In Anti & Politica, Economia

mises 56DI REDAZIONE*

La neutralità del messaggio di Gesù nei confronti di tutti i sistemi sociali.

Nella difesa della libertà, Hayek accosta l’opera di Mises a quella di Frank Knight negli Stati Uniti e di Walter Eucken in Germania. Ma aggiunge che, « pur essendo pieno di ammirazio­ne per questi due uomini e portandone alto il ricordo, nondime­no ritengo che tale avvicinamento possa risultare fuorviarne, per­ché il modo con cui il problema è stato trattato da von Mises è molto più comprensivo e universale di quello di qualsiasi altro contemporaneo»45. E questo per la ragione che Mises non solo padroneggiava gli argomenti di economia, sociologia ed episte­mologia, ma disponeva anche di una estesa e approfondita cono­scenza di storia e di storia delle idee.

Questo richiamo alla « comprensività » e « universalità » del pensiero di Mises porta ad accennare a una questione tanto complessa quanto delicata, sulla quale Mises in Socialismo torna a più riprese: la questione dei rapporti tra il cristianesimo e chiese cristiane da una parte e la proprietà privata e mercato dall’altra.
Su diversi argomenti, Mises non risparmia critiche e attacchi al cristianesimo. Così, per esempio, riguardo al matrimonio mo­nogamico, egli fa presente che « non i riformatori morali aboliro­no la poligamia, né la chiesa l’ha combattuta per prima. Per secoli il cristianesimo non sollevò nessuna obiezione contro la poligamia dei re barbari. Carlo Magno si intratteneva con molte concubine». La monogamia si è imposta per merito della mo­glie che contrae matrimonio come ereditiera e proprietaria, prov­vista di ricche doti e con i più pieni diritti di disporne. Insomma, « man mano che l’idea di contratto è entrata nel diritto matrimoniale, essa ha infranto il dominio del maschio e ha fatto della moglie una compagna (partner) con gli stessi diritti del marito. Da un rapporto unilaterale basato sulla forza, il matrimo­nio si trasforma così in un mutuo accordo. La serva diventa sposa con il diritto di esigere dall’uomo tutto ciò che questi può esigere da lei. E passo dopo passo essa ha assunto nella casa la posizione che occupa oggi».

Ma veniamo alla cosa che ci interessa di più. I primi cristia­ni, dice Mises, vivevano nell’attesa dell’avvento imminente del Regno di Dio. Ebbene, «l’attesa di un ordine nuovo, stabilito da Dio stesso e prossimo a venire, e la concentrazione di ogni azione e di tutti i pensieri sull’imminente avvento del Regno di Dio rendono l’insegnamento di Gesù completamente negativo. Egli rifiuta tutto l’esistente senza offrire nulla in sua sostituzione. Arriva a pretendere lo scioglimento di tutti i legami sociali esi­stenti. Gesù è in grado di tollerare le leggi terrene dell’Impero romano e le prescrizioni della legge ebraica, perché è indifferente ad esse, disprezzandole come cose importanti solo nell’ambito di ristretti limiti temporali, e non perché egli riconosca il loro valo­re. Gesù non era un riformatore sociale. I suoi insegnamenti non avevano nessuna applicazione morale alla vita terrena… ». E proprio qui, ad avviso di Mises, sta la ragione che « ha permesso al cristianesimo di fare la sua trionfale avanzata nel mondo. Essendo neutrale rispetto a ogni sistema sociale, esso è stato in grado di attraversare i secoli senza essere distrutto dalle tremen­de rivoluzioni sociali che hanno avuto luogo. Solo per questa ragione esso potè diventare la religione degli imperatori romani e degli imprenditori anglosassoni, dei negri africani e dei teutoni europei, dei signori feudali del Medioevo e dei moderni operai dell’industria». La realtà è, afferma Mises, che «ogni epoca e ogni partito ha potuto attingere dal cristianesimo ciò che deside­rava, perché esso non contiene nulla che lo leghi a un determina­to sistema sociale».

Il consiglio di papa Innocenzo III a san Francesco.

I Vangeli – insiste Mises – «non sono socialisti e non sono comunisti». Da una parte, «essi… sono indifferenti a tutte le questioni sociali, dall’altra sono pieni di risentimento contro la proprietà e contro tutti i proprietari». E, stando così le cose, «la dottrina cristiana, una volta separata dal contesto in cui Cristo la predicava – l’attesa dell’imminente Regno di Dio -, può essere estremamente distruttiva. Mai e in nessun luogo un siste­ma di etica sociale, un sistema cioè di norme che regolino la cooperazione sociale, può essere costruito su una dottrina che proibisce qualunque preoccupazione per il sostentamento quoti­diano e il lavoro»”. Questo, sottolinea Mises, l’aveva ben capito papa Innocenzo III, il quale, come racconta il benedettino ingle­se Matteo Parisiense, dopo aver ascoltato la regola di san France­sco gli consigliò di andare dai porci, cui assomigliava più che agli uomini, di rotolarsi con loro nel fango e di dare a loro la sua regola. E, commenta Mises, Egidio, uno dei primi compagni di san Francesco, poteva credere di stare imitando, con la sua vita in povertà, gli uccelli dell’aria, solo perché c’erano altri che lavoravano e che potevano mantenerlo in vita con le loro elemo­sine.

In breve, Mises sostiene che «le conquiste culturali della chiesa nei secoli del suo sviluppo sono opera della chiesa, non del cristianesimo… L’etica sociale di Gesù non ha contribuito affatto a tale sviluppo. La conquista della chiesa consiste in questo caso nell’aver reso questa morale inoffensiva, ma sempre solo per un limitato periodo di tempo». Il Vangelo è il fonda­mento della chiesa, e «per questo essa dev’essere sempre prepa­rata a una rivolta da parte di quanti, fra i suoi fedeli, danno delle parole di Cristo un’interpretazione diversa da quella decretata dalla chiesa»”.

La chiesa si è riconciliata con la «logica della scienza». E non può essa riconciliarsi con la « logica del mercato »?

