di ALBERTO VENEZIANO
Questo titolo a prima vista è un ossimoro. Sappiamo tutti che i libertari, per loro forma mentis individualista, non si sono mai associati e non si assoceranno mai in “maggioranze”, ma tenterò lo stesso di dare una spiegazione.
L’ immagine che assocerei a questo concetto astruso, nel tentativo di renderlo “visibile”, è una immagine ancora più astrusa da comprendere ma molto evocativa. Propongo la cosiddetta “materia oscura” che secondo i fisici rappresenta la parte quantitativamente “maggioritaria” dell’universo ma non è né percepibile né quantificabile. Si ipotizza che ci sia perché “non può non esserci”.
Allo stesso modo la Maggioranza Libertaria, di seguito ML, la cui esistenza è solo ipotizzabile, non può non esserci. Ipotizzabile, ma io ipotizzo e per farlo so che ci vuole un atto di fede e ottimismo.
Come agisce, secondo la mia ipotesi, o meglio, come non agisce la ML?
L’appartenente alla ML, il Libertario, ha due capisaldi: rispetto della proprietà privata – nella sua accezione più ampia, rispetto quindi della vita altrui – e, di conseguenza, divieto di aggressione. Vivi e lascia vivere. Proprio questi due principi – forse non universalmente, ma quantomeno a gran maggioranza accettati come imperativo morale – mi consentono di ipotizzare l’esistenza di una ML. Sulla base dei principi, soprattutto per non dover aggredire, la ML “lascia fare”. La ML lascia fare e sopporta la minoranza Politica, di seguito mP, e applica cioè quello che secondo il liberalismo classico, classico quanto velleitario, sarebbe il compito dei governi che cioè dovrebbero “laissez faire”.
Patetica illusione questa del “laissez faire” da parte dei politici. Perché mai un politico dovrebbe vendere l’anima al diavolo, come inevitabilmente deve fare, per poi arrivare al potere e “lasciar fare”? Che senso avrebbe?
La mP è costituita dai politici – non solo quelli che arrivano ad alti incarichi – ma da tutti coloro che, in nome dei LORO principi, dei LORO valori, della LORO superiore cultura, si sentono investiti dal ruolo di salvatori del mondo. Le teste calde, gli attivisti, quelli inneggiano ad alta voce al risveglio delle masse, sono tanti ma pur sempre appartenenti a una minoranza. La panzana più vistosa, quella con cui si auto convincono e tentano di convincere le masse, è oggigiorno la “democrazia”, il fantomatico governo del popolo delegato da una fantomatica maggioranza a spadroneggiare e a tassare.
Ma quanti sono effettivamente gli appartenenti alla mP?
Per esempio, una folla oceanica, un milione di persone in una piazza che fanno saltare di gioia i leader della mP, sono appena 1.66% della popolazione italiana.
Per esempio, gli elettori di un “partito di maggioranza”, convinto di avere i numeri per “governare legittimamente” sono stati, alle ultime elezioni, circa il 18,7% degli aventi diritto al voto e il 14,3 % della popolazione italiana. Si tratta fra l’altro, nella maggioranza dei casi, di partecipazione “una tantum” provvisoria, senza grande trasporto. Gli attivisti veri, come sappiamo tutti, sono pochissimi e tendenzialmente propensi a farlo prima o poi per professione.
La rimanenza, quella che non partecipa, e anche se partecipa al voto, lo fa molto distrattamente, è la ML.
La spiegazione di questa realtà, di questa non partecipazione, da parte dei saccenti della mP è sintetizzabile nel classico luogo comune: “La maggioranza è costituita da idioti che hanno bisogno di essere guidati dalle persone consapevoli”. E’ proprio così? Può darsi, ma io azzardo un’altra spiegazione. Io propongo l’ipotesi che la ML sopporti e lasci fare la mP perché questo è il minore dei mali possibili. La ML sopporta, consapevolmente, perché “Primum vivere, deinde philosophari”, ovvero, prima si vive e dopo si filosofa, ma se non si vive non si filosofa.
La ML ha un patrimonio di buonsenso sterminato a cui attingere, accumulato nei millenni, e tiene sempre in evidenza una fondamentale constatazione: gli appartenenti alla mP sono sempre molto fastidiosi ma non basta, possono diventare anche molto pericolosi e questo va evitato a costo di dover pagare anche un prezzo salato.
