La Bancarotta di un paese non è solo un fattore economico, è anche qualcosa che ha a che vedere con il pensiero dominante. Capisci che il tuo paese è effettivamante inemendabile se non attraverso un profondo e devastante shock, anche dalle piccole cose.
Nel mio caso dai commenti agli articoli “Verso la Bancarotta….” e dal ritmo delle solite mail di insulti e minacce .
Partirei da queste ultime. Dovete sapere che tra le ridicole letterine minatorie che ricevo sono del tutto scomparse le minacce dirette, roba del tipo “sappiamo chi sei, dove abiti, ti veniamo a prendere, attento a quello che scrivi… bla bla bla”, mentre si sono intesificate le minacce di denuncia “alle autorità dello Stato, magistratura, digos, guardia di finanza bla bla bla”
Ci siete fino a qui? Bene tenete a mente questo primo fattore.
Per quello che riguarda i commenti, se leggete Rischio Calcolato ve ne sarete già accorti: si intensifica la presenza di lettori “felici” di andare al macello purchè ci si vada tutti insieme e con equità (e stabilità?), e dunque è giusta l’abolizione del contante, è giusta la tassazione del patrimonio compresa la prima casa, l’evasione fiscale è il peggiore di tutti i mali, chi emigra è un maledetto delinquente e come minimo un traditore bla bla bla.
L’avete notato vero?
La domanda che voi dovreste farvi (io me la sono ovviamente già fatta) è quale è il nuovo pensiero dominante? E chi, anzi ancora meglio, quanti anni ha il pensiero dominante? E per dominante intendo maggioritario.
Eccovi le mie risposte:
Pensiero dominate (ovvero maggioritario): (in prima persona) Io mediocre (e lo so di esserlo) siccome non ho alternativa, o credo di non averla,penso che la cosa veramente importante non è il declino del mio paese, l’olocausto dei risparmi, la disoccupazione, la tassazione. No. L’importante è che tutti gli italiani subiscano con equità. E ovviamente chi ha di più deve subire di più. Non ha più importanza la discussione intorno a possibili soluzioni che ridiano un futuro agli italiani. No quello che è importante è che nessuno si possa sottrarre più di altri,l’importante è che tutte le pecore vadano al macello un una fila ordinata.
Ciò che il pensiero dominate italiano odia più di tutto è la meritocrazia, cioè l’idea che esistano i “migliori italiani” nel senso di concittadini che hanno il talento e/o il coraggio di ergersi sugli altri e sfuggire al destino comune. E sotto sotto ho il sospetto che il fatto che i “migliori” spesso se ne vadano sia vissuto con sollievo dal Pensiero Italiano dominante e maggioritario, così non ricorderanno a tutti gli altri la loro mediocrità.
E cosa più importante: non ci sarà più nessuno ad impedire ai mediocri del pensiero dominante italiano di indicare il nemico esterno e non più ricercare in se stessi il problema.
Vi faccio una domanda, la faccio in particolare a chi con convinzione, numeri e competenza indica nell’Euro e nella Merkel il “problema”:
Davvero pensate che la gente vi segua per i vostri, argomentati e legittimi ragionamenti? No ragazzi miei. Non frega nulla a nessuno dei mediocri l’ennesimo grafico che tenta di dimostrare quanto staremmo meglio con la neo lira, o quanto i tedeschi stiano tramando contro l’Italia.
Ai mediocri dominanti eccita l’idea che ci sia qualcuno, che riconoscono essere migliore di loro e che normalmente detesterebbero, che dimostri PER LORO (stronzi mediocri) e con ragionamenti che LORO non si sforzano neppure di capire che LA COLPA E’ DI QUALCUN ALTRO.
Bene a questo punto del post so di avere già armato la mano dei soliti mediocri del pensiero dominante che credono di non finire nello spam in tempo zero quando mi scrivono di fantomatiche denunce alle autorità dello Stato. Come se in fondo non sapessero che io so benissimo che loro NON hanno le palle neppure di avvicinarsi all’autorità dello Stato e che la detestano almeno quanto detestano me (è una autorità quindi migliore e più forte e immune al LORO declino).
Passiamo alla seconda risposta, quella più importante:
Chi sono e quanti anni hanno i mediocri del Pensiero Dominate?