La convinzione profonda di Mises è che «dalle parole dei Vangeli non può venir mai desunta un’etica sociale applicabile alla vita terrena». E da qui deriverebbero le due soluzioni che storicamente la cristianità ha assunto nei confronti del problema sociale: la soluzione della chiesa orientale e quella della chiesa occidentale. La chiesa orientale ha rinunciato alla responsabilità di prendere una qualche posizione riguardo all’etica sociale, mentre la chiesa occidentale «ha sempre incorporato nei propri insegnamenti quell’etica sociale che corrispondeva meglio ai suoi interessi del momento e che meglio favoriva la sua posizione nello Stato e nella società»”. E, in effetti, fa presente Mises, «essa si è alleata con i signori feudali contro i servi della gleba, ha sostenuto l’economia schiavistica delle piantagioni americane, ma – nel caso del protestantesimo e specialmente del calvinismo – ha anche fatto propria la morale del nascente razionalismo. Ha favorito la lotta dei fittavoli irlandesi contro gli aristocratici inglesi, ha combattuto con i sindacati contro gli imprenditori, e con i governi conservatori contro i partiti socialisti. E sempre è stata capace di giustificare il suo atteggiamento con citazioni dalla Bibbia»“. Dinanzi a questi fatti, Mises dichiara che essi equivalgono «a una abdicazione del cristianesimo nel campo dell’etica sociale, poiché in tal modo la chiesa diventa uno stru­mento senza volontà nelle mani del tempo e della moda»“. Ogni movimento intende legittimarsi sulle parole della Scrittura e, « considerata la natura dei brani scritturistici utilizzati per fini sociali e politici, è chiaro che sono proprio le dottrine più distruttive quelle destinate a vincere »“. Ed è così che la religio­ne dell’amore può trasformarsi, come è anche accaduto, nella religione dell’odio.

Premesse tali considerazioni – che facilmente potrebbero spingere al pessimismo -, Mises intravede un’altra via e si chie­de: « …Anche se è destinato a fallire ogni tentativo di costruire sui Vangeli una specifica etica sociale cristiana, non potrebbe essere possibile armonizzare le dottrine cristiane con un’etica sociale che promuova, invece di distruggerla, la vita sociale e utilizzare così le grandi forze del cristianesimo al servizio della civiltà?». La chiesa si scontrò con la scienza moderna, con­dannò Galileo e più tardi ha combattuto la teoria darwiniana. Oggi la chiesa si è riconciliata con la scienza e « anche ai preti della chiesa di Roma è oggi concesso di studiare astronomia e la teoria evoluzionistica». Ebbene, si domanda Mises, «non po­trebbe allora accadere la stessa cosa in sociologia? Non potrebbe la Chiesa conciliarsi con il principio sociale della libera coopera­zione attraverso la divisione del lavoro? Il principio dell’amore cristiano non potrebbe essere interpretato in questo senso e a questo scopo?»“.

Ha davvero senso, da parte della chiesa, porre il capitalismo e il socialismo (con la sua economia pianificata) sullo stesso piano? E ancora razionalmente possibile non scorgere la funzione sociale della proprietà privata dei mezzi di produzione? Possiamo ancora, accecati da istinti atavici, seguitare a interpretare l’accu­mulazione della ricchezza «non come la rivendicazione, in un cimento fra eguali della superiorità dell’ingegno, ma come so­praffazione non disgiunta da astuzia»? II profitto – ottenuto in libero mercato e che la « logica della situazione » costringe a reinvestire con la conseguente creazione di ulteriore benessere e posti di lavoro – è un furto oppure «lo strumento che misura il successo o l’insuccesso dell’imprenditore”? E l’imprenditore, che rischia nella libera concorrenza, è un ladro o un costruttore di pubblico benessere? Si dice che ricchezza e benessere non «salvano». E allora? Forse che «salvano » la miseria e l’oppres­sione? Anche la scienza non «salva»; dobbiamo per questo abolirla? Contribuisce di più al pubblico benessere la proprietà privata dei mezzi di produzione oppure un’economia pianificata, centralisticamente diretta (e necessariamente improduttiva, auto­ritaria e corrotta)? E’ preferibile dividere in parti disuguali la ricchezza in un mondo di libertà e di pace oppure dividere in parti sempre e comunque disuguali la miseria in un mondo di oppressio­ne e di odio?
Questi, ad avviso di Mises, sono «interrogativi che interes­sano non soltanto la Chiesa. E il destino della civiltà che è in gioco. Ciò perché non bisogna credere che l’opposizione della Chiesa alle idee liberali sia stata innocua. La Chiesa è un tale tremendo potere che la sua ostilità nei confronti delle forze che fanno esistere la società potrebbe mandare in frantumi tutta la nostra cultura».

Roma, L.U.I.S.S., settembre 1989

*TRATTO DA Mises e il Cristianesimo (dalla prefazione del Prof. Dario Antiseri a “Socialismo” di Mises)

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  • vetrioloblog

    Dai numerosi commenti mi accorgo con piacere che il rapporto tra il pensiero di Von Mises ed il cristianesimo non è affatto un argomento di nicchia e quindi plaudo all’iniziativa di Antiseri.
    Ho letto “Socialismo” di Von Mises e alcuni altri autori cari ai libertari, da ultimo Rothbard e mi inserisco con scarne considerazioni per non rendermi tedioso.
    Innanzitutto sarei attento a distinguere le gerarchie ecclesiastiche dal cristianesimo, altrimenti si rischia di addossare a questa religione le colpe degli atteggiamenti non sempre irreprensibili delle gerarchie.
    Piuttosto io mi domando, forse troppo ingenuamente: ma se ogni forma di dirigismo e di pianificazione necessariamente implica una costrizione della libertà dell’individuo (senza nemmeno arrecargli il benessere promesso), è inconcepibile che la Chiesa (come istituzione) sia indifferente o addirittura approvi gli aspetti socialisti delle società democratiche o addirittura le società socialiste.
    E’ vero, si parla con ammirazione delle prime comunità cristiane in cui si mettevano in comune i beni e si distribuivano secondo le necessità. Ma questo non è affatto inconcepibile in una società libertaria; tranne un piccolo dettaglio (che poi diventa un macigno): i cristiani VOLONTARIAMENTE mettevano tutto in comune NON PERCHE’ GLIELO IMPONEVANO LE LEGGI DELLO STATO.