La mP, che si crede maggioranza legittimata, agisce entro limiti tollerabili se viene tollerata e parzialmente assecondata. Sulla base del fondamentale detto “Tuti i mati fa i so ati” (qui scritto in veneto ma credo universale) la ML tiene sempre sotto controllo la follia della mP e le lascia sfogare il suo iper-attivismo compulsivo evitando che si accumuli generando così tensioni pericolose.
Sappiamo tutti come si esprime l’attivismo della mP. Spinto dall’ansia di valorizzare se stesso, l’appartenente alla mP si “da da fare”. Si intromette, interviene, si informa, spiega (fondamentale), propone soluzioni, propone svolte rivoluzionarie definitive … insomma, rompe i coglioni a tempo pieno, vive ma non lascia vivere.
Ecco che di fronte a questa patologia sociale, che probabilmente colpisce nei millenni una immutata percentuale di persone, la ML dopo tante prove ed esperimenti ha trovato un suo modo di agire-non agire equilibrato volto ad evitare guai eccessivi accollandosi guai parziali e seccature costanti.
Tutto ciò è avvenuto ed avviene a caro prezzo, lo sappiamo bene. Conosciamo un po’ la storia e l’attualità, conosciamo gli abissi di follia che colpiscono in luoghi diversi e in tempi diversi un po’ tutto il mondo. Sappiamo che a volte l’umanità precipita ma evidentemente non ci sono grandi alternative, bisogna sopportare.
Sappiamo quanto ci costi “mantenere i pazzi” ma evidentemente non c’è alternativa per evitare che si moltiplichino ed esagerino. Un buon sistema per lasciarli sfogare senza grossi pericoli è da sempre “lasciarli esprimere”. Oggi funzionano molto bene le arene televisive – c’è addirittura una trasmissione che si chiama “La gabbia”, evidentemente di matti – funzionano molto bene e hanno moltiplicato l’effetto di quello che anticamente facevano i teatri, le piazze ecc.: finchè fanno casino visibile non fanno guai.
Vorrei concludere con un motivo di consolazione e tutto sommato di ridimensionamento dei libertari che conosco. Non siamo quei quattro gatti che crediamo di essere, certo, lo siamo noi che ci esprimiamo, scriviamo, arringhiamo, ma tutto sommato apparteniamo a una enorme massa maggioritaria. Il ridimensionamento a cui accennavo va in due direzioni.
Da una parte, aumenta enormemente la dimensione della “comunità” a cui, volenti o nolenti, apparteniamo; dall’altra riduce infinitamente la nostra originalità visto che, banalmente, siamo solo esseri umani dotati di una quantità media di buon senso.
Noto che i cialtroni non mancano… buon segnale!
…e comunque non I troll, ma IL troll.
Sono uno solo, ma faccio credere che siamo legioni.
Imperverso su questo sito da anni, anni e anni, ma voi fessi liBBertari mica ve ne accorgete. Ultimamente ho modificato strategia: calo in massa come le cavallette, molti nomi diversi in contemporanea, commenti idioti e duplicati.
Portate pazienza, non c’è rimedio.
Come disse uno sfigato ballando il tango, tanto coglione sono e coglione rimango.
..and who give a shit?
Io non ho mai frequentato prima questo sito, non solo ma prima manco lo conoscevo e non li ho mai presi minimamente i considerazione i libertari se non che mi venne segnalato il sito quando si insisteva per creare la pagina su Wikipedia. Sono capitato qui ultimamente in quanto di nuovo mi e’ stato segnalato che si parlava di me in alcuni post. Quindi prima di scrivere stronzate, documentatevi bene altrimenti sono costretto davvero a sporgere deneuncia verso questo stesso sito ! Chiaro ?
Tanto per chiarire nuovamente le idee: sono un amministratore di Wikipedia.
TEPPISTI !!!!!!!1111!!
CANAGLIE!!!!!!!!!!111!!
COME VI PERMETTETE DI INSULTARE UN BENEMERITO WIKIPEDIAN????????
KIWI PAKA ????? !!!!!!!11!!!!
