Per produrre ricchezza bisogna lavorare, non ci sono alternative. Quando tutti lavorano, creano ricchezza per se e per gli altri. Se sei imprenditore crei ricchezza per te e per tanti altri (i dipendenti e gli operai che lavorano per te…), ma solo se ciò che produci è richiesto dal mercato e dallo stesso viene valutato come utile. Se ciò avviene, comincia lo scambio volontario di beni tra individui, che scelgono il tuo prodotto, perché lo ritengono utile acquistandolo e magari consigliandolo anche ad altri: tutto ciò viene chiamato ciclo di mercato o di interscambio. Altrimenti, se ciò non avviene, la tua attività imprenditoriale fallisce e devi inventarti qualcos’altro.
Anche se sei dipendente, operaio, o semplice netturbino porti ricchezza alla collettività di individui. Ogni attività svolta liberamente sul mercato se richiesta e ritenuta di valore, viene subito riconosciuta dagli individui (senza netturbini ci sarebbero strade sporche ecc…). Per questo nel Capitalismo di libero mercato nessuno è considerato inferiore o inutile se non lo è, si è tutti moralmente uguali e validi per le proprie capacità. Per svolgere tutto ciò basta l’iniziativa privata, l’unirsi tra individui. Se serve una strada, ci si accorda tra individui per costruirla perché è di interesse collettivo (per esempio di un’intero quartiere…). Se serve un ospedale, si ragiona allo stesso modo, idem per scuole o altro. Non servono intermediazioni in tutto ciò, perché spontaneo e libero. Non serve regolamentazione e forse nemmeno tassazione (se non minima…), per adempiere alle funzioni essenziali. La Legge, soppianta la legge fiat e si ritorna alla Responsabilità Individuale.
Altri invece ritengono che per produrre ricchezza, devi estorcela con la forza (tassando chi lavora e produce), oppure crearla dal nulla (o stamparla emettendo moneta senza alcun valore reale e distorcendo il mercato, per di più imponendola legalmente come merce di scambio [Moneta Fiat]). Se sei un imprenditore vieni visto come un nemico, perché crei concorrenza ai servizi forniti in monopolio, che sono per forza scarsi e molto costosi e soprattutto non richiesti: scarsi perché in regime di monopolio non c’è alcuno stimolo a migliorare il servizio, molto costosi perché le camionate di denaro estorto con le tasse viene veicolato per mantenere gli amici e i parenti dei politici parcheggiato sulle poltrone di comando e non richiesti perché semplicemente il mercato esaudirebbe tutto ciò meglio e in regime di concorrenza, e ciò stimolerebbe a migliorare servizi ed abbassare tariffe. Per mantenere il monopolio ci si deve armare di parassiti, cioè un esercito di persone pagate coi soldi estorti a chi lavora e produce, per lavorare (la maggior parte delle volte non lavorare), e fornire servizi scadenti, spacciandoli come ottimi e pure gratuiti (cosa falsa visto che si paga cmq, vedere scuola e sanità). Gli unici “imprenditori” ammessi, sono quelli che stanno al gioco politico di monopolio, cioè quelli che se falliscono vengono salvati con soldi pubblici perché legati al mondo marcio e corrotto.
Salvando imprenditori falliti, si distorce il mercato, favorendo falliti a discapito dei meritevoli. Per mantenere tutto ciò in piedi che è sempre più costoso, ci vogliono una valanga di tasse e burocrazia, nulla è spontaneo e libero, ma invece tutto è regolamentato e tassato. Non esiste Responsabilità Individuale, per ogni necessità si crea una legge politica o legge fiat apposita che favorisca qualcuno.
Scegliete a quale dei due sistemi appartenere…
Articolo sensato, ma fuorviante nel senso che se non si parla della PROPRIETA’ della moneta, non dice nulla, se non l’ovvietà.
Non si vuole andare contro a nessuno, tanto meno a chi produce e lavora, ci mancherebbe anche questo, tutti hanno un compito, quello che invece manca è la capacità di estrapolare nel pensiero il fatto che la moneta è un mezzo, non il fine.
Bravo Gabriele!! Truth is treason in the empire of lies
La realtà che la gente non percepisce più come normale, dopo decenni di lavaggio del cervello catto-comunista.
Molto chiaro!
Grande Barello. Leggendoti mi e’ venuta in mente una frase di Gesu’ riportata nel vangelo : “sia il vostro parlare SI SI, NO NO. Tutto il resto viene dal maligno”. Grande Barello.