DI DAVID STOCKMAN
Il piano di “abrogazione e sostituzione” dell’Obamacare, come avevo predetto, era un disastro fiscale.
Non solo avrebbe aggiunto $1,100 miliardi al deficit federale nei prossimi dieci anni, ma, ancora più importante, non avrebbe riformato nulla.
Avrebbe lasciato in piedi la grande espansione del Medicaid, scambiando un tipo di credito d’imposta per un altro nel mercato assicurativo individuale ed avrebbe lasciato intatti gli enormi sussidi fiscali — pari a $350 miliardi all’anno — ai piani forniti dai datori di lavoro.
Quest’ultimo punto esemplifica la codardia che pervadeva il piano di Ryan; e dimostra che se la normativa fosse passata alla Camera e al Senato, sarebbe costata tanto quanto l’Obamacare.
Dal punto di vista fiscale, il piano di Ryan iniziava con un buco di $1,100 miliardi in dieci anni perché abrogava le tasse dell’Obamacare sui fornitori di piani d’assicurazione ad alto costo, dispositivi medici e contribuenti ad alto reddito.
Allo stesso modo, una prima stesura del piano di Ryan ha provocato una levata di scudi da parte dei falchi fiscali nel Freedom Caucus e nel gruppo di studio repubblicano, perché stabiliva un nuovo sussidio sotto le mentite spoglie di una riforma.
Tuttavia il nuovo piano metteva una foglia di fico sul credito d’imposta di Ryan basato sull’età, eliminando l’ammissibilità di Bill Gates ad un credito d’imposta da $4,000 (ha 61 anni) — insieme ad un paio di milioni di altre famiglie americane benestanti.
Dubito che qualcuno anche con la quinta elementare potesse essere ingannato dal piano di Ryan… CONTINUA QUI
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Questo vuol dire che anche l’abolizione totale della normativa attuata dalla precedente ammnistrazione non sarebbe sufficiente. Occorrerebbe abrogare anche le riforme di Kennedy e Johnson oltre a tutte le sciocchezze lasciate non solo dai democratici ufficiali ma anche dai democratici travestiti da repubblicani. Che ricordano un po’ i labouristi europei camuffati da liberisti. O i socialisti italiani mascherati da fautori della rivoluzione liberale Specialmente se hanno la media del sette (o mi sbaglio con il “Media – set”?).
L’abolizione autentica funzionerebbe. La sostituzione con qualcosa di analogo, no.
Non credo, gli Usa avevano una spesa sanitaria esorbitante anche prima di obama, piu’ che doppia in rapporto al pil e quadrupla in termini reali rispetto ad esempio alla nostra, per un’efficacia delle cure mediamente piu’ bassa. Il mondo della sanita’ Usa dev’essere un intreccio di lobby fameliche terrificante. Semmai, si diceva che Obama avesse fatto un enorme regalo alle assicurazioni private, obbligando tutti all’assicurazione. Obbligare equivale a tassare, oltretutto in questo caso a favore di imprese private: un po’ come nelle nostre aziende municipalizzate di diritto privato, nelle quali e’ anche peggio in quanto forniscono il servizio in monopolio.
Boh… ammetto di non aver capito. L’ObamaCare non funziona, però non funziona neanche abolirla?