In Anti & Politica, Economia

INCIDENTE_AUTORICEVIAMO E PUBBLICHIAMO

Gentile direttore,

grande allarme al Telegiornale: il Parlamento si accinge a votare il dimezzamento dei risarcimenti delle Asssicurazioni per incidenti stradali; interviste a costernati parenti delle vittime, commenti, appelli. Ma cosa si va cercando? Perchè tanto menare il can per l’aia? Al Parlamento votano solo i Parlamentari e nessun altro: non i fabbri, non i fornai, non gli ingegneri o i bottegai, bensì essi e solo essi Parlamentari sono i responsabili; essi dunque vengano intervistati e interrogati dai solerti giornalisti.

Le Compagnie Assicurative comprano il Parlamento, comprano prima i Partiti presso i quali lasciano già in anticipo generose elargizioni che naturalmente raddoppieranno dieci volte a votazione avvenuta; i sig. Parlamentari si adeguano senza fiatare -se vogliono rimanere del giro- e dunque votano come se la cosa non li riguardasse.

Se esistessero commentatori liberi già verremmo messi di fronte all’abominio che di tali cose -tariffe, prezzi, rimborsi- si occupi il Parlamento; che c’entra infatti? Forse che dal fornaio o quando compriamo una camicia, interviene un funzionario statale a dire qual è il giusto prezzo?

Il Parlamento interviene sui rimborsi delle Assicurazione perché queste ultime, insieme ad altri poteri forti, sono diventate lo Stato, sono lentamente e illegittimamente diventate tutt’uno coi Partiti, che quindi usano il Parlamento come longa manus operativa dell’unico grumo di potere.

Come andiamo ripetendo da alcuni anni, non c’è altro che aspettarli sotto casa, i Parlamentari, senza se e senza ma.

Luigi arch. Fressoia, Perugia

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