All’inizio del 2013 il movimento Tea Party italiano e l’Alleanza dei Contribuenti hanno dato vita all’iniziativa “Una firma contro le tasse”, tramite la quale i candidati alle elezioni (politiche e regionali) potevano decidere di impegnarsi davanti all’elettorato, pubblicamente, formalmente e per iscritto, a non votare mai aumenti di tasse e spese. Sono stati 36 i firmatari di questo impegno per quanto riguarda le elezioni politiche, candidati ai primi posti nelle liste di otto diversi partiti. Sono stati effettivamente eletti 10 firmatari, in tre partiti di cui due in maggioranza e uno all’opposizione, tutti alla Camera dei Deputati.
In quanto promotori dell’iniziativa e testimoni dell’impegno assunto, comunichiamo ufficialmente che tale patto E’ STATO VIOLATO da tre deputati:
Annagrazia Calabria (“Popolo della Libertà”),
Enrico Costa (“Popolo della Libertà”),
Adriana Galgano (“Scelta Civica per Monti”).
I tre deputati in questione, infatti, nella seduta n. 109 del 31/10/2013, hanno deciso di votare favorevolmente il “Decreto Istruzione”, che prevede:
– aumenti di tassazione (aumenti di imposte catastali, ipotecarie e di registro, aumenti delle accise su birra e prodotti alcolici, per un totale stimato che supera i 413,2 milioni di euro) non compensati da equivalenti (o maggiori) tagli nell’ambito del medesimo decreto, in palese violazione delpunto 1 dell’impegno sottoscritto;
– incrementi di spesa pubblica (piani di assunzione di circa 85.000 nuovi impiegati, tra docenti e Ata, finanziamenti e contributi vari, il tutto per una somma di circa 470 milioni di euro) non compensatida equivalenti (o maggiori) tagli nell’ambito del medesimo decreto, in palese violazione del punto 2dell’impegno sottoscritto.
La loro scelta è stata quella di rinnegare la parola data e di agire in violazione di un impegno formale, pubblico e solenne, assunto con gli elettori in forma scritta.
I proponenti dell’iniziativa “Una firma contro le tasse” sono disponibili a mostrare a chiunqueed in qualunque momento i documenti originali, firmati di loro pugno e per loro libera decisione dai deputati Calabria, Costa e Galgano, nonché la documentazione video e fotografica dell’avvenuta firma. Ci auguriamo che un numero sempre maggiore di elettori inizi ad orientare le proprie scelte anche sulla base dell’onestà, della coerenza, della credibilità e della correttezza dei candidati, oltre che della loro decisione nel portare avanti una battaglia seria e senza tentennamenti contro il cancro che sta uccidendo l’economia italiana: l’insostenibile rapina fiscale.
*Portavoce Tea-Party Italia
Non avendo il collegio uninominale e il rapporto diretto con la “constituency” servirà a poco, alle prossime elezioni verranno rimessi in lista in quanto fedeli premitori di bottoni a comando. Comunque bene lo sputtanamento per chi non rispetta la parola data
Atti che vanno corroborati da clausole penali con rimborsi e garanzie fideiussorie.
Le firme si rispettano.
Altrimenti , meglio non firmare.