Sul chi sono è facile, non sono quelli che hanno perso la speranza e la prospettiva. Sono quelli che la speranza e la prospettiva non la hanno mai avuta, quelli che ai tempi belli e forti di questo paese osservavano con rabbia “gli altri”: cioè quelli che anche grazie a condizioni economiche normali ce la facevano e li surclassavano come naturale che fosse. Oggi nella tremenda crisi economica in cui è precipitata l’Italia succede alcuni de “gli altri” sono falliti, alcuni si sono ritirati, alcuni, molto pochi, ce la stanno facendo nonostante tutto in Italia e moltissimi cercano fortuna da qualche altra parte.
In mezzo purtroppo ci sono coloro che riconoscono il problema, non si piangono addosso, lottano ma per varie ragioni non possono o non vogliono trovare una soluzione fuori dal nostro paese. A costoro va tutto il mio rispetto e se possibile il mio aiuto. Non sono una persona modesta (tutt’altro) e dunque so bene di essere stato bravo a riconoscere la crisi e a prendere le giuste contromisure per me stesso e la mia famiglia, ma altrettanto bene, so di essere stato molto fortunato nel non avere avuto impedimenti insormontabili (e non è vero che non esistono impedimenti insormontabili, provate a pensare a chi ha un genitore malato o semplicemente non autosufficente)
Ma soprattutto quanti anni hanno costoro?
Quanti anni hanno i mediocri del pensiero dominante? Nella media intendo. Ebbene sono vecchi, al limite cinquantenni sconfitti, gente con il cervello incatenato all’idea del “diritto acquisito” e che non si è fatta alcuno scrupolo ne alcuna domanda sull’inferno che ha contribuito a preparare ai propri figli. Schiavi che devono pagare i “diritti acquisiti” dei genitori mediocri del pensiero dominate italiano.
Il vero motivo per cui ne via commento (vabbeh ora che l’ho chiamato qualche “diversamente intelligente” commenterà di conseguenza), ne via posta elettronica ricevo più sane minacce dirette, ma le solite ridicole minacce di denuncia è che i mediocri in Italia sono diventati e saranno sempre più la maggioranza.
I mediocri anche attraverso la democrazia sono al potere e hanno creato un perfetto meccanismo di persecuzione e espulsione dei “migliori”. E i mediocri del pensiero dominante, sono vecchi, sono politicamente corretti e non hanno neppure più le palle di fare un minaccia come si vede (oddio non si sa mai, potrebbe essere pericoloso).
Insieme, la curva demografica italiana e la carta di identità valida in tutta Europa sono inesorabili:
- Non ci sarà violenza in senso classico, la rivoluzione armata è roba per giovani e non qualsiasi giovane, ma solo per i più motivati e coraggiosi.
- Alle nostre migliori giovani menti e i nostri migliori giovani cuori, basta una carta d’identità per andare via, ed è quella la violenza moderna. E’ finito il tempo del passaporto e delle barriere, la competizione in Europa non è solo su chi esporta di più ma anche su quale nazione ha la capacità di attrarre le persone con più qualità. E la cosa buffa, è che per trattato anche in un paese straordinario e fuori dall’Europa come la Svizzera (n.1 o al massimo n.2. in tutte le classifiche mondiali per libertà personale, competitività e qualità della vita) basta la carta d’identità, vi rendete conto?
Conclusione
Questo articolo non è rivolto ai mediocri del pensiero dominante italiano. Ma a tutti “gli altri”. In particolare alla minoranza dei migliori che per impedimenti della vita o per scelta coraggiosa ha deciso di rimanere. State attenti e cercate di avere la giusta visone del futuro, quindi alzate e di molto l’asticella dei problemi da affrontare che aspettano chi rimane in Italia a lottare. Di conseguenza chi può riveda il conto profitti e perdite che riguarda le difficili e costose decisioni ad prendere:
- Spostare patrimonio all’estero ha un costo
- Delocalizzare la propria attività ha un costo e spesso non è possibile, quindi si tratta di ricominciare quasi da zero
- Prendere la residenza all’estero ha un costo specie se si lascia la famiglia in Italia
- Fare In Italia al Meglio del Proprio Minimo ha un costo e diventa un secondo lavoro almeno nella prima fase di riorganizzazione.
- E qualcuno per sopravvivere dovrà andare contro alcune leggi scritte dai mediocri italiani del pensiero dominante, il che non è ne facile e presuppone l’assunzione di un rischio enorme, destinato a crescere a dismisura nel tempo. Il “reato di sottrarsi al boia” diventerà capitale, statene certi.
