Sa Natzione incontra Leonardo Facco, editore, fondatore del Movimento Libertario, firma del Miglio Verde nonché autore di numerose pubblicazioni in tema di indipendenza e libertà, fra cui l’ultimo libro sull’Elogio del contante.
A cura di Adriano Bomboi.
Se c’è un problema da cui i libertari ci hanno sempre messo in guardia è che lo Stato avrà sempre e comunque la tendenza ad estendere il proprio dominio sugli uomini e sull’economia. Non a caso tutti gli ultimi governi italiani hanno cercato di incrementare i controlli sulle transazioni economiche, nel tentativo di limitare la libera circolazione del contante. A cosa si deve questo fenomeno e quali rischi abbiamo di fronte?
Si deve a due fatti. Il primo è filosofico-politico, vale a dire la ricerca del potere assoluto da parte del Leviatano (lo Stato), che – come ben dice – non ha certo voglia di ridimensionarsi e farsi ridimensionare. Il secondo motivo è squisitamente economico, addirittura di cassa direi. Molti Stati sono ufficiosamente falliti, non hanno più soldi per mantenere il carrozzone di clienti e di spese che si sono inventati. A questo si aggiunga che i loro principali partner, le banche, sono altrettanto messe male, sull’orlo del fallimento anch’esse o, addirittura, già fallite e salvate dalla BCE, usando denari dei contribuenti, in complicità con gli Stati. Se tutti andassero a ritirare i soldi che hanno sul conto corrente, gli istituti bancari fallirebbero di schianto, dato che non ne hanno per ripagare i correntisti. Ecco, allora, che limitare il contante significa limitare i loro rischi, oltre a tenere sotto controllo i legittimi proprietari del denaro.
Un tempo si usava tenere i soldi “sotto al materasso”, oggi in banca. Ma quanto possiamo fidarci dei moderni depositi bancari?
Non possiamo fidarci! Da quando la moneta non è più moneta sonante… CONTINUA A LEGGERE QUI