Molti problemi relativi allo stato e al potere, nascono da un fraintendimento fondamentale riguardo alla natura sociale dell’uomo; l’uomo è un animale sociale, senza dubbio, ma la “società” che preferisce è quasi sempre un’associazione a delinquere; e questa associazione a delinquere tenderà, in modo del tutto naturale, ad accaparrarsi il monopolio della forza; molte forme statali sono nate in questo modo.
E potete pure pensare grandiosi mondi fantastici, fondati sulla libertà, la volontarietà e il libero scambio… ma quando domina questo modello di società e di potere, sono solo parole senza senso.
Eppure, una speranza ancora esiste: si può ancora credere che sia il ‘pubblico’, non una minoranza organizzata, ad impossessarsi del monopolio della violenza, ma che lo utilizzi per mere ed esclusive funzioni di CONTROLLO, proprio per distruggere e bloccare qualsiasi tipo di associazione a delinquere.
Ma cosa può impedire che sia proprio il ‘pubblico’ ad abbandonare questa funzione di mero controllo e a diventare a sua volta delinquente, come nella totalità delle moderne democrazie?
Non l’adesione a vani principi definiti in una costituzione, specie se è proprio questa a promuovere l’associazione a delinquere che è lo stato.
Ma solo il rifiuto categorico e incondizionato di ogni individuo a qualsiasi forma di violenza e sopruso. Il rispetto assoluto di ognuno delle libertà individuali.
Per questo, di fronte all’attuale Stato, la risposta del singolo può essere solo una, semplice e inflessibile: NO, a qualsiasi pretesa statale!!!