O LO FATE FORSE AGGRATISSE??????!!!!!!!!MILLECENTOUNDICI
L’Open Society Foundation di George Soros (sempre lui!)
Caramba che sorpresa !!!!!!!!
Benemerito si , come l’Arma dei Carabbinieri !!!!!!!
E così tanto benemerito che la paggina del ML non la metto e non la metterò mai su Wiki !!!!!
Gesù gli domandò: «Qual è il tuo nome?» Egli rispose: «Il mio nome è Legione perché siamo molti». (Marco 5, 9)
Da Libertario, mai avrei pensato rileggendomi le pagine di storia della nostra disgrazia comune, chiamata Italia, di rivalutare immensamente la figura di Giovanni Giolitti, tentò persino di tenerci fuori dalla prima guerra mondiale, dovette fuggire da Roma perché le folle interventiste aizzate da D’Annunzio e dai socialisti di Mussolini, tentarono di linciarlo…. E’ da allora che in questo paese non esiste più una destra.
Noto che i Troll non mancano… buon segnale!
Casali avv. Luciano
Via G. Ghirardini 18
40141 Bologna
rieccolo il Troll con un altro nick.
Troll ? Ha sbagliato persona, evidentemente. Io sono un avvocato.
https://www.youtube.com/watch?v=7OMTjrTSDow
@Pedante. Ho scritto “capitalisti” nel senso di possessori di capitale, non come sostenitori di un’idea coerente di capitalismo. Indubbiamente banchieri oligopolisti.
OK.
L’amministratore di Wikipedia Vituzzu è stato denunciato anche per aver ripetutamente cancellato la pagina del Movimento Libertario. http://www.movimentolibertario.it/index.php?option=com_content&view=article&id=3696:wikipedia-censura-il-movimento-librtario-&catid=1:latest-news#yvComment3696
vero
Ma che scoperta ! Vituzzu è un amministratore di wikipedia di fede renziana, è un piddino !
Purtroppo molti non hanno capito che il FQ ha pubblicato un controscoop:
A questo punto è meglio andare direttamente su Wikipedia per avere delle news fresche ed aggiornate in tempo reale :)
Infatti, non per niente, un certo amministratore di Wikipedia di nome Vituzzu ha cancellato l’articolo del FQ E non sarà forse un caso che si tratti di un amministratore di fede renziana ? :)
Il novantanove per cento forse è eccessivo. Ma comunque, guardandosi intorno, non si vede tutta questa “massa” libertaria. Non ho capito, però, l’inizio dell’intervento di Spago. Che la maggioranza sia per lo stato e il libertarismo una minoranza, sarebbe una favola? Forse la favola è il contrario: un libertarismo maggioritario, sia pure nascosto.
Sí ho scritto male….
Io credo che questa sia una favola, che la maggioranza sia per lo Stato e la politica, purché quelli giusti, buoni, onesti.. e che il libertarismo sia concepibile e accettabile solo a una ristretta minoranza… una cosa è lamentarsi delle tasse alte, degli eccessi di corruzione o della troppa burocrazia.. altra cosa è essere libertari. In Italia c’è una cultura fortemente anticapitalista e contraria al mercato. Sia a destra che a sinistra, che lo Stato debba combattere la droga, salvare la compagnia di bandiera, pensare ai terremotati, mantenere i disoccupati, favorire l’integrazione, difendere i prodotti tipici, promuovere la lettura, combattere il sessismo, dare la casa, proteggere i tassisti, favorire le rinnovabili o la raccolta differenziata, proteggerci dalla concorrenza cinese, salvarci dai robot che ci renderanno tutti disoccupati, vietare gli ogm, ECC., qui è tutto normale, si mette in questione l’orientamento da dare allo statalismo, mai lo statalismo stesso., gli italiani protestano contro ciò che li infastidisce personalmente, ma sono contenti di ciò che gli torna comodo. Nessuna speranza e nessuna giustificazione per loro. Se cerchi di spiegare all’italiano medio l abc del libertarismo non riesce neanche ad afferrarlo. Non è vero che esiste una minoranza politicizzata che domina una maggioranza libertaria, la minoranza più attiva in politica si regge sul consenso per il sistema della maggioranza statalista. Una per tutte l’italiano ritiene legittimo votare, è democratico, si lamenta che non c’è una vera democrazia, che i rappresentanti tradiscono il mandato, ma pensa che la democrazia sia per lo meno il sistema migliore rispetto agli altri.. da libertario invece per me non voglio votare affatto e nessuno dovrebbe poter votare su di me e le mie proprietà.. la gente non riesce a separare le proprie convinzioni su ciò che è giusto, sano, virtuoso, o immorale, nocivo, vizioso e l’uso della forza.. Se la droga fa male allora aggredire i drogati è giustificato. Se aiutare i poveri è giusto allora derubare tutti per farlo è sacrosanto. Se l’istruzione è importante nella vita, allora è giusto renderla obbligatoria. Altrimenti chissà dove andremmo a finire! Punto, fine del discorso, per il 99% di statalesi italiani.
