Quando…
Quando abolirono il segreto bancario non dissi parola. Avevo un rosso di un paio di milioni di lire sul conto, la cosa riguardava come sempre i ricchi evasori.
Quando il mio conto diventò trasparente per tutti i funzionari dello Stato, mi dissi che la cosa non mi poteva toccare, era un problema per le partite IVA, tutti ricchi evasori.
Quando mi impedirono di ritirare o depositare contanti dal mio stesso conto mi venne da sorridere: chi li aveva mai visti cinquemila euri? La cosa rendeva la vita difficile ai ricchi evasori.
Quando incominciarono a indagare tutti i flussi di danaro dall’estero mi dissi che era ora che andassero a scovare questi soldi nel Lichtenstein, sui conti dei ricchi evasori.
Quando incominciarono a controllare le spese di tutti, stavo per allarmarmi, ma tirai subito un sospiro di sollievo: chi poteva spendere tremilaseicento euri in un colpo solo? Ovvio, solo i ricchi evasori.
Quando mi recai in banca e non trovai più un euro sul conto, quando provai a usare la mia plastica e non l’accettava più nessuno capii al fine di essere anch’io un ricco evasore.
Ed ebbi pietà del mio silenzio complice, da lavoratore dipendente, naturale alleato del sistema. Ma ormai non c’era più nessuno che avesse i soldi per poter parlare, li avevano dati tutti allo Stato , perchè si occupasse di loro e di tutti gli altri poveri non evasori ,
Nessuno si senta offeso se traggo ispirazione da un pezzo famoso che parla del massimo assalto dello Stato alla vita, per dirvi del mio sdegno per la grande aggressione oggi in corso alla proprietà. Il tutto accade, proprio come allora, senza un lamento, senza un grido levato a vincere d’improvviso una legge. La via della schiavitù è veramente molto più in discesa di quanto avessimo mai creduto. O forse lo sapevamo, ma confidavamo nel buon cuore dei governanti o della sorte …
e più stanno e più ne pensano: vogliono dire a te quale dovrebbe essere la tua dichiarazione dei redditi presunta, e se c’è qualche divergenza devi giustificarla.
Arriveremo agli studi di settore individuali dove devi pagare a prescindere e sei condannato ai lavori forzati?
30 – apr – 2014 Oggi al Consiglio dei ministri: Dichiarazione dei redditi precompilata all’esame del Governo
All’esame del Consiglio dei Ministri di oggi anche la dichiarazione dei redditi precompilata e la lotta all’evasione fiscale.
Non sapevo fosse di Marco, diamo a Bassani quel che è di Bassani allora
hanno detto ‘anche i ricchi debbono piangere’ matacendo sul cosa intendessero per ‘ricco’
Ogni tanto viene fuori, a tozzi e bocconi, e senti dire che bisogna colpire chi ha immobili già da euro 200mila (non milioni), o controllare il contante da 20 euro (non centinaia di migliaia) … allora ti rendi conto che i ‘ricchi’ sei te ed il ‘non ricco’ è il tipico giovinotto senza una lira e spiantato da centro sociale che ancora dorme in cameretta a casa dei genitori (perché costa troppi sacrifici andare in affitto o comprarla, poi devi lavare stirare pulire e pagare bollette), non ha imparato un lavoro (perché gli altri non capiscono quanto valga), non si confronta con la conpetizione (ma lui è sempre il migliore) e che sta aspettando lo stipendio minimo (massimo) dallo stato che lo estorce con la forza e violenza dai ‘ricchi’, cioè chiunque altro.
E’ un gioco conveniente per il giovine, che tra pochi anni sarà suo malgrado chiamato a pagare il conto che gli presenta lo Stato?
E’ conveniente per chi è vessato dallo stato?
E per i disoccupati che si scontrano con le barricate all’ingresso al mondodel lavoro, barricate che difendono e benedicono scendendo in piazza coi sindacati che invece difendono solo vecchi e pensionati?
O per le partite iva schiacciate dagli studi di settore?
il succo è che chi ha il potere ed il monopolio della legge e della violenza, li userà per diventare sempre più potente, è inevitabile.
Ricordiamoci di quegli ebrei che non abbandonarono la germania durante l’ascesa del nazionalsocialismo al potere con tutti i chiari segnali che c’erano.
Impariamo dagli errori altrui per tenere al sicuro in tempo dai nostri pochi averi alle nostre stesse vite.
CAVOLACCIO …PURE BRECHT LO AVEVA COPIATO …. Ma allora è proprio un vizio !!
“Prima di tutto vennero a prendere gli zingari. E fui contento perché rubacchiavano. Poi vennero a prendere gli ebrei. E stetti zitto, perché mi stavano antipatici. Poi vennero a prendere gli omosessuali, e fui sollevato, perché mi erano fastidiosi. Poi vennero a prendere i comunisti, ed io non dissi niente, perché non ero comunista. Un giorno vennero a prendere me, e non c’era rimasto nessuno a protestare.”( B.B.)
BERTOLT PERO’ lo aveva SCOPIAZZATO da MARTIN NIEMOLLER che così aveva poetato : «Quando i nazisti presero i comunisti,/ io non dissi nulla/ perché non ero comunista./ Quando rinchiusero i socialdemocratici/ io non dissi nulla/ perché non ero socialdemocratico./ Quando presero i sindacalisti,/ io non dissi nulla/ perché non ero sindacalista./ Poi presero gli ebrei,/ e io non dissi nulla/ perché non ero ebreo./ Poi vennero a prendere me./ E non era rimasto più nessuno che potesse dire qualcosa».
In ogni caso, il testo della poesia rimane controverso: ci sono molte varianti, che si differenziano sia per le persone citate (comunisti, socialisti, ebrei, cattolici, testimoni di Geova, malati incurabili , grillini , libertari , veneti , etc), sia per l’ordine in cui sono citate. Come afferma Richard John Neuhaus nel numero di novembre 2001 del suo diario online First Things, quando nel 1971 gli fu chiesta la corretta versione da riportare, Niemöller disse CHE PURE LUI NON ERA MOLTO SICURO DI AVERE DETTO LE FAMOSE PAROLE ….( probabilmente le aveva scopiazzate da Al Skender o da qualcun altro prima di lui !! )
più precisamente lo ha scritto Brecht , lo ha rivoltato Bassani e io ho corretto solo cinque o sei parole verso la fine …. diamo a Cesare quello che è di Cesare e a Marco quello che è di Marco ….a proposito ..BUON ONOMASTICO A TUTTI I MARCO !!
l’ha scritto Bassani !!
Ma questo non l’ha scritto Bassani su “libero”?