SCORRETTAMENTE PARLANDO…
Il classico metodo vessatorio cripto-mafioso dello Stato, espresso con toni minacciosi ed intimidatori che al confronto quelli della Gestapo erano mammolette. Ma niente di nuovo.
Che Stato e Mafia siano un tutt’uno ormai lo sanno anche i bambini dell’asilo. Ficchiamoci in testa che questa gente ha il potere che ha che usa per abusare di noi, perché noi glielo abbiamo dato. Non lo hanno preso da soli, il potere di qualcuno è sempre indotto dal volere di qualcun altro. Se non acquisiamo questa consapevolezza non avremo altra possibilità che sfogare la nostra amarezza qui, o nelle pagine di un social.
E spesso ci costa altra amarezza, perché le nostre parole sono distorte, manipolate, dissimulate. E allora l’amarezza prende il sopravvento insieme alla demoralizzazione. E invece no. Spalle dritte, testa alta e andare avanti. Senza se e senza ma.
Le guerre si vincono con la determinazione e quelle intellettuali con la coerenza e la difesa dei principi in cui crediamo. Contano le regole morali più che quelle del diritto. Se ci sono le prime, osservare le seconde è consequenziale. Saranno i nostri figli e i nostri nipoti a veder realizzati i nostri sogni, le nostre utopie “folli”. C’è sempre chi semina e chi raccoglie.
A noi in questa vita è toccata la semina. Nulla è per sempre e nulla è statico. C’è sempre un’evoluzione e una trasformazione. Prima dei pensieri e delle idee che poi si traducono in azioni. Noi siamo nella prima fase. Chi ha il privilegio, ma soprattutto l’intelligenza, di accorgersene avrà quelle risposte bellissime a domande che non conosceva nemmeno. Chi non se ne accorge continuerà a convivere nella propria beata oscura mediocrità intellettuale, elogiando l’ignoranza.
E’ giusto non fasciarsi la testa. Ma i sudditi continuano non solo a versare i soldi al tiranno ma anche a dire che sia giusto versarli. E questo grazie agli intellettuali ignoranti che glielo ripetono ad ogni ora del giorno. Con scarse possibilità di replica. Perché chi poteva creare uno strumento adatto alla replica, ha tradito. Per salvare le sue emittenti. Ogni riferimento alla città di Arcore va considerato puramente casuale.
Ieri sera una mia amica, non ricordo perché, ha profferito la fatidica frase : “Lo stato siamo noi”.
Le ho fatto presente che noi siamo individui cui viene imposto di fungere da bancomat fiscale statale.
Ha risposto che ho ragione.
Per questo le regalerò un libro di Usemlab che per me è fondamentale Oltre la democrazia.
Con la speranza che inizi ad attuare un’autodifesa fiscale libertaria.
A quello che dici tu, la libertà non serve, a parte la sua.
Gestapo, oppure Stasi, cambia poco.
https://www.youtube.com/watch?v=GEcRsuwCe2Y
Le guerre si vincono con i soldi. L’avversario ce l’ha, noi no. Le semine avvengono sui terreni. L’avversario è un latifondista che si è impadronito con la sua abituale forza bruta dei nostri possedimenti. Anzi, è diventato latifondista (prima non era altro che un grassatore di carovanieri) non acquistando i terreni altrui a prezzo regolarmente pattuito, ma solamente impadronendosene grazie alla prepotenza. Le nostre non sono follie né utopie, sono l’unico serio approccio alla realtà del mercato. Ma dubito che riusciremo a vedere la fine dell’oscura mediocrità che elogia l’ignoranza. Anche perché gli ignoranti, oggi, si sono trasformati in intellettuali che pretendono di essere i soli possessori della patente della produzione culturale. E ciò in base all’appartenenza a un ben preciso schieramento. Chi aveva la possibilità economica per smascherarli, ha ignominiosamente tradito. E politicamente fallito.
Ha i soldi finché i sudditi glieli versano.
Ecco perché io non mi fascerei ancora la testa.