  • Vito

    E’ ARRIVATO IL TEMPO BA HA SMAN

    https://www.youtube.com/watch?v=7y7KxUmkIU0

  • Vilma

    Ho fatto conoscenza di un carissimo amico ebreo tedesco che vive a Somma Lombardo. Egli mi ha invitata molto cortesemente a casa sua, e mi ha mostrato una grossa targa che per ricordo ho trascritto su una pagina del mio diario e che riporta la seguente scritta “Segno di eterna benedetta memoria dei nostri carissimi Zadikim Onorevoli il Rabbino Carlo Meidad Rocca (nato a Ferrara, 5/07/1907- ha fatto Alyah in Herzliya, Israel nel 1934 dove riposa dal 2/07/1955) e sua moglie Giulietta Yaré Rocca che hanno diretto questa Comunità dal 1926-1941. E per eterna benedetta memoria del carissimo marito e padre Zadik Onorevole Ben Zion Meghnagi 1915-1997 Israel Offerta da Enrica (Rivka) Rocca-Meghnagi e le figlie Susanna e Ioclet Israel. Mi ha molto interessata, in particolare, la storia della famiglia Meghnagi che mi risulta sia di origini libiche, proveniente dalla Libia.

    Mi ha infatti poi mostrato anche un libro molto interessante a proposito, http://www.giuntina.it/Fuori_collana_4/Ebrei_in_Libia_175.html, scritto da Mordekhai Cohen e pubblicato per la Giuntina nel 1994 e intitolato GLI EBREI IN LIBIA -USI E COSTUMI che ora vorrei acquistare presso la Casa Editrice. Mi piacerebbe conoscere altre notizie riguardo agli ebrei libici e alla loro presenza anche in Italia oltre che in Israele.

    Infatti David Meghnagi è di origine libiche e vive a Roma

  • Vilma

    il 29. Elul 5777 = 20 Settembre 2017 (eclisse parziale)

  • Vilma

    Ecco le profezie di David “Dobbiamo vedere i segni che IL TALMUD registra: poiché YHWH cominci quest’anno, nell’anno sabbatico (= rilascio di benedizioni ai suoi ubbidienti figli e giudizio per i disubbidienti!).Dobbiamo vedere i segni che IL TALMUD registra: Tetraede della 4 volta “Luna rossa come sangue” (sempre collegato con spargimento del sangue ebraico-1493,1949,1967, 2014/2015!), Shemittah = anno sabbatico (come registra il Talmud) seguito dall’anno Giubileo, una costellazione che secondo la NASA mai è accaduta nella storia dell’umanità e sicuramente non accadrà i prossimi 100 anni! Shemittah coincideva molte volte nel passato con maggiori eventi mondiali: vogliate vedere soltanto il 29. Elul (= l’ultimo giorno dell’anno biblico prima di Rosh haShanà ) negli anni 2001 e 2008: crolli maggiori economici con l’inizio della crisi più grande dell’economia mondiale dopo la “Grande depressione” degli anni 1930. Ma in 2001 e 2008 “Shemittah” non è stato accompagnato dal Tetraede della “Luna rossa” e con una eclisse solare tra le 4 Luna rossa il 1.Nissan = 21.marzo 2015 (eclisse totale) e il 29. Elul 5775 = 13.settembre 2015 (eclisse parziale), che significa un giudizio imminente per le nazioni. Domanda: che cosa verrà il (o dintorno) il 29. Elul 5777 = 13.settembre 2015 ?!? Cose peggiori che 2001 e 2008 ?!? Se gli eventi negativi vanno avanti secondo il suddetto modello, possiamo aspettare verso la fine di 5775 o addirrittura il terzo 2 9.Elul 5775 (dopo 2001 e 2008) un giudizio redentivo da YHWH, ma anche prima del giudizio nell’autunno 2015 secondo la misericordia di YHWH grandi benedizioni per i suoi figli ben preparati, perché YHWH vuole avvertire il mondo tramite i suoi servi come Lui ha avvertito Ninive tramite il profeta Giona : “Ancora 40 giorni e Ninive sarà distrutto”(Gn 3 /4 ) Non voglio inculcarVi la visione ebraica e la mia fede ebraica causa di quella YHWH stesso mi dato il nome David, ma voglio solo invitarVi a leggere il Talmud e a farne tesoro di ciò sta scritto! “

  • Vilma

    “Quel giorno io rialzerò la capanna di David, che è caduta; ne riparerò i danni, ne rialzerò le rovine, la ricostruirò com’era nei giorni antichi, affinché possegga il resto di Edom e tutte le nazioni sulle quali è invocato il mio nome ” dice Yahweh che farà questo (Amos 9/11-12)

    Profezie , visioni, ecc. per l’anno 2017

    “Non disprezzate le profezie (rivelazioni). Esaminate ogni cosa e ritenete il bene (1 Te 5/20-21)

    “Credete ai suoi profeti e trionferete” (2.Cr. 20/20)

    I) Il Giudizio “redentivo” (prima della Grande Tribolazione) per il mondo, ma anche per la Chiesa dove comincia il giudizio (vedi Ez.9/6; 1.Pt. 4/17; “I guai” per i sacerdoti: I s 56/10-11; Gr. 23/1-2;Ez.22/26;34/1-10, MI 2/1-3,8-9;3/3)

    1) Dopo la crisi economica degli ultimi anni comincia in 2017 il grande crollo economico (subito dopo il referendum costituzionale sia avvertiranno già le prime avvisaglie: vedi Aggeo 2/6- 9, 21-23)

    2) Yahweh ha ritardato da anni causa della sua grande misericordia il crollo economico e finanziario aspettando un ravvedimento vero , genuino e spontaneo. Ma vedendo come l’umanità va sempre più giù Yahweh disse :”Adesso il mio ritardo è finito!”

