PORDENONE – “Fine delle trasmissioni”. E’ un eloquente messaggio quello che Giada Canova del Curiosity shop in vicolo delle Mura a Pordenone, a due passi dal municipio, ha pubblicato sulla sua pagina Facebook. Fine delle trasmissioni e chiusura del negozio, il 31 dicembre, dopo due anni. Un negozio particolare, dove è bello curiosare tra le novità che arrivano dall’estero, il tutto in formato vintage.
Un negozio fortemente voluto da Giada, spirito libero e amante delle scelte forti, tanto che per aprire questo negozio un paio d’anni fa ha lasciato un lavoro fisso e si è “buttata” in questa avventura, per lei una questione di cuore più che di soldi. Ma anche tutto l’entusiasmo con cui Giada accoglie la vita è nulla di fronte alla burocrazia e alle spese da sostenere per sopravvivere e far sopravvivere un’attività.
«Ho preso questa decisione perché questo Stato non fa altro che tassare le buone idee, le buone intenzioni, la creatività e l’amore che una persona ha per la propria terra – si sfoga Giada sul social -. Tassa la voglia di fare, la voglia di aprirsi al differente e la voglia di cambiare. Tassa i nostri sogni, tassa tutto ciò che può senza però guardare in faccia le persone che hanno cercato e cercano davvero, nel loro piccolo, di modificare il sistema, perché, probabilmente, se ci guardasse negli occhi vedrebbe il fuoco, vedrebbe la lotta e avrebbe paura. Ho deciso di chiudere il Curiosity Shop perché voglio qualcosa di meglio per me, perché non voglio più sopravvivere regalando soldi e tempo a questo sistema che non mi rappresenta e che ci vuole solo ignoranti e individualisti, perciò preferisco sopravvivere vedendo posti nuovi, nuove culture, conoscendo nuove persone e cercando di costruire insieme un reale cambiamento e magari fermandomi se mi sentirò a Casa».
Una scelta irrevocabile, quella di Giada, che ha già pensato a cosa farà dopo. «Ho tanti amici in Spagna, andrò a vivere in un primo periodo da loro, a Valencia. Non so cosa farò, ma una cosa è certa: ho comprato un biglietto di sola andata». E’ una questione di sopravvivenza. E specifica: «O sopravvivo qui, in questa situazione e sempre con l’acqua alla gola, senza avere altro che questo, o sopravvivo all’estero, conoscendo posti nuovi e altra gente e sperimentando cosa c’è al di fuori di qui».
E’ la dichiarazione di una sconfitta, questa. La sconfitta di chi lascia partire i giovani imprenditori, i giovani commercianti, che aprono un’attività con la gioia nel cuore e che viene spenta dalla troppa burocrazia. «E’ il sistema che non va, perché qui uno non riesce a fare quello che gli piace – ha proseguito Giada -. Dal Comune allo Stato, parte tutto dal piccolo e poi si ingrandisce, Un esempio? Il cartello che ho affisso in corso per indicare la mia attività. D’altro canto, sono in un vicolo: se non la pubblicizzo, chi viene? Dal Comune mi è stato opposto un netto rifiuto: deturpo l’ambiente. Io l’ho lasciato e ora pago ogni anno la multa di 85 euro. E ancora, tempo fa avevo il desiderio di far suonare un paio di amici nel vicolo: ho desistito. Le procedure burocratiche erano infinite».
A 31 anni, Giada lascia la sua casa di Casarsa, la terra dov’è nata e dove avrebbe voluto costruire qualcosa e se ne va, pensando di non tornare. «Ho visto cosa succede all’estero, non è come qui. Comunque abbiamo ancora due mesi da passare insieme se vorrete – ha concluso, lanciando un appello alla clientela – perciò rimando a un altro momento i ringraziamenti, i saluti e le lacrime e per l’ ultima volta il Curiosity Shop offre tutte le sue novità appena arrivate dall’Inghilterra. Perciò passate a trovarmi».
Tratto da http://messaggeroveneto.gelocal.it
Fuggire all’estero non è un modo per cambiare il sistema.
È il “moralmente difendibile”di Ricossa che manca in questo paese dato che sono un’individualista che crede nella cooperazione sociale e non sopporta l’interferenza dello stato nei miei affari.
Fuggendo all’estero perdi quella rete di amici fidati, parenti e vecchi conoscenti che neanche lo Stato può facilmente penetrate, il tuo porto sicuro nella tempesta. Al Sistema piace l’individuo atomizzato, preda facile. Non a caso la figura di Lo straniero senza nome è mitizzata nei film e nella cultura popolare.
A rifletterci ho peccato di ottimismo. Ha ragione la Hilda.
http://www.liberopensiero.eu/2014/10/19/podemos-elezioni-pablo-iglesias/
https://www.movimentolibertario.com/2014/10/inferno-fiscale-globale-lo-hanno-deciso-a-berlino/
Sempre padella è.
dalla padella alla brace….
questa volta son proprio d’accordo con te.
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Auguri e appena puoi cerca di ottenere lo stato di apolide.
Io lo richiesi nell’anno 2005 all’allora presidente della repubblica e rinnovai poi la pratica partendo dalla questura di Udine.
Muri di gomma.
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http://forum.radicali.it/content/buffoni-finicasini-hanno-votato-contro-costituzione-inglese#comment-583643
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http://renzoslabar.blogspot.it/2012/04/28-congresso-pliroma-il-23-24-25-marzo.html
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http://www.socialisti.net/mgs/1-06/000001c9.htm
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Salve Riva,
le ho scritto sulla sua mail privata, che ho trovato in uno dei link che lei ha messo sotto al suo commento. Mi faccia sapere
Cosa dire?
Tasse da Stato comunista e servizi da Stato liberista ovvero a pagamento.
secondo me va in Spagna per il clima.
bastava andare in Svizzera…