È stata un’esperienza interessante la discussione che si è scatenata su l’Unità, nei suoi ultimi giorni di presenza in edicola, a seguito di un mio intervento che voleva ricordare alla sinistra un illuminato e moderno economista agrario, Manlio Rossi Doria, il quale prima e dopo la Seconda Guerra Mondiale aveva combattuto la posizione dominante e conservatrice di Coldiretti, e spiegato l’importanza dell’innovazione tecnica per affrancare l’agricoltura meridionale da zavorre culturali arcaiche. La mia tesi era che gliogm, in quanto tecnologia avanzata, pulita e applicabile attraverso la ricerca pubblica, rappresentano un’opportunità per rilanciare l’economia agricola italiana. Non un tabù religioso, come è stato fatto credere negli ultimi vent’anni dal pensiero conservatore eantimoderno prevalso a sinistra.
“Sei stato duro, troppo duro”, “un pezzo rude”, “hai ragione, ma con questi toni passi dalla parte del torto”, mi han detto alcuni. Addirittura “cattivo” mi ha definito in un suo commento Oscar Farinetti, che mi appella “Professore” con scontato sarcasmo anti-intellettualistico. Anche alcuni interventi in rete hanno criticato i miei toni. Ora, mettere l’accento sui toni in una discussione sulla crisi terminale del settore agricolo in Italia è, per fare un paragone, come mettersi a criticare il livello dei decibel dell’allarme che segnala l’incendio che divampa in un palazzo o che la nave sta affondando. State scherzando? Le leggete le discussioni sull’economia e tutto il resto, pubblicate da New York Times, Wall Street Journal, Financial Times, Guardian, Huffington Post, El Pais, Le Monde, Frankfurter Allgemeine… e ormai persino sui giornali arabi in lingua inglese? Siamo educande schizzinose oadulti responsabili? Non mi aspetto certo di convincere chi su questi temi pratica consapevolmente o meno l’inganno, con interessi personali in gioco. Cerco solo di risvegliare i cittadini illusi dai moderni fachiri.
Giudico stucchevolmente ipocrita il buonismo come filosofia astratta. Sono i comportamenti (azioni, scelte, etc.) che si possono definire, sulla base di argomenti logici e prove dei benefici o danni derivati per altri o all’ambiente di vita, buoni o cattivi. Non le persone! Se mai, i miei toni esprimono un sentimento diindignazione. Sono arrabbiato perché questo Paese e soprattutto la sinistra sono preda di autoinganni incredibili. E stuoli di politici e intellettuali ripetono, da decenni, cose non vere su diverse questioni empiriche: come recitassero dei mantra. E questo, banalmente, perché non si documentano e non controllano. Questiautoinganni concorrono all’ingiustizia economica e alle derive illiberali.
L’ex-Mister Unieuro (Farinetti), che da qualche tempo cerca di mettere sotto contratto tutti gli agricoltori italiani, vuol far credere che io lo disprezzi. Ma sbaglia. Sinceramente io apprezzo le suecapacità propagandistiche (il marketing) e imprenditoriali. A Farinetti, che ha conquistato l’intelligenza alimentare della sinistra, sto contestando che i suoi interessi economicicoincidano con quelli del Paese. Men che meno con il bene comune. Qualunque cosa sia questo bene comune, e aspettando che qualcuno riesca a spiegarmelo o a dimostrarmi che è qualcosa di più di un neutro Pil in crescita. Punto. Vogliamo discutere di questo? Lo potremmo fare, anche andando a pranzo insieme, come mi propone con una battuta. Naturalmente voglio pagare metà del conto. E rilancio. Perché non mandiamo in streaming – che va tanto di moda – la nostra chiacchierata sull’agricoltura, gliogm, la povertà in Italia e nel mondo, il prezzo del cibo, laglobalizzazione, i prodotti tipici, i mercati asiatici, etc.?
Non poteva mancare un commento al mio pezzo di Marcello Buiatti, a cui la parola ogm fa lo stesso effetto del campanello sul povero cane di Pavlov. Però mi rifiuto di dedicare tempo alle sue stantie argomentazioni (le stesse da venti anni), se prima non dichiara di non essere in conflitto d’interessi per le tesi che insieme a tre o quattro scienziati italiani va mestamente ripetendo. Il conflitto d’interessi riguarda il fatto che egli è membro del consiglio scientifico della Criigen, un comitato scientifico che ha supervisionato le ricerche del dottor Seralini,un tizio che è riuscito a farsi criticare da sei Accademie francesi contemporaneamente, le quali gli hanno scritto che i suoi “risultati non hanno alcun valore scientifico”. Buiatti spieghi quali benefici trae dal far parte di un tale comitato scientifico tanto screditato, e come possa da un simile scranno dare lezioni su argomenti che non ha mai insegnato.
Anche l’onorevole Susanna Cenni è un caso intellettualmente problematico, e non ne azzecca una nel suo intervento. Inutile fornire dati e argomenti a confutazione a questi politici: loro ripetono sempre la solita litania. E poi, se gli fai domande precise mai che rispondano: il ministro Martina forse sta ancora compulsando i 16 punti su cui la senatrice a vita e accademicaElena Cattaneo ha chiesto chiarimenti. La deputata Pd ricicla la storia del furbastro canadese Percy Schmeiser, di cui si capisce che ha giusto sentito parlare. Se no non lo citerebbe a esempio. Ah, questa cultura marmellata fatta di sentito dire, che ha intossicato la sinistra, come ripeteva Giovanni Jervis! OnorevoleCenni, prima di lanciarsi in argomentazioni avventurose faccia almeno un controllo su Wikipedia. Le lascio tutta la sorpresa di scoprire la verità.