    3) Verrà una grandissima rottura economica con:

    -il crollo del sistema economico e monetario globale

    -panico, caos e legge marziale

    -mancanza generale di viveri e parzialmente d’acqua

    3)Terremoti forti con grandi distruzioni (in Italia, Grecia, Medio-Oriente, Asia, Africa, Stati Uniti, che saranno spezzati letteralmente “in due” lungo il fiume Mississippi), tsunami, alluvioni ed altre catastrofi naturali.

    Tutto questo è confermato anche dai “Segni nei cieli”negli anni 2017-2018: la luna diventerà 4 volte rossa come sangue (vedi GI 2/30)- gli ultimi 600 anni soltanto 3 volte !-e questo accadrà sempre alla luna piena quando si festeggia PESACH e SUKKOT ! Chi poteva fare questo se non Yahweh?!? C’è un grande significato profetico: verranno grandi cambiamenti per Israele e la Chiesa in 2017-2018 !

    Per i veri “Figli di Yahweh” verrà la SHEKINAH , la “Gloria di Yahweh” manifestata (vedi Mal.3/18). Noi preghiamo che questo accadrà di alcune settimane secondo la visione profetica)

    1) Le cose spirituali

    2) La SHEKINAH=GLORIA=PERMANENTE PRESENZA DI YAHWEH

    3) I “SEGNI MESSIANICI” di Mt. 11/5: Le persone di Mt11/5 saranno l'”ultima armata” di Yahweh, che porta con un forte ravvedimento e con la verità tutta intera l’umanità alla totale restaurazione, a Efe. 4/3 e a “un solo uomo nuovo” (Efe.2/14-15)

    4) Il trasferimento di beni (vedi Eccl 2/26,ecc…)

    5) Da nuovi convertiti/credenti (vedi Eccl 2/26 ecc…)

    6)Dal mondo (vedi Es. 3/21-22;11/2-3;12/35-36;3.Cr.20/25 e tramite invenzioni dell'”ultima armata” Di Yahweh, Mt11/25, 1 Col/26-29)

    Alcuni profeti parlano di 7 anni grassi per il Corpo di Yeshua Ha’ Mashiach prima della Tribolazione…

    7) Le conseguenze necessarie, perché la Chiesa (ancora un poco paganizzata) non è pronta, cioè non è senza macchie e rughe!

    8) Un ravvedimento totale e radicale (GI 2/13-17, Is.1/1-20;58 e 2 Cr.7/13-14)

    9) la “Restaurazione di tutte le cose” (At3/21) e la “verità tutta intera” (Gv.16/3)

    10) La “Trasformazione verso l’immagine di Yeshua Ha’ Mashiach (Ro.8/29;12/1-2: Ef3/18;4/13, 2Co 3/18; Ef.4/13), l’intimità (Mt. 7/23!) e l’amore incondizionato (Gv.13/34-35) come l’aveva Yeshua Ha’ Mashiach !

    ITALIA PREGA PER ISRAELE

    “Io santificherò il GRAN NOME, che è stato profanato fra le nazioni in mezzo alle quali voi l’avete profanato, e le nazioni conosceranno, che io sono YAHWEH, dice Adonai Elohim, quando io mi santificherò in voi, sotto i loro occhi” (Ezechiele 36/23)

    Sukka David – Movimento Israelitico Messianico

  • Vilma

    Sukka David (Amos 9/11)

    Movimento Israelitico Messianico (Deut30/1-10)
    http://www.cesnur.com/movimenti-profetici-e-messianici-di-origine-cristiana/sukka-david/

    “Quel giorno io rialzerò la capanna di David, che è caduta; ne riparerò i danni, ne rialzerò le rovine, la ricostruirò com’era nei giorni antichi, affinché possegga il resto di Edom e tutte le nazioni sulle quali è invocato il mio nome ” dice Yahweh che farà questo (Amos 9/11-12)

    Profezie , visioni, ecc. per l’anno 2017

    “Non disprezzate le profezie (rivelazioni). Esaminate ogni cosa e ritenete il bene (1 Te 5/20-21)

    “Credete ai suoi profeti e trionferete” (2.Cr. 20/20)

    I) Il Giudizio “redentivo” (prima della Grande Tribolazione) per il mondo, ma anche per la Chiesa dove comincia il giudizio (vedi Ez.9/6; 1.Pt. 4/17; “I guai” per i sacerdoti: I s 56/10-11; Gr. 23/1-2;Ez.22/26;34/1-10, MI 2/1-3,8-9;3/3)

    1) Dopo la crisi economica degli ultimi anni comincia in 2017 il grande crollo economico (subito dopo il referendum costituzionale sia avvertiranno già le prime avvisaglie: vedi Aggeo 2/6- 9, 21-23)

    2) Yahweh ha ritardato da anni causa della sua grande misericordia il crollo economico e finanziario aspettando un ravvedimento vero , genuino e spontaneo. Ma vedendo come l’umanità va sempre più giù Yahweh disse :”Adesso il mio ritardo è finito!”

    3) Verrà una grandissima rottura economica con:

    -il crollo del sistema economico e monetario globale

    -panico, caos e legge marziale

    -mancanza generale di viveri e parzialmente d’acqua

    3)Terremoti forti con grandi distruzioni (in Italia, Grecia, Medio-Oriente, Asia, Africa, Stati Uniti, che saranno spezzati letteralmente “in due” lungo il fiume Mississippi), tsunami, alluvioni ed altre catastrofi naturali.

    Tutto questo è confermato anche dai “Segni nei cieli”negli anni 2017-2018: la luna diventerà 4 volte rossa come sangue (vedi GI 2/30)- gli ultimi 600 anni soltanto 3 volte !-e questo accadrà sempre alla luna piena quando si festeggia PESACH e SUKKOT ! Chi poteva fare questo se non Yahweh?!? C’è un grande significato profetico: verranno grandi cambiamenti per Israele e la Chiesa in 2017-2018 !