Bravissimo, sottoscrivo, l’arruolamento dell’Uq nella ML è una forzatura!
Quando alle elezioni ogni candidato avrà al massimo solo i voti dei suoi famigliari, parenti e amici – diciamo non più 100 – allora questo apologo sarà valido. Fino ad allora è preferibile quello del fu Antonio De Curtis.
L’Uomo Qualunque di Guglielmo Giannini. Forse siamo un pò tutti qualunquisti. Ma io sono orgogliosamente fascista.
Libertari si nasce e non si diventa sosteneva Frank Chodorov e credo che la scienza gli dà ragione. Vedi la Tabella 1 che mostra correlazioni singolarmente forti tra gemelli monozigoti riguardo a una serie di argomenti politici.
http://www.matthewckeller.com/16.Hatemi.et.al.2010.Nuc.fam.ajps.pdf
“Sono liberale perché ho studiato, sono radicale perché ho capito” (cit. Enzo Tortora).
http://it.abcarticulos.info/article/cultura-di-noi-buffer-tendenza-genetica-a-depressione
L’Occidente (e i paesi anglosassoni in particolare) è singolare nella sua tendenza all’individualismo.
Buona Pasqua!
Anche da parte mia.
Teniamo botta.
Luciano
A mio avviso l’articolo di Veneziano è interessante e suggestivo.
Però purtroppo, il post di Spago mi pare l’autentica fotografia della realtà, probabilmente non solo italiana.
Ho dimenticato di dire che la donna è per natura collettivista.
Sicuramente la società è piena di persone di buon senso, che pretendono soltanto di essere lasciate in pace e che rispettano le proprietà altrui. Mi piace pensare che siano una silenziosa maggioranza, ma se effettivamente lo siano, in Italia o altrove, è difficile a dirsi: non possiamo certo dar credito a quello che ascoltiamo dalle testate giornalistiche o televisive; sui blog e nei forum c’è un po’ più di vivacità, ma lo confesso: sono mie sensazioni non confortate da alcun dato scientificamente rigoroso. Ma il problema non è tanto se i libertari siano meno la maggioranza, ma COSA POSSONO FARE PER FAR VALERE la loro visione della società. E qui la questione si complica, per due motivi: il primo è la naturale riservatezza del libertario, poco incline a sbandierare le proprie opinioni e disposto ad usare la forza solo se costretto da una grave minaccia; il secondo è nella capillare giungla di piccoli privilegi e miserabili interessi corporativi che lo Stato è riuscito ad intessere giorno dopo giorno, trasformandoci in schiavi affamati che per difendere la briciola ingiustamente elargita sono disposti a tollerare che altri sottraggono alla società il resto della pagnotta. Il motto sessantottesco diceva: “Siate realisti, chiedete l’impossibile!”. Io direi: “Coraggio, siamo realisti: non stiamo chiedendo l’impossibile!”
Bravo Alberto Veneziano
Credevo fosse Marcello Veneziani
ML o mP, in pratica una rivisitazione del tema di “Siamo uomini o caporali?”.
(l’uso del maiuscolo darebbe a MP un maggior fascino sinistro)
siamo uomini o caporali ? https://www.youtube.com/watch?v=7OMTjrTSDow
Siamo uomini o solo maschi ?
http://spessore.rocks/martedi-4-aprile-il-podcast-siamo-uomini-o-solo-maschi/
Un paese di maschi stronzi, bugiardi, vigliacchi, banfoni e naturalmente credenti (in dio, nell’uomo forte, nell’apparire…); tronfi d’orgoglio e senza dignità, Deboli coi forti e forti coi deboli (quindi con donne e bambini).
