MARGHERA – Ha ricevuto mail da tutta Italia, nessuna da Venezia dove vive e lavora. Tutti imprenditori che lo ringraziano per aver tenuto duro contro il Fisco che gli chiedeva 300 mila euro perché, nel 2005, aveva avuto cali di fatturato. Gli studi di settore, invece, prevedono che si debba sempre guadagnare più dell’anno precedente, concorrenza cinese o meno. Erano stati proprio i prodotti cinesi per la saldatura a mettere in difficoltà la Mestriner. Paolo Trovò, che la guida dal 1977, ha combattuto quasi dieci anni, ha passato due sentenze e due appelli e alla fine ha vinto.
«Ho fatto tutto da solo, come mi consigliava mio padre, nessuno dei colleghi di Confindustria Veneta o della Cgia artigiana hanno pensato di darmi una mano». Eppure Trovò è un imprenditore parecchio conosciuto a Venezia e nel Veneto proprio per il suo impegno nelle associazioni di categoria. Attualmente è delegato della sezione imprese metalmeccaniche di Confindustria Venezia.
Alla fine, oltre ad aver vinto contro il Fisco, ha risollevato l’azienda che ricava il 70% dei 3 milioni e mezzo di fatturato dalle esportazioni: è tornato ad assumere e tutti fanno gli straordinari in una Porto Marghera che, invece, langue. «Le aziende che sanno diversificarsi e internazionalizzarsi hanno un futuro anche qui a Marghera».
di Elisio Trevisan – TRatto da http://www.gazzettino.it/
uomini come te non ci sono più…
C’è Giorgo Fidenato, mi permetto di dire.
Un tipo alla Giorgio Fidenato.
Gli chiedo, però, come mai resti a produrre in italia dopo un’esperienza del genere.
La burocrazia, il fisco e le amministrazioni sono vendicativi.
Sono come i preti di una volta che annotavano vita, morte e miracoli delle famiglie nelle loro parrocchie.
Io avevo un’azienda che ho chiuso nel 1983.
Chiuderla fu una delle decisioni azzeccate della mia esistenza.