    Per i veri “Figli di Yahweh” verrà la SHEKINAH , la “Gloria di Yahweh” manifestata (vedi Mal.3/18). Noi preghiamo che questo accadrà di alcune settimane secondo la visione profetica)

    1) Le cose spirituali

    2) La SHEKINAH=GLORIA=PERMANENTE PRESENZA DI YAHWEH

    3) I “SEGNI MESSIANICI” di Mt. 11/5: Le persone di Mt11/5 saranno l'”ultima armata” di Yahweh, che porta con un forte ravvedimento e con la verità tutta intera l’umanità alla totale restaurazione, a Efe. 4/3 e a “un solo uomo nuovo” (Efe.2/14-15)

    4) Il trasferimento di beni (vedi Eccl 2/26,ecc…)

    5) Da nuovi convertiti/credenti (vedi Eccl 2/26 ecc…)

    6)Dal mondo (vedi Es. 3/21-22;11/2-3;12/35-36;3.Cr.20/25 e tramite invenzioni dell'”ultima armata” Di Yahweh, Mt11/25, 1 Col/26-29)

    Alcuni profeti parlano di 7 anni grassi per il Corpo di Yeshua Ha’ Mashiach prima della Tribolazione…

    7) Le conseguenze necessarie, perché la Chiesa (ancora un poco paganizzata) non è pronta, cioè non è senza macchie e rughe!

    8) Un ravvedimento totale e radicale (GI 2/13-17, Is.1/1-20;58 e 2 Cr.7/13-14)

    9) la “Restaurazione di tutte le cose” (At3/21) e la “verità tutta intera” (Gv.16/3)

    10) La “Trasformazione verso l’immagine di Yeshua Ha’ Mashiach (Ro.8/29;12/1-2: Ef3/18;4/13, 2Co 3/18; Ef.4/13), l’intimità (Mt. 7/23!) e l’amore incondizionato (Gv.13/34-35) come l’aveva Yeshua Ha’ Mashiach !

    ITALIA PREGA PER ISRAELE

    “Io santificherò il GRAN NOME, che è stato profanato fra le nazioni in mezzo alle quali voi l’avete profanato, e le nazioni conosceranno, che io sono YAHWEH, dice Adonai Elohim, quando io mi santificherò in voi, sotto i loro occhi” (Ezechiele 36/23)

    Sukka David – Movimento Israelitico Messianico
    http://www.cesnur.com/movimenti-profetici-e-messianici-di-origine-cristiana/sukka-david/

  • Vilma

    Da alcuni giorni, con alcune amiche brasiliane come me, frequento per curiosità un gruppo ebraico messianico che si chiama Sukka David, o la “capanna di David”. Questo gruppo che si definisce “movimento israelitico messianico” fa parte di un’ampia rete di altri movimenti dell’ebraismo messianico diffusi a livello internazionale. Per esempio il gruppo Sukka David è guidato da un tedesco originario di Monaco di Baviera e che vive a Somma Lombardo. Il gruppo Sukka David è collegato in particolare con la Casa di Avraham attiva a Genzano di Lucania in provincia di Potenza che si ispira alla missione del Maestro (“Moré”) Haim Wenna (1914-1982) che nasce in una famiglia ebraica di tradizioni cabalistiche a Sana’a, nello Yemen.
    Vi ho scritto questo in quanto il mio desiderio è sapere se ne siete a conoscenza e di cosa ne pensate in proposito di questo fenomeno dell’ebraismo messianico che mi sembra sia da molto tempo abbastanza in espansione in diverse parti del mondo ed anche con delle presenze attive in Italia.
    Grazie

    Vilma

  • Vilma

    Io sono in Italia, per il momento, ospite del Ministero Sabaoth (se le interessa conoscere) a Milano.

  • Vilma
  • Vito

    Fortunatamente, il disperato tentativo di screditare noi avrà anche un effetto opposto, perché può essere inteso come una conferma della veridicità delle nostre denunce e mancanza di scrupoli dell’Amministrazione Avventista, quando decide di ridurre qualcuno al silenzio. Questo caso è già oggetto di un’indagine della tecnica Universe Online e credo che presto potremmo rivelare quì l’identità di questo crimine e coloro che lo hanno assunto.

    Robson Ramos
    – See more at: http://www.avventismoprofetico.it/modules.php?name=Content&pa=showpage&pid=140#sthash.K4fm6Qeh.oTy7NcDd.dpuf

  • Vito

    L’Organizzazione Avventista del Settimo Giorno è sospettata di Crimine Digitale

    La mia email personale [email protected] è utilizzata da un “hacker” molto probabilmente correlate all’Organizzazione Avventista per diffondere i messaggi che si discostano dalla dottrina Avventista e contraria ai principi che sosteniamo qui. Ovviamente, l’obiettivo è quello di allontanare la comunità Avventista contro l’editore di questo sito. Questi messaggi vengono inviati a gruppi di discussione via e-mail e alle istituzioni avventiste.

  • Vito

    L’Organizzazione Avventista del Settimo Giorno è sospettata di Crimine Digitale

    La mia email personale [email protected] è utilizzata da un “hacker” molto probabilmente correlate all’Organizzazione Avventista per diffondere i messaggi che si discostano dalla dottrina Avventista e contraria ai principi che sosteniamo qui. Ovviamente, l’obiettivo è quello di allontanare la comunità Avventista contro l’editore di questo sito. Questi messaggi vengono inviati a gruppi di discussione via e-mail e alle istituzioni avventiste.

    Fortunatamente, il disperato tentativo di screditare noi avrà anche un effetto opposto, perché può essere inteso come una conferma della veridicità delle nostre denunce e mancanza di scrupoli dell’Amministrazione Avventista, quando decide di ridurre qualcuno al silenzio. Questo caso è già oggetto di un’indagine della tecnica Universe Online e credo che presto potremmo rivelare quì l’identità di questo crimine e coloro che lo hanno assunto.

