Il Portogallo ha introdotto una norma tale per cui i cittadini stranieri in possesso di rendita (leggi pensioni) che trasferiscono la loro residenza colà, per i primi 10 anni non pagano un euro di tasse.
In itaglia la legge stabilisce che un cittadino che risiede per più di centottanta gg/anno in un paese straniero non è più soggetto al prelievo fiscale italiano ma a quello del paese di residenza. L’unico obbligo è l’iscrizione all’AIRE (Anagrafe italiana residenti all’estero) per chi conserva la cittadinanza con connesso diritto di voto.
Poichè la vita in Portogallo costa notevolmente meno che da noi, un pensionato con una pensione anche bassa che si trasferisce è come se quasi la raddoppiasse. Infatti il flusso dei pensionati italiani in Portogallo sta assumendo dimensioni rilevantissime.
Mi aspetto che lo stato italiano abolisca la legge di non tassabilità delle pensioni e bonificherà sul conto corrente il netto, trattenendo le tasse alla fonte. Non può farlo per i redditi generati all’estero ma può farlo certamente per le mesate erogate dall’INPS.
Non esiste che lo stato perda elettori in numero crescente, essendo i pensionati una delle categorie che più si oppongono alla riduzione della spesa pubblica. Non a caso sono già la fetta più consistente dei tesserati al sindacato. Se la cosa diventa risaputa, l’emorragia diventa di difficile contenimento.
Il welfare state vuole la gente povera e dipendente dal governo perché il welfare state è puramente e semplicemente socialismo con un altro nome.
Altro errore: porToghese, non “porioghese”.
Errata corrige: la celebre cantante porioghese Amalia, si chiamava Rodrigues; con la “esse” finale, non con la “zeta”.
In generale sono brava gente. Un po’ troppo legati, forse, ai concetti di “saudade” (nostalgia) e “fado” (fato, destino). Ma per loro il “fado” è più una questione folklorica, utilizzata però anche nella letteratura colta, che qui abbiamo imparato ad apprezzare grazie ai frequenti concerti italiani dell’indimenticabile Amalia Rodriguez. Quanto a fatalismo, noi italiani siamo di gran lunga peggiori.
Non ho quasi mai viaggiato nella mia vita.
Primo perché non sono stato educato a farlo.
Poi la mia relativa pigrizia.
Però tra i paesi che mi piacerebbe sperimentare c’è anche il Portogallo.
In particolare il nord.
Questa notizia è molto interessante.
Acquistare una casetta di 110mq, e abitarci per almeno 200 giorni l’anno non sarebbe una cattiva idea.
Mi dicono che i portoghesi siano brava gente.