Il primo ministro giapponese Shinzo Abe ha trasformato il suo Paese in una capsula di Petri delle idee keynesiane, la traiettoria dell’economia giapponese ha molto da insegnarci circa la saggezza di tali politiche. E anche se le sirene d’allarme si fanno sentire a più alto volume, pochi economisti sentono la sveglia.
I dati delle scorse settimane mostrano che l’economia giapponese è ritornata in recessione contraendosi per il secondo trimestre consecutivo (e per tre degli ultimi quattro trimestri). La conclusione raggiunta dagli apologeti keynesiani è che i benefici dell’inflazione, dovuti allo stimolo monetario, si sono arrestati temporaneamente a causa degli effetti negativi sull’inflazione causati dalle tasse. Questa contorta logica dovrebbe essere una chiara indicazione che le politiche erano viziate fin dall’inizio….