    Robson Ramos
    – See more at: http://www.avventismoprofetico.it/modules.php?name=Content&pa=showpage&pid=140#sthash.K4fm6Qeh.oTy7NcDd.dpuf

  • Vito

    Le Chiese Cristiane Avventiste del 7° giorno sono state tra le più ardenti sostenitrici di Hitler in Germania. http://www.avventismoprofetico.it/modules.php?name=Content&pa=showpage&pid=140#sthash.K4fm6Qeh.6Yrb4ZUY.dpbs

  • Vito

    Questo “ricordo dell’olocausto”, ricorda l’omicidio per fame forzata di * 6 milioni * di cristiani ucraini, uccisi dai bolscevichi ebrei. Gli ucraini chiamano questo olocausto “Holodomor” che significa “carestia-genocidio.”
    Naturalmente gli ebrei sionisti lo negano. Proprio come negano tutti i loro numerosi crimini contro l’umanità.
    Lo storico Valentyn Moroz dell’Institute for Historical Review ha scritto:
    – “Il villaggio ucraino era stato a lungo riconosciuto come il baluardo delle tradizioni nazionali. I bolscevichi hanno cercato di infliggere un colpo mortale alla struttura del villaggio perché era la primavera dello spirito vitale nazionale
    – See more at: http://www.avventismoprofetico.it/modules.php?name=Content&pa=showpage&pid=244#sthash.f9DwTYvN.dpbs

    • Pedante

      I cristiani sono vittime di serie B.

  • Vito

    Il mondo crede che gli EBREI hanno il monopolio sul “Ricordo dell’Olocausto.” Ma il presidente ucraino Viktor Yushchenko ha gettato gli ebrei una curva dedicando il 2008 come “Anno della Memoria Ucraina dell’Olocausto” http://www.avventismoprofetico.it/modules.php?name=Content&pa=showpage&pid=244#sthash.f9DwTYvN.dpbs

  • Vito

    Il mondo crede che gli EBREI hanno il monopolio sul “Ricordo dell’Olocausto.” Ma il presidente ucraino Viktor Yushchenko ha gettato gli ebrei una curva dedicando il 2008 come “Anno della Memoria Ucraina dell’Olocausto” http://www.avventismoprofetico.it/modules.php?name=Content&pa=showpage&pid=244#sthash.f9DwTYvN.dpbs

    Questo “ricordo dell’olocausto”, ricorda l’omicidio per fame forzata di * 6 milioni * di cristiani ucraini, uccisi dai bolscevichi ebrei. Gli ucraini chiamano questo olocausto “Holodomor” che significa “carestia-genocidio.”
    Naturalmente gli ebrei sionisti lo negano. Proprio come negano tutti i loro numerosi crimini contro l’umanità.
    Lo storico Valentyn Moroz dell’Institute for Historical Review ha scritto:
    – “Il villaggio ucraino era stato a lungo riconosciuto come il baluardo delle tradizioni nazionali. I bolscevichi hanno cercato di infliggere un colpo mortale alla struttura del villaggio perché era la primavera dello spirito vitale nazionale
    – See more at: http://www.avventismoprofetico.it/modules.php?name=Content&pa=showpage&pid=244#sthash.f9DwTYvN.dpbs

    • Pedante

      Milioni di kulaki cristiani uccisi nel silenzio assoluto dei mass media.
      https://www.youtube.com/watch?v=J3XcaAPYHx4

      • Pedante
      • Pedante

        Contrariamente a quanto sostiene lo History Channel, la stampa occidentale chiudeva un occhio sulla caresta ucraina. Tant’è che Walter Duranty, correspondente da Mosca del New York Times, ricevette il Premio Pulitzer per i suoi reportage negazionisti e favorevoli al regime.

        • Vito

          Come l’Italia ha chiuso gli occhi sul massacri operati in Etiopia con l’impiego di gas e armi chimiche nella guerra di conquista dell’Etiopia del fascismo..

          • Carmelo

            Indro Montanelli, il quale con grandissima disinvoltura e anche con malcelata soddisfazione ha raccontato più volte di essersi “comprato” una ragazzina di dodici anni (dicasi 12) in Eritrea nel periodo dell’occupazione coloniale fascista. “Ma un fatto simile in quel contesto – spiegava con altrettanta non chalance lo stesso Montanelli in un intervista televisiva del 1969 – era del tutto normale. Lì a dodici anni le ragazzine sono già donne, non è mica come da noi. Quello che fece Montanelli si chiamava “madamato” ed era una pratica molto in voga nel 1936; tutti i fascisti avevano la propria madama minorenne dentro al letto. Montanelli acquistò una moglie dodicenne (12 ANNI) durante la stagione del colonialismo fascista in Eritrea. Correva l’anno 1936, e quella che sarebbe diventata una delle penne più prestigiose d’Italia scriveva nel numero di gennaio del periodico “Civilta’ Fascista” un articolo in cui si sosteneva che “non si sarà mai dei dominatori, se non avremo la coscienza esatta di una nostra fatale superiorità. Coi negri non si fraternizza. Non si può, non si deve. Almeno finché non si sia data loro una civiltà“.Ma evidentemente non tutti i tipi di “fraternizzazione” erano sgraditi a Montanelli, come ha raccontato il diretto interessato in una intervista rilasciata a Enzo Biagi per la Rai nel 1982: “aveva dodici anni, ma non mi prendere per un Girolimoni, a dodici anni quelle lì erano già donne. L’avevo comprata a Saganeiti assieme a un cavallo e un fucile, tutto a 500 lire. (…) Era un animalino docile, io gli (sic) misi su un tucul (semplice edificio a pianta circolare con tetto conico solitamente di argilla e paglia) con dei polli. E poi ogni quindici giorni mi raggiungeva dovunque fossi insieme alle mogli degli altri ascari“. Il “madamato”, infatti, non era un vero e proprio matrimonio con parita’ di diritti e doveri, ma una forma di “contratto sociale” segnata dal dominio autoritario del colonizzatore sull’indigeno, dell’uomo sulla donna, dell’adulto sul bambino, del libero sul prigioniero, del ricco sul povero, del forte sul debole. E alla fine avevi qualcosa che era meno di una moglie e poco piu’ che una schiava. Molti sono intervenuti per difendere e giustificare il comportamento spregevole e intimamente razzista di Montanelli attraverso una sorta di “contestualizzazione” storica e culturale del fatto stesso. Nella sostanza ciò che ha fatto anche Montanelli. Un tentativo – miserabile – di camuffare lo stupro di una bambina e un atto di violenza razzista come un evento “normale” dato il luogo, le circostanze e il contesto sociale e culturale. Se tutto ciò è imperdonabile per Montanelli, che è comunque un uomo cresciuto in un determinato contesto storico (appunto, quello fascista e razzista che lo ha forgiato), lo è ancor meno per i suoi “nipotini” del terzo millennio.

