In Anti & Politica

asddi GLENN GREENWALD*

Difendere la libertà di parola e i diritti della libera stampa in genere significa difendere il diritto di diffondere le idee stesse che la società trova più repellenti, ed è stata una delle mie principali passioni (qui e qui) negli ultimi 20 anni: in precedenza come avvocato e ora come giornalista (qui, qui, qui, qui, qui, qui, qui, qui).

Quindi ritengo positivo quando un gran numero di persone ad alta voce invoca questo principio, come è accaduto nelle ultime ore quale risposta al terribile attacco al Charlie Hebdo a Parigi. Di solito la difesa del diritto alla libertà di parola è molto più un compito solitario.

Ad esempio, il giorno prima degli omicidi di Parigi, ho scritto un articolo su più casi in cui i musulmani sono stati perseguiti e addirittura imprigionati dai governi occidentali per il loro discorsi politici online, un assalto che ha provocato relativamente poche proteste, anche da quei campioni che sono stati così loquaci sulla libertà di parola questa settimana….

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