I bitcoin sono liberi di circolare in casa Apple. Dopo aver rimosso, nel giugno scorso, il divieto d’ingresso per le app che usano la moneta digitale, la Mela ha ora riammesso sull’App Store l’applicazione Blockchain, che consente transazioni con questa valuta e che durante la sua permanenza nel negozio virtuale, finita nel febbraio scorso, aveva registrato 25mila download settimanali sfiorando i 2 milioni di utenti.
La rimozione, mai motivata a livello ufficiale, è stata probabilmente dovuta all’incertezza dello status legale di Bitcoin e alla sua scarsa tracciabilità, che avrebbe potuto coinvolgere Apple in indagini giudiziarie per violazione delle leggi anti-riciclaggio. In seguito, nel mese di giugno, Cupertino ha rilasciato le linee guida per applicazioni che usano la valuta criptata, consentite a patto che sia assicurato il rispetto delle leggi in materia in tutti i paesi in cui le app sono rese disponibili.
Le linee guida hanno permesso il ritorno sull’App Store di alcune applicazioni che usano i bitcoin, in primis Coin Pocket, e hanno spinto il Ceo di Blockchain, Nicolas Cary, a risottoporre la sua applicazione, ”totalmente riscritta con attenzione alla sicurezza”, al vaglio di Apple.
Per la cronaca, comunque, una delle prime app in assoluto a ritornare su app store è stata l’italo-inglese green-addreess, il cui creatore è Lawrence Nahum