          • Pedante

            Non mi risulta che l’Italia sia colpevole di genocidio nella pur sempre sbagliata avventura colonialista.

            Ovviamente che se vogliamo parlare di guerra e non solo di genocidio, dobbiamo includere anche le vittime della guerra civile tra Rossi, Bianchi e le varie forze separatiste.

          • Pedante

            Mogli e buoi…

        • Pedante

          In quanto alle barbarie l’Europa non ha nulla da insegnare all’Africa. La collettivizzazione dell’agricoltura etiope trasformò una semplice siccità in una catastrofe di proporzioni bibliche.
          https://ricordare.wordpress.com/perche-ricordare/118-etiopia/

  • Vito

    Nel regime socialista, che, per il momento, esiste solo in URSS, la proprietà sociale dei mezzi di produzione costituisce la base dei rapporti di produzione. Qui non esistono più né sfruttatori né sfruttati. I prodotti vengono ripartiti secondo il lavoro compiuto e secondo il principio: “Chi non lavora non mangia”. (da Materialismo dialettico e materialismo storico, in Questioni del leninismo)

    • spago

      ovviamente “la proprietà sociale dei mezzi di produzione” è di fatto la proprietà della classe politica e burocratica. Esistono quindi sfruttatori – la classe di chi di fatto decide, comanda amministra – e sfruttati, quelli che vengono decisi, comandati e ammministrati. La qual cosa trova conferma in ogni racconto sull’URSS, sulla Cina Comunista, su Cuba, sul Venezuela e così via..

      Uno dei libri più belli e strazianti, che siano mai stati scritti sulla Cina comunista è Brothers di Yu Hua.. ed in realtà tutti i suoi romanzi sono straordinari, e personalmente lo metto fra i quattro o cinque più notevoli scrittori viventi..

      (Questo lo dico a beneficio di chi non è un troll, perchè i troll notoriamente sono analfabeti..)

  • Antonino Trunfio

    Non mi è chiaro del post quanto parte è intepretazione di Antiseri fa del pensiero di Mises sul Cristianesimo, e quanta invece genuinamente provenga da Mises.
    Il post tuttavia è la raccolta di pensieri rispettabili, che dovrebbero essere sorretti da note e rimandi che non vedo, dove ciascuno dei pensieri, aventi tono di affermazione dogmatica, dovrebbe fornire almeno tre riferimenti:
    1. Citazione della Parola dell’Antico Testamento da quale si può eventualmente avvalorare il suddetto pensiero
    2. Citazione della Parola del Nuovo Testamento (che non è solo il Vangelo, cosi per dire) dal quale si può eventualmente avvolarare il suddetto pensiero
    3. Citazione di scritti o fatti di santi o pontefici degli ultimi 20 secoli.
    Non so se Mises questo ha fatto, non so se Antiseri ha fatto questo nel suo testo citato in calce al post.
    Se nessuno dei due l’ha fatto, si può quindi prendere per buono quello che han detto, e statisticamente comunque ricordare che tutti possono sparare cazzate talvolta, Mises e Antiseri compresi.

    • Mauro Gargaglione

      Antonino, questo è un estratto della prefazione di Antiseri a “Socialismo” di Mises. E’ quanto il Prof Antiseri, che ricordo essere convintamente cattolico, ha inteso dell’analisi che Mises ha fatto del rapporto tra Cristianesimo e mercato.
      Io non sono cattolico come Antiseri ma, come lui, non mi sento di bollare come cazzate le riflessioni di Mises, nè di bollare come cazzaro Antiseri che non lo ha impalato per blasfemia. Aggiungo che quella di Mises è la migliore interpretazione che ho letto del rapporto tra parola di Cristo e mercato. Bella forza … non sono un credente. Quindi non non ho fedi da difendere.
      Con stima
      Mauro

      • Antonino Trunfio

        Non conosco Antiseri, non sapevo infatti neppure che si dichiarasse cattolico. Credimi Mauro, che non sono in grado di difendere niente e nessuno per le mie capacità. Figurarsi se posso difendere il Cristianesimo e Cristo, non ho alcun titolo o merito. Volevo solo dire che Antiseri scrive delle cose, e apprendo da te che riporterebbe il pensiero di Mises. Se è cosi allora dovrei andare a vedere lo scritto originale di Mises, dove egli avrà sicuramente spiegato il suo pensiero con riferimenti e note giusto alla Sacra Scrittura e alla storia della Chiesa. Le persone limpide e desiderose della verità non possono che rallegrarsi e ringraziare se qualcuno o qualcosa aiutano a penetrare meglio la Verità, quella da cui come dice Gesù nel Vangelo discende la Libertà. Quindi ben vengano tutti i Mises del mondo.

        • Vilma

          ho fatto conoscenza di un carissimo amico ebreo tedesco che vive a Somma Lombardo. Egli mi ha invitata molto cortesemente a casa sua, e mi ha mostrato una grossa targa che per ricordo ho trascritto su una pagina del mio diario e che riporta la seguente scritta “Segno di eterna benedetta memoria dei nostri carissimi Zadikim Onorevoli il Rabbino Carlo Meidad Rocca (nato a Ferrara, 5/07/1907- ha fatto Alyah in Herzliya, Israel nel 1934 dove riposa dal 2/07/1955) e sua moglie Giulietta Yaré Rocca che hanno diretto questa Comunità dal 1926-1941. E per eterna benedetta memoria del carissimo marito e padre Zadik Onorevole Ben Zion Meghnagi 1915-1997 Israel Offerta da Enrica (Rivka) Rocca-Meghnagi e le figlie Susanna e Ioclet Israel. Mi ha molto interessata, in particolare, la storia della famiglia Meghnagi che mi risulta sia di origini libiche, proveniente dalla Libia.
          Mi ha infatti poi mostrato anche un libro molto interessante a proposito, http://www.giuntina.it/Fuori_collana_4/Ebrei_in_Libia_175.html, scritto da Mordekhai Cohen e pubblicato per la Giuntina nel 1994 e intitolato GLI EBREI IN LIBIA -USI E COSTUMI che ora vorrei acquistare presso la Casa Editrice. Mi piacerebbe conoscere altre notizie riguardo agli ebrei libici e alla loro presenza anche in Italia oltre che in Israele.

