DI MAURO GARGAGLIONE
Uno dei migliori aforismi che ho imparato è fresco di conio e lo devo a un prezioso amico che si chiama Giovanni Birindelli, dice così:
Le dittature riposano sulle persone per bene.
Scaviamo un po’.
Come si fa a sostenere che un mite cittadino in fila al freddo per pagare l’IMU in scadenza, è complice di un regime dittatoriale?
Lui sta semplicemente osservando le regole.
Mica le scrive lui, anzi spesso non le condivide, ma le rispetta perché è una persona per bene.
E gli hanno insegnato che le regole, le persone per bene le rispettano.
Quindi probabilmente le persone per bene non commettono nessun crimine ad essere come sono.
Ma allora se le dittature riposano sulle persone per bene, queste benedette persone per bene ce l’hanno la loro bella quota di responsabilità o no?
E se pagare l’IMU, il bollo auto, la revisione periodica, il bollino biennale della caldaia, e tutte le micro e macro tasse che il dittatore si inventa non è un crimine, in cosa si sostanzierebbe questo crimine delle persone per bene che le rende complici dei maiali al potere?
Proviamo a riformulare l’identico aforisma ma dalla prospettiva opposta:
Le dittature hanno vita difficile ad imporsi dove le persone tendono in gran numero a ribellarsi al potere.
Quindi qual è il vero crimine delle persone per bene?
Isolare, marginalizzare, coprire di ridicolo chi si vuole opporre veramente, rinunciando a riflettere sulle sue posizioni e sui motivi per cui considera lo Stato il peggior nemico degli individui.
In questo modo è semplicissimo per il sistema stangare le persone “non per bene” che rimangono uno sparuto e inascoltato gruppetto di pericolosi svitati.
Il tutto tra gli applausi delle persone per bene che, pur smoccolando, aspettano al freddo o in fila per ore a uno sportello il loro turno per pagare una tassa illegittima.
Mettiamoci (per un attimo, due sono troppi) nei panni poco profumati del pecorone benpensante, che abbia almeno un QI tale che gli permetta qualcosa di più che distinguere i colori e coordinare i movimenti
(e già qui falcidiamo circa il 70% degli italioti).
Se faccio parte del restante boicotto, isolo, ridicolizzo chi canta fuori dal coro per autodifesa. Se il libertario ha ragione vuol dire che io sono una merdaccia, devo rivedere tutte le mie posizioni, passare da una parte minoritaria, perdere una tranquillità acquisita, la protezione del gregge…
…e magari tengo pure na famiglia e m’aggio fatto nu mazzo tanto pe nu buono post’e lavoro, uè guaglio’, ma che vulitammè, mica so’ strunz, ma chimmofafà?
La discussione su questo argomento e’ presente da almeno 2500 anni, vedi l’Antigone di Sofocle.
Qui un commovente resoconto:
lafrusta.homestead.com/rec_sofocle.html
Altre fonti possibili in “la banalita’ del male” della Arendt, e “i volonterosi carnefici di Hitler” di Goldhagen.
Le persone per bene sono dei timorosi sudditi, ignari di cosa siano la libertà e la vita.
Incapaci di prendere posizione, perché impauriti e forzatamente opportunisti, lasciano che le cose scorrano mugugnando a testa bassa, quasi di nascosto.
Attendono un personaggio privo di scrupoli e catalizzatore dello scontento che li aiuti in qualche modo, salvo far marcia indietro per vigliaccheria.
Non vedo personaggi del genere in giro.
In giro non vedo la cultura per una cosa del genere.
Il libertario è un extraterrestre.
Persone per bene: leggi pecoroni da tosare. Il problema è che gli eroi del passato non esistono più anche perchè gli eroi del passato che deponevano i dittatori e i monarchi diventavano essi stessi peggio di chi avevano deposto oppure, se fallivano, venivano giustiziati in piazza tra le risate e gli sberleffi delle persone per bene.