Mi si contesta poi, sempre l’onorevole Cenni, di non sapere dell’aumento di consumo ed esportazione del biologico. Ma io ho scritto che quel consumo vale in Italia il 2%, e nessuno ha obiettato. Domanda: quanto vale un aumento dell’8% sul 2%, in rapporto a una diminuzione del 3% sul 98%? Risposta: i pochissimi che si sono potuti permettere consumi più costosi (cibo biologico) perché non hanno sentito la crisi economica hanno potuto mangiare di più, mentre la stragrande maggioranza di chi si è impoverito ha ridotto i suoi consumi di alimenti, già meno costosi. Interessante ascoltare una difesa dei consumi di nicchia e per ricchi dal deputato di un partito che si dice di sinistra. Qualcuno mi spiega, però, perché dobbiamo concentrarci sul 2% dei consumi, e su un settore, il biologico, che interessa il 3% circa dell’intero comparto agricolo? Perché gli interessi di chi fa il 3% di produzione dovrebbero prevalere su quelli di chi fa il 97%? Dove sta la democrazia (economica) in questo? E poi, lo si vuol capire che quello che viene esportato (prosciutti, formaggi, etc.) non sono prodotti biologici, ma derivati da filiere alimentate con mangimi ogm importati e che nessuno qui sta contestando il diritto di un paese di investire anche in biologico (a patto che sia controllato e non rischioso)?
Anche Vizioli, che si occupa di promuovere la vendita di prodotti biologici, è intervenuto: parla di sicurezza, ma non riporta un soloepisodio sanitario o di danno ambientale descritto come conseguenza dell’uso di ogm. Mentre i morti e le intossicazioni da cibo biologico, nello stesso periodo, non si contano. I sequestri in Italia da parte dei Nas di alimenti biologici inquinati o falsamente biologici ammontano a varie centinaia di migliaia di tonnellate e gli scandali sono continui. Se voleva entrare nel merito, Vizioli poteva almeno spiegare perché non fa scrivere sui prodotti da agricoltura biologica come sono fertilizzate le sue piante. Perché non dice che dal 1991 si usano (lecitamente) farine animali, di ossa, di pelli, di epiteli, di sangue, di corna, oltre che residui di macellazione di animali che hanno indiscutibilmente mangiatoogm? E che i letami usati provengono anche da animali allevati con antibiotici e che si sono nutriti di ogm? Nonostante i dogmi superstiziosi (tipo quelli teosofici) abbracciati da chi coltiva secondo riti biologici. Mah… questo bio non è davvero moltologico.
Mi ripeto. Non sono pro o contro gli ogm, né pro o contro ilbiologico. Sono, come tutti, penso, per alimenti buoni, sicuri edequi. Ma penso che spetti alla libera scelta di ognuno decidere cosa sia buono (se un cibo piace) ed equo (quanto si vuole spendere). Mentre sulla sicurezza, le valutazioni andrebbero fatte da agenzie indipendenti, sorvegliate dal Governo. Per il resto, non voglio imporre niente a nessuno. Sono altri che pretendono di imporre preferenze o pregiudizi.
Su un punto siamo d’accordo, Vizioli e io. Cioè che la discussione sugli ogm è una questione di democrazia. Meglio, di capirsi su cosa sia la democrazia. Quella che lui ha in mente, come purtroppo anche molti giovanotti delle nuove generazioni di sinistra su questo concordi con l’ideologia delle destre populiste, si chiama maggioritarismo, o anche democrazia consensuale: le opinioni (attenzione ho scritto “opinioni”) della maggioranzafanno legge. Una maggioranza sempre presunta, come quella che secondo mistificanti sondaggi sarebbe contro gli ogm. Io preferisco una democrazia costituzionale (detta anche liberaldemocrazia), come la nostra, dove vige il primato della legge, la separazione dei poteri, il principio di maggioranza, etc. Per cui le opinioni personali o gli interessi economici degli “amici del giaguaro” non si dovrebbero tradurre in leggi valide per tutti, facendo credere che coincidano con il famoso interesse generale.
Nelle democrazie liberali, dove oggettivamente si vive meglio, lalibertà di una persona si può limitare solo se danneggia quella altrui. E la maggioranza non può esercitare una dittatura nelle sfere private. Questo vale anche per le attività economiche private. Come recita l’articolo 41 della Costituzione, e come ha scritto la senatrice a vita Cattaneo (che non è un nume per nessuno) di queste figure, cioè di guru, hanno bisogno altri, abituati a genuflettersi davanti ai più diversi dispensatori di ideologie. Nel caso degli ogm, non esiste una sola prova che siano più dannosi per la salute e l’ambiente delle coltivazioni tradizionali. Anzi il mais ogm è più sicuro per la salute umana e per l’ambiente di un mais coltivato con metodologie tradizionali o biologiche. Inoltre c’è una montagna di prove che i cibi biologici, meno controllati, causano migliaia di tossinfezioni, in quanto tali o perché sono fasulli. Nessuno ricorda più le oltre 50 morti in Germania tre anni fa, per aver mangiato germogli di soia di origine biologica inquinati da un batterio killer?
*Gilberto Corbellini è docente di Storia della medicina, bioetica ed epistemologia medica.
bellissimo pezzo ma è come parlare ai sordi.
Dopo venti anni chi era in grado di capire ha capito, gli altri semplicemente o non sono intellettualmente in grado od hanno forti interessi personali (o tutti e due).
bye
la ricordiamo cosi…l’Unità. Quelli che per loro Monti era la “liberazione”
Gli anti-ogm hanno finito gli argomenti, avanzano sempre le stesse farneticanti tesi scontate e prevedibili.