          • Vito

            Infatti David Meghnagi è di origine libiche e vive a Roma

        • Vito

          Antonino Trunfio conosce Fabio Massimo Nicosia.

          • Vilma

            IL DITTATORE LIBERTARIO. ESATTO , SI….FABIO MASSIMO NICOSIA, PROPRIO LUI ….DEI RADICALI, IL FONDATORE DEI RADICALI ANARCHICI E DI UNA SUA CHIESA, LA CHIESA NIKEISTA

  • eridanio

    Grazie. Grande pezzo di Antiseri.

    Se avessimo un approccio prasseologico, ciò che narrano i vangeli non potrebbe essere classificato come di parte.

    E’ sempre di parte ciò che noi interpretiamo dei fatti narrati dai vangeli o ciò che noi interpretiamo delle interpretazioni altrui.

    Ed in questo non c’è nulla assolutamente di male.

    Sono gli effetti di queste interpretazioni, quando si manifestano nelle azioni che intraprendiamo od omettiamo di intraprendere… ora…, che sono discutibili ….ora.

    Non è mai la pistola a portare un interpretazione delle ragioni della propria esistenza, ma chi la compra o meno, oppure tira o non tira il grilletto… ora….

    Dire che il messaggio di allora era “questo” e quindi l’insegnamento era “quello” è una azione che facciamo ….ora, che ora può incidere sul tempo futuro.

    Finché esistono pareri ed opinioni anche contrastanti non c’è alcun problema.

    Le rogne nascono sulle azioni …ora …intraprese e giustificate dalle interpretazioni.

    Le responsabilità conseguenti sono sempre di chi agisce od omette di agire ora.

    Spesso non si capisce quanto siano cogenti le nostre responsabilità mentre si pensa di filosofare. Non si capisce chi sta agendo in maniera effettiva ed in che tempo.

    Non si capisce che l’interpretare porta la ineludibile responsabilità delle proprie azioni, inerzie od omissioni solitarie o in associazione con altri.

    • Vito

      Se non ora, quando? (Primo Levi)

  • Alessandro Colla

    La lode dell’amministratore disonesto e la parabola dei talenti non mi sembrano neutre nei confronti dell’economia. Anche il padre del figliuol prodigo vuole decidere lui proprietario dell’allevamento a chi sacrificare il bue grasso, anche se i figli sono eredi legittimi. Per non parlare della tassa che viene richiesta solo agli stranieri. Sono proprio così super partes i vangeli?

    • Pedante

      Qualcuno dovrebbe scrivere un articolo su quella parabola e il dogma della Chiesa sull’usura.

    • Vito

      Sono proprio così super partes i vangeli? La Chiesa con la sua dottrina sociale non è certo fanatica della scuola austriaca e del liberismo in genere.
      Insomma, se era “eretico” (io userei “sulfureo”) Pannella, lo erano altrettanto l’ateo Hayek e l’agnostico Friedman (soprattutto al secondo Pannella si ispirava). Oppure nessuno: tertium non datur.
      E poi siamo sicuri di dover essere noi a giudicare queste cose?

      • Vito

        Pannella si ispirava anche a Milton Friedman.

  • Frigo

    Credo che l’aspetto centrale sia l’indipendenza del Cristianesimo da ideologie di carattere sociale. Questo, insieme a tutti i pregi, si porta addietro i rischi della strumentalizziazione da terzi: la politica in primis, ma anche la Chiesa stessa, io credo, ha (soprattutto) in passato strumentalizzato la fede. In ogni caso, certi messaggi di stampo “liberale” (ma che secondo me risiedono nella natura umana) non possono lasciarci indifferenti: l’importanza dell’individuo prevale, e viene ‘superata’ solo in piccole comunità (“mettevano tutto in cumune” é scritto negli Atti), come del resto noi facciamo nei nostri nuclei familiari. Il riconoscimento del valore della donna, le critiche alla schiavitú, la separazione Stato-Chiesa, il libero arbitrio, ecc… Nelle sue lettere San Paolo dice “chi non vuole lavorare, neppure mangi”. E si potrebbe continuare. In merito al denaro, io vedo una critica al rapporto dell’uomo col denaro, non al denaro in sè (interessantissimo l’intervento di don Bemiamino Di Martino sul primo numero di Storia Libera). Di fatto io ritengo vero l’impatto che anche il denaro ha sulla nostra Libertà: come molte altre cose, gli strumenti della libertà senza le briglie della responsabilità possono renderci schiavi. Concludo sottolineando come il giusnaturalismo (tipico di ogni religione, credo) sia fondante del liberismo/libertarismo come anche del Cristianesimo, aspetto studiato e consolidato in particolare da Sant’Agostino e San Tommaso D’Aquino.
    Scusate la prolissitá, buona giornata.

    • Pedante

      Che sia credenti o meno, fu la Chiesa a ridimensionare il carattere tribale dell’Europa. Il Concilio di Agde vide il divieto di matrimonio tra cugini di primo o secondo grado, e questo era solo l’inizio dell’ascesa dell’esogamia in Europa. La meritocrazia – per quanto sia imperfetta – è singolarmente europea. A mio avviso questo si deve al richiamo piuttosto debole del sangue rispetto al resto del mondo. La terzomondializzazione dell’Occidente invertirà questa tendenza all’esogamia e all’individualismo.

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