La cultura patriarcale, familiare, parareligiosa ormai la contiamo con gli omicidi, anzi, femminicidi. E la vediamo nei barbuti, nei ‘figli del vento’ (delle loro scorregge). Ne ho da schifo.
Paese di Giovannardicoli.
Io darei porto d’armi e armi gratuite a tutte le donne, soprattutto quelle sposate, con figli; chè se la usano a casa propria hanno il perdono automatico. Poi vediamo se non cambia.
“Cultura patriarcale”, sì, perché la donna distrugge la civiltà e la nazione. Da parecchio tempo la donna sposa lo Stato, maschio alfa per eccellenza.
Ironicamente i “nuovi europei” provvengono da culture molto più patriarcali di quelle europee ed è evidente che riusciranno a imporre queste usanze con la forza dei numeri. La femminista che brucia con veemenza il reggiseno oggi è quella che porterà il velo domani.
https://www.youtube.com/watch?v=hdF6DO61-8w
Anche uccidendo, se necessario. Ma siamo sempre lì. Il ladro Giorgio III è armato, noi no. E un Giorgio Washington a nostra disposizione non lo vedo. Comunque non abita ad Arcore.
Un vero libertario, secondo me, è rispettoso della vita, della proprietà, della libertà altrui solo se gli altri non lo attaccano.
Se minacciano la mia vita, io mi sento di dovermi difendere in ogni modo, anche uccidendo.
Se minacciano la mia proprietà e la mia libertà, io mi sento di reagire con qualsiasi mezzo per salvare la mia esistenza ed i miei interessi, senza mezze misure.
Jefferson diceva che di fronte a leggi ingiuste è doveroso opporsi e reagire, coi fatti.
Non sono d’accordo con l’idea di ossimoro quando si parla di maggioranza libertaria. Non condivido l’idea che il libertario per forma mentis non possa associarsi o formare maggioranze di associati. Il Movimento Libertario esiste. Se avesse un numero di adesioni superiore al cinquanta per cento della popolazione adulta italiana non ci vedrei nulla di male. Non vedo perché se i libertari si associano dovrebbero essere automaticamente considerati non più libertari. Un associazione di individualisti non è un ossimoro, le società costituite liberamente sono sempre esistite. Se due libertari si sposano non sono più libertari? Se hanno figli, peggio ancora? Se ci si accorge di essere in tanti occorrerebbe tirare le dovute conseguenze. Il problema è che i risultati dell’indrottinamento scolastico e mediatico non vedo quanto margine possano lasciare a una percentuale ottimistica di libertari. In ogni caso non ci sono attualmente le condizioni per liberarsi del potere attraverso i canali istituzionali tradizionali. Ma se queste condizioni dovessero presentarsi, sarebbe errato non tentare di approfittarne. Oggi sappiamo che la via rivoluzionaria sarebbe perdente: le armi ce le ha Giogio III e non Giorgio Washington. La via elettorale credo sarebbe ancora perdente per le già citate cause didattico – mediatiche. Ma se avessimo scuole e mezzi di comunicazione adeguati non escluderei il ricorso alla rappresentanza che abbia come programma l’abolizione dello stato e quindi la funzione di ultima legislatura della storia. Anche Hoppe non esclude questo passaggio, magari attraverso le assemblee locali. Nel caso del territorio italiano non ci sono le condizioni neanche per quest’ultima ipotesi e quindi può essere efficace la resistenza passiva. Ma non è detto che quest’efficacia possa resistere a lungo termine. E siccome non è vero che a lungo termine siano morti tutti, quelli che sopravviveranno o che ci sostituiranno dovranno predisporre difese alternative a un’eventuale inefficacia della resistenza passiva. L’attivista a tempo pieno o quasi, non è uno che vive e non lascia vivere ma uno che non sa vivere senza avere la consapevolezza di ciò. Prima o poi, gabbie o arene televisive potrebbero non bastargli più. E