DI MAURO GARGAGLIONE
L’era del posto fisso nel privato è finita. Quarant’anni di contributi, entrare ragazzi in azienda e uscirne nonni, tutti sono d’accordo, è roba del passato.
Proprio adesso che servirebbe dare spazio a chiunque possa inventarsi un’iniziativa produttiva o commerciale e creare impresa, nuove opportunità, cercare collaboratori, liberare talenti, rischiare, fallire e ricominciare, proprio adesso, si appesantisce sempre di più la cappa di piombo del controllo statale sull’economia.
Tasse spropositate, migliaia di adempimenti, controlli, multe, verbali e sanzioni. E invece di diffondersi inarrestabile il desiderio di libertà economica siamo congelati in un pensiero unico anticapitalista, anti impresa, anti profitto, anti scienza. Un ritorno alla cicoria a km zero e alle fandonie dell’impoverimento materiale come base per la crescita culturale. Io non mi sento pessimista, mi sento realista.
E’ tornata clamorosamente la società classista, la classe di chi è tutelato dalla legge e il cui livello di vita è garantito dal prelievo fiscale e la parte di umanità che boccheggia alla ricerca di un filo d’aria per riuscire a mettere insieme il pranzo con la cena. Si parla tanto dell’Europa in preda a una sindrome suicida nei confronti dell’Islam aggressivo. Non so, a me sembra che abbiamo cominciato a suicidarci ben prima. L’Islam violento e conquistatore si sta accanendo contro un cetaceo ormai moralmente spiaggiato, anestetizzato e indifferente alla libertà individuale.
Interessante articolo.
Se ho ben inteso, l’ottimo Gargaglione considera l’invasione in atto più come una conseguenza della nostra decadenza piuttosto che la causa.
Ciò è probabilmente vero.
Questo però non assolve dalle loro responsabilità i seguaci consapevoli e non, del barbuto figuro nella foto segnaletica accanto al titolo, che dello “spiaggiamento” sono i principali artefici.
Seconda fase del TROLL.
Dare del TROLL agli altri.
Poi ci sarà la terza ed, infine, solitamente l’ETERNAL BAN (solitamente inutile in quanto il TROLL cambia pelle più velocemente di un serpente).
Lo stato italiano, confessionale per sua natura, è disposto a sostituire una confessione con un’altra. Purché si mantenga il popolo sottomesso e si garantiscano i privilegi di qualcuno.
lei crede veramente che lo stato italiano è disposto a deporre la sua cattolicità per diventare uno stato islamico? ma crede a quello scrive o trolleggia?
Per contrapporsi a un’invasione non c’è bisogno dello stato. Una società senza stato non è priva di sistemi e strumenti di difesa. Gli stati, proprio in quanto tali, sono incapaci di garantire una difesa autentica. L’argomento è già stato ampiamente trattato in articoli precedenti e nei lavori degli autori storici libertari. Lo stato italiano, confessionale per sua natura, è disposto a sostituire una confessione con un’altra. Purché si mantenga il popolo sottomesso e si garantiscano i privilegi di qualcuno.
sono confuso. voi affermate che all’islam aggressivo va benissimo questo stato così com’è, evidentemente perché incapace di arrestare questa “invasione”. bene, ma voi volete pure l’abolizione dello stato! quindi, quanto meglio si troverebbe l’islam se davanti a sé non avesse uno stato che gli si contrappone?
all’islam aggressivo va benissimo questo stato così com’è.
Non hanno sempre imposto una tassa ai miscredenti che volevano continuare col la loro libertà di culto? E non è quello che fa questo Stato, facendoti pagare anche solo per esistere??
Quindi da una parte gli andrà benissimo che accetteremo la ‘sottomissione’ (“islam”) perché incasseranno enormi tasse da questo.
A questo aggiungici che l’italia ha gigantesche quantità di acqua potabile (sotto regime di a monopolio pubblico) che loro tanto amano da farci piscine e bagni.
A loro va benissimo uno Stato che può far quel che gli pare e piace con i beni preziosi in italia (dalla carne umana ai beni naturali) e non vedono l’ora di metterci le mani sopra, come hanno già fatto con varie strutture politiche sovra europee.