DI REDAZIONE
I soldi non gli bastano mai ai parassiti delle società pubbliche addetti a fornire qualche servizio.
“Per l’autonomia finanziaria stiamo lavorando con il Governo ad un piano pluriennale di risorse non legato alle esigenze del momento”, “una tariffa stradale” sulla quale calcolare le risorse che permetterebbe a Anas di andare sul mercato dei capitali e allo Stato di risparmiare”.
Lo ha detto il presidente e A.d. Anas, Gianni Armani,chiarendo che “non si tratterebbe di un pedaggio”. E dal 2015 al 2019 l’Anas ha previsto un piano di investimenti complessivo da 20,2 miliardi di euro.
Queste le parole chi non è in grado nemmeno di aggiustare le buche, considerato che le strade italiane fanno letteralmente pietà.
Dunque, il 65% e passa di tasse varie che si pagano sulle benzine a cosa servono? Ah sì… a mantenere i parassiti!
Non si capisce perché per andare “sul mercato dei capitali” consentendo allo stato di risparmiare, l’ANAS abbia bisogno di tariffe stradali. Trasferisca metà delle proprie azioni ai propiretari dei terreni che confinano con le strade e l’altra metà ai possessori di automezzi o di patenti di guida, anche se scadute. Vedrà Armani che saranno i nuovi proprietari a garantire efficienza, risparmio e guadagno. Se decideranno di applicare tariffe avranno la compensazione di un ritorno. Con l’ANAS è garantito solo il non ritorno a casa per incidenti causati da strade dissestate, con segnaletica verticale carente e orizzontale praticamente assente.
la storia, come nel gioco dell’oca, ci rimanderà al punto di partenza molto presto..
tenete sotto controllo la taglia dei due corpi in simboiosi,
quando il corpo dell’ospite
è diventato una frazione di quello del parassita, non c’è magia che consenta
il perdurare della convivenza..l’ospite non ha più niente da dare, il parassita non ha più niente da mangiare.
Chi siete! Dove andate! Un fiorino!