Durante i primi sei anni di amministrazione di George W. Bush la spesa interna del governo è aumentata del +27% in termini reali. La spesa discrezionale (non definita) domestica è cresciuta a un tasso reale annuo del +4,5% nel corso dei primi sei anni, rispetto al +2,1% annuo sotto Bill Clinton.
Infatti, il presidente Bush è stato il più grande spendaccione dai tempi di Lyndon Johnson e dalle sue politiche di Great Society degli anni ’60 del XX° secolo. Inoltre, l’invadenza del governo nella vita sociale ed economica del Paese è aumentata anch’essa drammaticamente.
Bush e un Congresso Repubblicano hanno emanato la prescrizione dei benefit del Medicare per i farmaci, il più grande nuovo programma di diritti da quando il presidente Johnson firmò il disegno di legge sul Medicare quattro decenni fa.
Bush ha anche ampliato i tentacoli del controllo federale sull’educazione spingendo all’approvazione del No Child Left Behind, che promette sempre più regolamentazione e norme nazionali imposte da Washington. La spesa federale per l’istruzione è aumentata di oltre il +50%; il bilancio del Dipartimento dell’Educazione è salito da 33,6 miliardi di dollari nel 2001 a 51,1 miliardi di dollari odierni….
http://www.washingtonpost.com/news/powerpost/wp/2015/06/25/the-daily-202-marco-rubio-is-playing-to-win-the-sheldon-adelson-primary/
“Il miglior modo di controllare l’opposizione e quella di comandarla noi stessi” – Vladimir Lenin. Nulla di nuovo sotto il sole.
http://antifeminist.altervista.org/varie/neoconservatorismo_1.htm