In Ambientalismo, Scienza e Tecnologia

FECCIANAZIOGMLETTI PER VOI

Un filo nero o rosso se qualcuno preferisce, intrecciato di irrazionalità, fanatismo, emotività, tecnofobia, antimodernismo, anti-industrialismo, populismo, etc., collega il caso Stamina, la propaganda politica che ha portato al recepimento restrittivo della legge sulla sperimentazione animale, le sentenze e le indagini sul presunto ruolo dei vaccini nell’eziologia dell’autismo e l’azione politica e legislativa contro la ricerca e la coltivazione di ogm.

Si tratta di una corda alla quale si sta impiccando il futuro di questo Paese. Perché i problemi che verranno non saranno causati tanto dagli effetti immediati di decisioni irresponsabili, ma da quelli a medio termine prodotti dalla manipolazione dei fatti accertati e accertabili. Manipolazioni a cui troppe volte una stampa culturalmente impreparata sul fronte scientifico presta ascolto. La confusione sistematica e strumentale tra quel che si può credere, desiderare o preferire soggettivamente, e quel che si può provare o che è stato controllato e accertato oggettivamente, avrà un impatto diseducativo e destabilizzante sul piano di un presupposto culturale e civile che è da secoli il fondamento per una sana e funzionale convivenza democratica: la fiducia nelle istituzioni e quindi anche nella politica. Si voleva trasformare l’Italia in una meta di turismo delle staminali, cioè far fiorire cliniche e protocolli per somministrare pseudocure fantasiose che costano decine di migliaia di euro? Bastava dirlo apertamente, anche se sarebbe stato difficile farlo passare. Non è però eticamente e medicalmente tollerabile che, in assenza di prove, si proponga la somministrazione di staminali, anche se fossero prodotte da veri medici e non da un professore di lettere, come cura consolidata per molte malattie. Checché dicano le sentenze di alcuni giudici che prescrivono i “trattamenti Stamina”.

Cosi come il vaccino trivalente non causa l’autismo, checché ne pensi qualche giudice capace di andare contro montagne di fatti e buon senso, per deragliare e sconfinare in attribuzioni che non gli si addicono. E ancora. Amiamo di più gli animali non umani dei bambini, dei malati o degli anziani? Lo si dica pubblicamente – e qualcuno che magari non ha figli o è insensibile alle sofferenze umane lo dice – che sono uguali agli uomini. Ma non ci si inventi che i ricercatori “fanno vivisezione e che la sperimentazione animale non serve”, o che esistono alternative per trovare nuove cure o migliorare quelle esistenti per gravi malattie, tra cui Parkinson, Alzheimer, etc. Perché noi queste cose le studiamo e conosciamo davvero, sappiamo come si progredisce nello studio di gravissime patologie e conosciamo le precauzioni nell’uso di animali. Si pensa che alcuni imprenditori più capaci di catturare le “credenze popolari” godano di maggiori diritti economici di altri e che coloro i quali coltivano credenze ingenue sul cibo ne sappiano di più o siano più affidabili di chi conosce la biochimica dell’alimentazione o la genetica molecolare delle piante? Anche in questo caso lo si dica apertamente. Chiedendo per esempio che invece di pagare ricercatori e docenti universitari che studiano e insegnano genetica, si affidi agli astrologi, agli omeopati o ai teosofi la formazione dei nostri agronomi, dei medici, e di coloro che poi entreranno nel circuito produttivo di innovazione industriale per partecipare alla crescita economica del Paese. Sarebbe più onesto, invece di sostenere che gli ogm sono dannosi per l’ambiente e mettono a rischio la sicurezza alimentare.

Tout court e acriticamente. Anche perché larga parte dei prodotti derivati da piante come la soia e importati in Europa, tra cui i mangimi che nutrono gli animali da cui si ottengono i prodotti Dop, sono ogm. Ovvero, in Italia non si possono produrre mais e soia ogm per fare mangimi economicamente competitivi rispetto a quelli ogm ipocritamente importati da Argentina, Brasile, etc. penalizzando l’agricoltura italiana. Un documento pubblicato l’anno scorso dall’European Academies Science Advisory Council – di cui è parte anche l’Accademia dei Lincei – sulle sfidee le opportunità della piante geneticamente migliorate dice esplicitamente che gli ogm non sono dannosi per l’ambiente e non attentano alla sicurezza alimentare. In esso si dice che utilizzati tenendo conto delle esigenze ecologiche e delle caratteristiche della tecnologia, le biotecnologie genetiche possono ridurre l’impatto ambientale dell’agricoltura, limitando l’erosione dei terreni e riducendo l’uso di pesticidi ed erbicidi, ovvero consentendo di sviluppare miglioramenti genetici mirati secondo diverse esigenze locali. Manipolare i fatti è pericoloso anche perché si rischia di aizzare le deboli menti impreparate. Perché non si permette in Italia di continuare almeno a fare ricerca sugli ogm? E perché non si possono adattare, e rendere anche più efficaci se lo si ritiene necessario, i metodi che già esistono per evitare le temute contaminazioni da ogm, consentendo così agli agricoltori che lo chiedono di coltivare questi nuovi prodotti?

Elena Cattaneo e Gilberto Corbellini

tratto da “la Repubblica”

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Showing 4 comments
  • Roberto Fedeli

    Francesco :-) da diabetico concordo
    Sigismondo sono andato a cercare un po’ di notizie di ciò che hai scritto….fino ad arrivare alla teoria di Hammer (che non avevo mai approfondito) tutto molto interessante thanks
    Ieri cercando l’esito della sentenza mi sono imbattuto in siti e articoli anti ogm …sono veramente autoreferenziali e credo che sfruttano l’ignoranza acuta delle persone su questa materia. Volevo postargli qualcosa tipo quando fate i sondaggi domandate alle persone se ritengono di aver mai mangiato alimenti ogm e se si con quale frequenza….(tanto per capire il grado di conoscenza) naturalmente ho desistito.

  • Sigismondo di Treviri

    Tanto per spezzare l’ennesima lancia a favore degli OGM, in Inghilterra hanno realizzato un pomodoro viola che contiene un quantitativo di antiossidanti enormemente superiore a quello del pomodoro normale. Questo lo rende fortemente anticancerogeno. In Canada, un gruppo di ricercatori ha modificato un virus (cioè ha realizzato un virus GM) che aggredisce le cellule del cancro distruggendole. Un altro virus GM ottenuto dal comunissimo virus del raffreddore ha dimostrato di poter distruggere selettivamente un tipo di tumore cerebrale tra i più aggressivi. I signori ‘ambientalisti’ dei centri sociali, siano coerenti fino in fondo. Il giorno in cui certe malattie compreso il cancro dovessero essere curate con OGM, rifiutino le cure mediche e muoiano eroicamente per difendere i loro principi. Ma temo che quella gente di eroico abbia ben poco.

    • FrancescoPD

      ..guarda già ora ai diabetici ambientalisti anti OGM toglierei l’insulina estratta da vegetali OGM e gliela sostituirei con quella vecchia di maiale, chissà che alla fine ne diventino simili.

  • Fabio

    parole sante.
    perle ai porci? No, ancora’prediche inutili’ !

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