Gli umanisti italiani proposero la dottrina del dominio politico assoluto, prima da parte di oligarchi repubblicani e successivamente dal despota glorificato, il monarca o principe. Ma un punto cruciale rimaneva per liberare il governante da tutte le catene morali e per consentire di glorificare il governo incontrollato e senza vincoli per reale capriccio.
Infatti, mentre gli umanisti non volevano nessun controllo istituzionale sulle regole dello Stato, un ostacolo fondamentale ancora rimaneva: la virtù cristiana. I sovrani, tutti gli umanisti ammonirono, devono essere cristiani, devono aderire sempre alla giustizia, e devono essere onesti e onorevoli.
Ciò che fu quindi necessario per completare lo sviluppo della teoria assolutista fu che un teorico spezzasse le catene senza paura etiche che ancora legavano il governante alle affermazioni di principio morale….