“Ci sono molte partecipate che andrebbero semplicemente chiuse, perché sono fonti di spreco. Altre società, invece, funzionano bene ed è per esse immaginabile un percorso di valorizzazione”. (P. C. Padoan)
Leggendo le parole del ministro Padoan si potrebbe quasi essere d’accordo con lui: chiudere le partecipate inutili e valorizzare (ossia vendere) quelle che funzionano bene.
Peccato che le stesse cose le stia dicendo da più di un anno, da solo o in coppia con Renzi, senza peraltro aver venduto né chiuso alcuna di quelle società.
Se Padoan e colleghi dimostrassero la stessa inconcludenza quando si tratta di introdurre una nuova tassa o inasprire una tassa esistente, i cosiddetti contribuenti potrebbero trarne (un seppur lieve) giovamento.
Invece quando si tratta di tasse capita persino di sentire quelle stesse persone parlare di riduzioni senza avere alcun senso del pudore, pur essendo smentiti dai dati forniti dalle stesse fonti governative.
La domanda è: c’è limite al peggio?
Un governo di delinquenti.
Esiste un governo senza delinquenti?
Risposta: No, la storia dimostra che il peggio non ha mai limite. In ogni caso non è da credere che vi siano partecipate che funzionino bene. Peraltro, il ministro si guarda bene da indicare quali siano. E’ impossibile che funzioni bene qualcosa dove la mano pubblica partecipi.