Un padrone schiavista non ha nessun interesse a uccidere chi lavora per lui. Sarebbe come se un carrettiere facesse morire per sfinimento uno dietro l’altro i cavalli con cui trasporta le merci. Smetterebbe immediatamente di fare il carrettiere. Schiavi e bestie da soma sono asset produttivi per il padrone.
Invece lo Stato italiano, gestito dai delinquenti che si sono succeduti da molti anni a questa parte, non si pone minimamente il problema di ammazzare l’economia. La domanda interna è al collasso, sempre meno gente lavora perché le aziende che lavoravano per il mercato domestico sono fallite o sono in modalità sopravvivenza, i cittadini si affannano ad economizzare cercando di non intaccare patrimoni e risparmi, tutto è fermo e, nonostante ciò, da qualche giorno si sono inaspriti controlli, tracciamenti, monitoraggi che, annunciati o reali, terrorizzano ancor di più cittadini e imprese.
Il padrone sta uccidendo i suoi schiavi, il carrettiere sta ammazzando l’animale che tira il carretto. Un comportamento così spietato e illogico lo si può riscontrare nella furia omicida hitleriana o staliniana, dove si ammazzavano milioni di persone facendole lavorare fino alla morte per sfinimento. Ma li c’erano motivazioni razziali e furia ideologica a livelli patologici.
Qui non siamo a quel livello bensì alla personificazione in forma umana della programmazione genetica di una zecca, una pulce, una piattola, un acaro. Al potere ci sono enormi acari dalle sembianze umane che parlano, sono bipedi, sono assolutamente umani nell’aspetto ma hanno il cervello e le pulsioni di un insetto parassita. Infatti solo assassini fuori di senno o parassiti reali (non figurati) arrivano ad uccidere la fonte del loro sostentamento.
I politici, e quelli italiani nello specifico, sono una nuova razza di mammiferi con gli istinti di insetto. Non vedo altra spiegazione. Solo una zecca può essere così “umanamente irragionevole” come coloro che vivono di Stato o ne sono ai vertici. Un essere umano non può essere così stupido.
Anche alcuni schiavisti facevano morire chi lavorava, in Sudan succede ancora. La stupidità è presente in diversi cervelli “umani”. Lo schiavista è stupido di per sé perché non capisce che in una comunità libera ci sarebbero vantaggi anche per lui. Quando vede pericoli di rivolta si inventa lo stato o a esso si affida se questo c’è già. Da schiavista privato potrebbe ancora avere interesse a non lasciar morire maestranze e bestiame (che per lui si equivalgono). Quando diventa schiavista di stato perde completamente quel minimo di razionalità che in teoria poteva prima possedere. I politici non hanno solo l’istinto dell’insetto ma anche l’apparato neurologico. Basta guardare l’ultimo decreto sul credito cooperativo.
Ben scritto.
Sono degli egoisti privi di scrupoli.
Innanzitutto pensano a sé stessi, a costo di danneggiare tutti gli altri.
Senza riguardi e senza alcuna lungimiranza.
D’altronde da un branco di keynesiani non puoi aspettarti altro.
Il loro motto è ” nel lungo periodo siamo tutti morti”.
E si adeguano.
Fottendo e rubando a più non posso nel presente.