allora sono guai. E poi il problema vero non è costituito dall’attivista di basso livello ma dal suo burattinaio, palese o nascosto che sia. Ci furono capitalisti che finanziarono Lenin, altri che oggi finanziano la variegata area socialista e socialistoide che impera sul globo. E’ arrivare lì che costituisce il problema, indipendentemente da come lo si affronti e con quali metodi lo si voglia risolvere. Saluto, comunque, felicemente la ripresa di un dibattito su temi seri. Aria nuova dopo i recenti attacchi vandalici, a mia memoira senza precedenti, che questo sito ha dovuto subire. L’articolo, al di là dei dissensi verbali che può suscitare e che ha in parte suscitato in me, dimostra (ma non ce ne era bisogno) che le sciocchezze che ci siamo sorbiti sulla presunta superiorità intellettuale della sinistra cosituisce una delle più colossali bufale storiche. Si divertano pure gli ignoranti veri a dare dell’ ignorante agli altri. Tra le tante idiozie che mi vengono in mente c’è la perla del quotidiano IL GIORNO che alla sua fondazione sarebbe stato di area politica vicina a Nenni. Come no? L’editore Cino Del Duca sempre sbeffeggiato da “L’Avanti” perché pubblicava testate “borghesi” quali ” Il Monello e L’Intrepido; il suo socio temporaneo (lui effettivamente più a sinsitra) Enrico Mattei sempre pronto a ricordare il proprio integralismo confessionalista propugnato dal suo sodale Dossetti, un bell’esempio di laica contiguità con nenniani, lombardiani e demartiniani. Forse quel quotidiano può avere avuto un ruolo di fiancheggiamento al governo Craxi, quando è diventtato di proprietà pubblica, non prima. Ma in quanti lo sanno? Immagino in pochi. Ecco perché sono scettico sull’esistenza di una maggioranza libertaria de facto. Mi auguro di sbagliarmi.
Gli Schiff, Warburg ed altri che finanziarono la rivoluzione bolscevica non li definerei “capitalisti” ma banchieri, oligopolisti fino al midollo.
Buona Pasqua!
“L’Avanti” era il quotidiano organo del Psi, come “L’Unita’ ” era il quotidiano fondato da Antonio Gramsci e organo del Pci, ma Il Giorno e’ sempre stato vicino al Psi.
Un discorso totalmente a parte se parliamo de “La Repubblica” : e’ un caso unico di “giornale-partito” che detta la propria linea politica, la linea di Eugenio Scalfari che se prima era vicino al Psi, ma ostile a Craxi, infine si avvicina al Pd . Ma “La Repubblica” e’ sempre stato il quotidiano dei radicalchic, degli intellettuali e della gauche au caviar.
Studiate la storia ! Per fare un breve excursus e riassumendo, in sintesi:
“Il Corriere della Sera” e’ sempre stato il quotidiano della borghesia lombarda, ma ora si e’ avvicinato al M5S in buona compagnia del Fatto quotidiano
“La Stampa“ e’ il giornale della Fiat, della Famiglia Agnelli e per successione ora della Famiglia Elkann.
Il Sole 24 Ore e’ il quotidiano della Confindustria
“L’Avvenire“ e’ il quotidiano cattolico dei vescovi, della CEI (Conferenza Episcopale Italiana)
“Il manifesto” e’ l’unico quotidiano comunista sopravvissuto al crollo del muro di Berlino
“Il Tempo” e’ un quotidiano decisamente conservatore come “Il Giornale” e “Libero”
“Il Messaggero” e’ il quotidiano della Famiglia Gaetano Caltagirone
Il Miglio verde e’ un giornalaccio online copia de La Padania
Dimenticavo un giornale : “Il Foglio” di Giuliano Ferrara che rappresenta la versione conservatrice de “La Repubblica” , quindi un quotidiano per intellettuali conservatori.
Invece, per me bolognese, non mi resta che…”il Resto del Carlino”.
E l’Osservatore Romano , il giornale della Santa Sede
E pensare che Giuliano Ferrara era un comunista mangiabambini…
ora si e’ convertito in un bigotto conservatore genuflesso alla Santa Sede
il Giuliano Ferrara comunista , cattocomunista e infine “Teo-con”.