Qualche giorno fa, è riscoppiata la polemica per il “canone speciale” di abbonamento allaRai per tutti coloro che posseggono un computer un ufficio o in negozio. Il provvedimento consentirebbe alla tv di Stato di chiedere il “versamento dell’imposta sugli apparecchi atti a ricevere trasmissioni tv alle aziende iscritte alle Camere di commercio”.
La Rai è un carrozzone alla canna del gas. Tra il 2008 e il 2012, il gruppo televisivo pubblico ha accumulato 408 milioni di euro di perdite, distribuito zero dividendi al Tesoro (l’ultima cedola risale al 2004) e… CONTINUA A LEGGERE QUI.
Recent Posts
Showing 6 comments
Il regio decreto era chiaro.
Io dico da venti anni che prima o poi sarebbe arrivata anche a i PC (e più di recente a smartphone, tutti strumenti atti od adattabili a ricevere) la richiesta di pagare il canone.
Fra non molto metteranno il canone direttamente negli abbonamenti internet (perché se ha internet ha i sicuramente un apparecchio atto a ricevere dati e quindi anche a vedere la rai, mentre un abbonamento telefonico può servire anche normali telefoni/telefonini “no smart”).
Più in là un legge imporrà a chi va in giro con portatili e smartphone a portare con se il bollettino di pagamento del canone pena, in caso di controlli della GdF (che fermeranno tutti quelli che vanno in giro con la classica tracolla porta notebook o hanno l’ardire di sfoggiare tablet e cellulari di ultima generazione) sequestro e multa.
Se non vado errato il teleschermo in 1984 non poteva essere chiuso.
Dove c’è stato c’è perdita. La RAI non sfugge a questa regola.
Anzi, la amplifica in mondovisione!
Fatto 5 anni fa
Io nel 1996! Prrrrrrrr! ahahaha