DI MARIANGELA TESSA (WallStreetItalia)
Dopo lo scandalo dei ‘tax rulings’, il Lussemburgo si adeguerà’ alle norme Ue sulla fiscalità. A partire dal primo gennaio, il governo del Granducato assicurera’ che il prezzo del trasferimento dei ricavi delle multinazionali che operano sul suo territorio non sia più tassato in modo da risultare aiuto di stato illegale ma si conformi alle regole che assicurano la concorrenza.
“Accolgo con favore il fatto che le autorità del Lussemburgo stiano introducendo cambiamenti alla loro legislazione nazionale per renderla più stringente”, ha dichiarato la commissaria Ue alla concorrenza Margrethe Vestager, “i miei servizi sono stati in contatto con le autorità lussemburghesi a questo riguardo”. “Il cambiamento generale di approccio che guarda in avanti annunicato oggi dal Lussemburgo è molto benvenuto”, ha aggiunto ma, ha avvertito, “allo stesso tempo non possiamo pregiudicare nessuna valutazione caso per caso da parte della Commissione su precedenti ‘tax rulings’”.
L’operazione è stata condotta in cooperazione con l’Antitrust Ue, che ha già ‘stangato’ Fiat in Lussemburgo, Starbucks in Olanda e Apple in Irlanda, mentre sono in corso altre indagini su ulteriori ‘tax rulings’ che danno un vantaggio fiscale selettivo alle società che di fatto pagano le imposte a un tasso d’imposizione estremamente basso o quasi nullo rispetto alle altre.
Guardate che il Lussemburgo e’ uno Stato che ha l’efficienza della zecca (l’animale, intendo) : ha trovato la sua nicchia ecologica di parassita specializzato eliminando praticamente tutto tranne l’apparato tassatorio-succhiatore.
E’ una grande “agenzia delle entrate” che vive di sole tasse su beni prodotti e commerciati altrove.
E’ il paradiso (fiscale) del commercialista tipo Tremonti.
Cio’ lo rende efficiente come parassita (dato l’ammontare della ricchezza faticosamente prodotta altrove, si accontenta di poco in senso assoluto, ma ottenendo moltissimo in senso relativo: ha il reddito pro capite piu’ alto del mondo, senza produrre NULLA, ZERO, NADA) e l’unica cosa che da’ in cambio sono terribili malattie mortali (i crack/boom finanziari).
Se dobbiamo trovarci dei modelli liberali/libertari a cui ispirarci, forse il Lussemburgo non e’ il massimo.
Cosa volete che vi dica… auguri, ne abbiamo proprio bisogno!
L’Ue ha competenza su iva, accise e dogane. Le imposte dirette sono di competenza degli stati membri. Tra tanta ipocrisia l’antitrust europea sta cercando con ogni scusa a chiudere con “astuzia” i gap (buchi) di bilancio UE con indagini che sempre più spesso collidono con il diritto esclusivo interno degli stati membri. Una invasione di campo indebita che l’Irlanda non intende accettare denunciandola apertamente come accaduto in occasione della querelle sulla Apple.
La competizione fiscale (competenza esclusiva interna) è dichiarata fuorilegge dall’antitrust perchè chi tassa di meno attrae più impresa e lavoro slealmente rispetto a chi tassa di più.
Siamo all’ omogenizzazione continentale pilotata da burocrati nemmeno al limite democraticamente designati.
Ma la questione di fondo rimane quella per la quale ogni livello di tassazione diretta (specie se informata a progressività) è un atto di aggressione criminale all’umanità assogettata.
Se il Granducato si fa sculacciare da 4 burocrati é perchè è costretto dalle circostanze. Si tratta di una sorta di contropartita in cambio dell’oblio su altre incoffessabili pratiche.
Quindi per me si tratta di una azione criminale che copre altre tavanate galattiche non meno criminali.
Un regolamento di conti tra malviventi a spese dei nuovi schiavi imbelli che meritano di farsi sfiancare fino al sacrificio estremo, meritando tutta “l’equitalizzazione” di sto mondo.
Certe istituzioni faccio sempre più fatica a prenderle ancora sul serio.
Come sempre meno sul serio prendo la volontá di riscatto delle persone da sto gabbia socialista di matti.
L’umanitá superstite rispetto alla realtà che ci avvolge sarà forse diversa da quella che riesco ad auspicare o che riesco addirittura a concepire.
Guarda che il “granducato” tassa piu’ di qualsiasi altro Stato in rapporto alla contropartita, e soprattutto tassa ricchezze prodotte col sudore della fronte altrui senza dare NULLA in cambio.
“Nulla” nel senso di ancora meno degli altri: anzi, ZERO.
Io ho capito la sudditanza culturale dei libertari nei confronti dei promotori finanziari stile mediolanum anni ’80 (si tratta di gente espulsa non solo dal mercato, ma anche dall’impiego statale, non sarebbero stati all’altezza neppure di quello), ma il troppo e’ troppo.
Saranno anche ottusi, ma intanto le pecore(noi) (li) pagano e (li) votano.
Ma quando suoneremo la sveglia?
Questi burocrati difendono ad oltranza le loro prebende.
Sono ottusi.
Per la Vestager la concorrenza significa omologarsi agli altri.