Il giorno dopo la carneficina di Parigi, nella quale l’intera redazione del giornale satirico “Charlie Hebdo” è stata sterminata da dei fanatici religiosi, ci ritroviamo schiacciati tra l’incudine dei falsi perbenisti – perlopiù catto-comunisti – che popolano i media (difensori a posteriori della libertà di stampa, visto che quando un giornale danese pubblicò le vignette contro Maometto definirono quelle pubblicazioni troppo provocatorie) e il martello di certa cialtroneria politica che, a prescindere, strumentalizza il massacro di “matrice islamica” per colpire alla pancia i futuri elettori.
Mi fa schifo vedere un tizio come Vauro, fiancheggiatore da sempre dei peggio regimi collettivisti, piangere lacrime di coccodrillo per i colleghi comunisti del settimanale francese. Quando, invece, Roberto Calderoli (personaggio patetico sia chiaro) mostrò uno squarcio di maglietta con una illustrazione satirica danese, proprio lui fu tra i capofila del linciaggio dell’esponente leghista (additato persino come responsabile delle sommosse contro un’ambasciata italiana in Nordafrica). Per quanto squallido possa apparire l’ex ministro (e ve lo dico a ragion veduta, conoscendolo molto bene), non faceva altro che difendere, a modo suo, la libertà di critica e di stampa.
Mi fa altrettanto schifo, però… CONTINUA A LEGGERE QUI
Nessun fallimento da parte della sicurezza nazionale. Anzi, la coreografia si è rivelata magistrale.
capisco l’allusione che l’intera cosa sia stata organizzata dai servizi segreti al servizio dei politici imperialisti ma non la condivido.
Nel senso che di sicuro ci sono tanti che hanno enormi interessi alla guerra permanente, al controllo militare in medioriente, in asia, negli oceani….. E’ da pearl harbor che vanno avanti ed in effetti posso arrivare a pensare anche ad una sorta di favoreggiamento latente che applaude a tali sciagurati episodi, ma non trovo convincente la tesi che sia addirittura stato tutto pianificato davvero in quei termini.
Diciamo che, dal loro punto di vista, li vedo come colpi di ‘fortuna’ che giocano a loro favore.
che sarebbe accaduto se lo stesso episodio si fosse avuto negli USA? Quanti CONDANNE contro le armi ‘libere'(come se le regalassero agli angoli delle strade), PAROLONI a non finire contro le pistole facili, se con un’arma automatica si ammazza anche una sola persona s’intitola subito alla ‘STRAGE!!’ e s’INVEISCE contro gli americani pistoleros…
Che falsità devo sopportare dagli statalisti pseudobenpensanti italiani ed europei! che doppiopesismo!
la (vera) strage fatta un paio d’anni fa in europa ha fatto più morti che tutti gli episodi americani messi assieme.
Sarebbe accaduta se ci fosse stato il diritto di porto d’armi (automatiche comprese!!) per legittima difesa??
Stesso discorso per l’attacco al Charlie Hebdo: sarebbero stati così numerosi i morti se le persone fossero state armate di quel che volevano?
la prima deduzione lampante è la (ovvia) conferma che dove le persone possono provvedere da sole (o direttamente, o scegliendo e pagando loro chi deve difenderle) la sicurezza è maggiore ed il numero di vittime incomparabilmente inferiore; dove, come in italia ed in generale l’europa (tranne la svizzera), la sovranità per la sicurezza è negata all’individuo e viene imposto il monopolio pubblico, i morti si contano a vagonate.
Naturalmente, come in ogni ambito, lo Stato Onnipotente non ammetterà mai le proprie responsabilità, negherà sempre il proprio fallimento e chiederà ancora ed ancora ulteriori leggi e sempre più potere.
Non è che la parte parassita (chiamatela statale o pubblica, è indifferente) negli USA sia migliore: quando il monopolio statale nella gestione della sicurezza nazionale ha fallito clamorosamente in occasione dell’attacco alle torri gemelle cos’è accaduto? Lo Stato fallimentare ha preteso ancora più potere e soldi in misura mai vista in precedenza.