Nel periodo gennaio-aprile 2014 le entrate tributarie erariali, accertate in base al criterio della competenza giuridica, ammontano a 119.008 mld di euro, registrando una crescita tendenziale dell’1,6% (+1.929 milioni di euro), rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Lo comunica il Mef. Brillanti risultati dalla lotta all’evasione con un gettito del +21,1% tendenziale.
In particolare il comparto delle imposte dirette registra un gettito complessivamente pari a 62,193 mld di euro e una diminuzione dell’1,6% (-989 milioni di euro), rispetto ai primi quattro mesi dello scorso anno. L’Irpef, in lieve calo dello 0,3%, (-160 milioni di euro), riflette la riduzione delle ritenute sui redditi dei dipendenti del settore privato (-0,9%) e dei lavoratori autonomi (-2,9%), e gli aumenti delle ritenute sui redditi dei dipendenti del settore pubblico (+0,3%) e dei versamenti in autoliquidazione (+3,4%).
L’Ires mostra un calo del 3,2% (-39 milioni di euro). Tra le altre imposte dirette, si nota una diminuzione del 10,9% (-356 milioni di euro) del gettito dell’imposta sostitutiva su interessi e altri redditi di capitale, dovuta all’incremento di 10 punti percentuali dell’acconto versato nel mese di ottobre. L’imposta sostitutiva sul risparmio gestito e amministrato cala del 33,7% (-418 milioni di euro) anche per effetto dell’introduzione dell’acconto, versato nel mese di dicembre, per la componente del risparmio amministrato.
Cresce invece il gettito derivante dalle ritenute sugli utili distribuiti dalle persone giuridiche del 37,8% (+62 milioni di euro) e dall’imposta sostitutiva sul valore dell’attivo dei fondi pensione del 6,7% (+36 milioni di euro). Le imposte indirette registrano un gettito pari a 56,815 miliardi di euro con un incremento del 5,4% (+2,918 mld di euro), rispetto al primo quadrimestre dello scorso anno. Si conferma positivo l’andamento del gettito Iva che risulta in crescita del 3,4% (+955 milioni di euro).
In particolare continua l’aumento della componente relativa agli scambi interni pari al 5,8% (+1,357 mld di euro), che compensa ampiamente la dinamica negativa che si osserva sulla componente delle importazioni pari a -8,9%, (-402 milioni di euro). L’imposta di bollo cresce dell’8,2% (+356 milioni di euro) per effetto dei versamenti affluiti nel mese di aprile a titolo di acconto su quanto dovuto dai contribuenti per l’anno 2015.
L’andamento positivo risente inoltre dell’aumento dall’1,5 al 2 per mille dell’imposta di bollo sulle comunicazioni relative ai prodotti finanziari previsto dalla legge di Stabilita’ 2014, dell’eliminazione del limite minimo di 34,20 euro e del contestuale incremento del limite massimo dell’imposta, passato da 4.500 euro a 14.000 euro.
Tra le altre imposte indirette si segnala l’incremento del gettito dell’accisa sui prodotti energetici, (oli minerali) pari al 10,3% (+690 milioni di euro), per effetto dell’abolizione della riserva destinata alle regioni a statuto ordinario, che dal mese di dicembre viene contabilizzata tra le imposte erariali. Cresce l’accisa sul gas naturale per combustione (gas metano), che fa registrare una variazione positiva del 30,9% (+369 milioni di euro) e l’accisa sull’energia elettrica e addizionali, che sale del 30,0% (+224 milioni di euro).
Le entrate relative ai giochi presentano, nel complesso, un calo del 2,3% (-91 milioni di euro). Continua a crescere il gettito delle entrate tributarie derivanti dall’attivita’ di accertamento e controllo, che risulta in aumento del 21,1% (+451 milioni di euro).
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Pare che la pressione fiscale elevatissima sia ben sopportata e quasi gradita alla maggioranza della gente.
Diversamente gli incassi fiscali sarebbero diminuiti.