseguito più whistle-blowers di tutti i presidenti della storia USA combinati insieme.
Trump il candidato elogiava i whistle-blowers (gli facevano comodo in quanto mettevano a nudo gli strafalcioni della Clinton). Trump il presidente chiede l’arresto di Assange.
A parte i dati cromatici, trova le differenze.
Acton diceva che “Il potere corrompe. Il potere assoluto corrompe assolutamente”. Prima ero d’accordo, adesso non più. Credo che l’accettazione stessa dell’esistenza del potere politico corrompa (almeno intellettualmente).
I candidati a una carica politica (per non parlare di chi li vota) sono per definizione già corrotti (a meno che usino dichiaratamente la politica per combatterla in quanto tale).
«Il potere logora chi non ce l’ha». (Giulio Andreotti docet)
https://www.youtube.com/watch?v=7FX-lgSQlGw
Assange fa parte degli apparati di intelligence occidentali, un classico “limited hang-out”. Chiedere il suo arresto è puro teatro. Trump è solo un burattino, lo showman per eccellenza. I poteri forti sono sempre i soliti.