Le prime banconote governative nel mondo occidentale furono emesse nel 1690, nella colonia britannica del Massachusetts che al tempo intratteneva periodiche incursioni di saccheggio nella prospera regione francese del Quebec. Gli aggressori vittoriosi tornavano poi a Boston per vendere il bottino e con parte dei ricavi pagavano i soldati. Sfortunatamente però un giorno la spedizione fu severamente respinta e i mercenari tornarono a Boston di cattivo umore, comunque reclamando la paga. Poiché truppe scontente sono spesso inclini all’insubordinazione, il governo del Massachusetts si mise alla ricerca di qualche stratagemma per poterle pagare.
Per prima cosa tentò di farsi prestare una cifra compresa tra le 3.000 e le 4.000 sterline dai mercanti di Boston,; la richiesta venne però respinta: evidentemente non godeva di buona fama in quanto ad affidabilità creditizia. Nel dicembre del 1690 il governo prese allora la decisione di stampare 7.000 sterline cartacee, subito usate per pagare i soldati, ma fu perspicace quel tanto da comprendere come la semplice emissione di banconote irredimibili non sarebbe stata sufficiente in quanto nessuno le avrebbe accettate come moneta e il valore sarebbe presto crollato nei confronti della sterlina metallica.
Si assunse quindi un duplice impegno: primo, che entro pochi anni sarebbero state riscattate in oro e argento grazie alle future entrate tributarie; secondo, che quella sarebbe stata nel modo più assoluto la prima e l’ultima emissione di moneta cartacea. Non sorprende che entrambe le promesse andarono tradite: i vincoli a future emissioni scomparvero dopo pochi mesi e le banconote restarono irredimibili per quasi quarant’anni. Già nel febbraio del 1691 il governo del Massachusetts proclamò che la prima emissione era stata insufficiente, procedendo a stamparne altre 40.000 per saldare i propri debiti, rinnovando ovviamente la promessa che sarebbe stata in assoluto l’ultima emissione.
Cominciava così la tipica dinamica delle promesse tradite, emissioni di cartamoneta inflazionistica, aumento dei prezzi, svalutazioni, leggi di parità forzosa dell’oro o puro corso forzoso che avrebbe caratterizzato l’America coloniale e il mondo occidentale.
Da “Il mistero dell’attività bancaria” Murray N. Rothbard
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La prima banconota governativa in assoluto è stata stampata in Cina nel IX° secolo d.C e i cinesi si guardarono bene di stampare banconote che non avessero un corrispettivo in rame, metallo con cui venivano coniate le monete ‘vere’. I cinesi ci hanno preceduto in quasi tutto, spesso evitando i nostri errori prima che li commettessimo noi. Ecco perchè diventeranno i padroni del mondo.