“Devo confessarvi che ancora una volta mi si è avvicinato un uccellino, che
mi ha detto ‘non raccontarlo a nessuno’ – sicché tenetelo per voi -, che il
Comandante è felice, pieno dell’amore del suo popolo, della lealtà del suo
popolo. E’ felice e orgoglioso” (N. Maduro)
Nicolas Maduro, già stretto collaboratore di Hugo Chavez, è divenuto
presidente del Venezuela dopo la morte del Comandante.
Così come, prima delle elezioni presidenziali, disse che un uccellino,
incarnando lo spirito di Chavez, aveva benedetto la sua candidatura, adesso
quello stesso uccellino è tornato a fargli visita per dirgli che “il
Comandante è felice”.
Se non fosse per la drammatica situazione nella quale sono costretti a
vivere i venezuelani, si potrebbe prenderla in ridere e, per una volta,
constatare che in giro per il mondo è possibile trovare qualcosa di peggio
perfino della miserrima classe politica domestica, che da mesi sta
litigando su improbabili riforme elettorali e del Senato.
Direi che il parallelo possibile è questo: in Venezuela gli uccellini
cinguettano al presidente; in Italia è il presidente che cinguetta al
popolo. Sta a vedere che Maduro è una pagina avanti a Renzi…
QI medio nazionale: Italia 102, Venezuela 84. Ogni demagogo si adegua in modo diverso al suo popolo.
Anche in italia abbiamo volatili.
Sono quelli che volano all’altezza dei nostri culi.
Gli uccelli della politica governativa.