Quindi non ci sono soluzioni semplici, e mi dispiace. Sul serio mi dispiace, anche io le ho cercate ma mi sono subito reso conto che il nemico è colui che fa le leggi dunque è vano illudersi che si possa trovare una via di scampo che non sia o produrre il meno possibile, oppure ( o in contemporanea) sottrarre se stessi, o parte del proprio patrimonio alla giurisdizione dello Stato Italiano.
Ancora qualche anno fa mi illudevo che esistesse una soluzione collettiva, una via di scampo politica e comune. Al limite passando dall’unione delle forze di coloro che con onestà, merito e coraggio tirano la carretta per il resto dei parassiti italiani.
Poi mi sono reso conto che sbagliavo, e sbagliavo di grosso. Perchè il mondo è grande accogliente e le barriere all’entrata sono le più basse della storia dell’umanità. Soprattutto mi sono reso conto che fuori non è “un paradiso fiscale” è l’Italia ad essere diventato un inferno, e i migliori sono una minoranza. E ogni giorno che passa sono sempre meno.
Ricordatevi a tornare ci sarà sempre tempo, e solo purchè le condizioni siano interessanti.
p.s. lo so, non sono più tanto simpatico. vero?
*Link alla fonte: http://www.rischiocalcolato.it/2013/11/verso-la-bancarotta-i-mediocri-del-pensiero-dominante.html
I veri numero uno non parlano mai male di nessuno. Per loro essere maligni rappresenta una grande violenza contro se stessi. Emanano un’ energia positiva chiamata carisma
‘…chi emigra è un maledetto delinquente e come minimo un traditore…’ pensa che a me a volte dicono che se non mi sta bene posso anche andarmene. Non sanno che dire questa gente, rasenta la schizzofrenia.
In realtà è molto chiaro: come gli arabi al potere vorrebbero tutto il petrolio per se lasciando la popolazione alla fame dicendogli ‘stai zitto, accontentati delle briciole e se non ti sta bene vattene’, così in italia la casta al potere vuole per se l’enorme business turistico basato sull’immenso patrimonio storico culturale dell’italia. Turisti nelle città, nelle spiagge, movimentazione di treni aerei e navi da crociera, merci….
Su tutto ci devono mettere le mani loro in monopolio… e se non ti sta bene sei libero di andartene (troppo buoni, altri mandavano al confino)
Sull’età media dei “mediocri” non concordo. Di mediocri giovani ne ho visti tanti, non ci sono solo quelli bravi che scappano o restano solo perché non possono scappare. Una volta ho avuto un diverbio con uno (31 anni) che sosteneva, convintissimo, che avrebbe volentieri pagato più tasse in cambio di maggiori e migliori servizi pubblici, addirittura un 90% per un welfare a tutto campo, indicando come fulgido esempio indovina un po’? La Svezia!
In altre parole, il 31enne e molti come lui vorrebbero uno stato-mamma che non ti fa mancare niente del necessario anche se produci poco e quindi paghi poco (in valore assoluto il 90% di “poco” è “ancora meno”), e magari pure la paghetta per i piccoli desideri (quel 10% che ti lascia in tasca, giusto giusto per il nuovo tablet…)
ogni volta che rammentano i servizi ho l’orticaria, il 10% che ti rimarrebbe in tasca non comprerebbe nemmeno una pizza alla settimana. Se uno vuole pagare il 100% di tasse è libero di farlo, diventa invece un problemino quando voglio imporlo anche a chi non è d’accordo :-))
Eh no, non sei simpatico, ma non preoccuparti, in Italia essere antipatici alla maggioranza è motivo di orgoglio.
Hai nominato la Svizzera e mi fai ricordare che qualche anno fa sono stato convocato per un paio di colloqui di lavoro in Svizzera (sono ingegnere) che purtroppo non hanno avuto buon esito. Ma non dispero, ho 50 anni e ho ancora l’entusiasmo di un giovanissimo; credo proprio di non rientrare nel novero dei cinquantenni sconfitti di cui parlavi, a meno che per sconfitto non intendiamo precario.
Adesso faccio un lavoro che mi fa guadagnare poco ma che mi consente un notevole innalzamento del mio profilo professionale, dopodichè ritenterò l’avventura estera, perchè prima o poi io me ne vado da questo paese di statali e statalisti.