L’editoria liberale e libertaria è in grande fermento, e presenta questo mese numerose novità.
Nel libro Liberali e non (La Scuola, € 15,50) Carlo Lottieri, uno dei miglior studiosi libertari del nostro paese, propone una serie di letture parallele per aiutare a disinguere il liberalismo vero dal liberalismo falso o dall’antiliberalismo. Il vero liberale, spiega Lottieri, è colui che si oppone all’espansione del potere statale e che valorizza la libertà individuale, il libero mercato e la prorietà privata; il falso liberale o l’antiliberale è invece colui che, pur richiamandosi talvolta genericamente al liberalismo, auspica l’estensione dei poteri dello stato nella società per risolvere questo o quel problema. Seguendo questo approccio Lottieri contrappone Hobbes a Locke, Colbert a Smith, Rousseau a Montesquieu, Hamilton a Jefferson, Kant a Constant, Proudhon a Bastiat, Marx a Tocqueville, Mazzini a Cattaneo, Bakunin a Spooner, Mill a Spencer, Weber a Mises, Keynes a Hayek, Schmitt a Leoni, Rawls a Rothbard (questo libro non è al momento disponibile, ma può essere prenotato).
Un nuovo editore editore liberale, la Libreria San Giorgio, propone ben quattro titoli di grande interesse.
Vi è innanzitutto il nuovo libro del vulcanico editore e giornalista libertario Leonardo Facco, che nel suo Il Micropensiero libertario (€ 15,00) raccoglie e commenta centinaia di aforismi e brevi frasi incentrate sul tema della libertà: un vero e proprio arsenale di frasi e di argomenti da sfoderare al momento opportuno nelle discussioni.
La Libreria San Giorgio ha pubblicato inoltre la traduzione moderna di un grande classico del liberalismo ottocentesco: i Sofismi economici di Frédéric Bastiat (€ 22,00), che rappresentano probabilmente i più brillanti attacchi alle idee protezioniste che siano mai stati scritti. Sono presenti più di quaranta articoli scritti tra il 1845 e il 1848, tra in quali degli autentici gioielli come la Petizione dei fabbricanti di candele.
Il terzo volume pubblicato dalla Libreria San Giorgio sono le Cronache di Vilfredo Pareto (€ 20,00), che raccoglie gli articoli scritti dal grande sociologo ed economista dal 1891 al 1897 sul Giornale degli economisti. In questi scritti Pareto commenta le vicende politiche e economiche del tempo con la sua consueta verve polemica, prendendo di mira il parassitismo politico, il protezionismo e le altre forme di cattiva gestione dello stato.
Lo stesso editore ha pubblicato infine Moneta e credito di Francesco Ferrara (€ 18,00). Ferrara, che fu il maggior economista liberista italiano dell’Ottocento, analizza in questa sua opera le questioni monetarie e bancarie.
Oggi la scuola austriaca rappresenta probabilmente la più importante corrente economica del liberalismo. Nel libro L’imprenditorialità di Israel Kirzner (Rubbettino, € 14,00) Adriano Gianturco Gulisano ha analizzato le idee di uno dei più importanti esponenti attuali di questa scuola: Kirzner infatti ha sviluppato un’originale teoria della funzione imprenditoriale, concepita come il fulcro dell’intero sistema economico. L’imprenditore, secondo Kirzner, è colui che, in un mondo in continuo cambiamento, riesce a cogliere per primo le opportunità che gli altri non vedono.
Il nuovo numero della Rivista di Politica (2/2013, Rubbettino, € 10,00) è particolarmente interessante perchè contiene un saggio inedito di José Ortega y Gasset sul liberalismo, e una serie di saggi sulla teoria libertaria di Pietro Adamo (sull’alleanza di Murray N. Rothbard con la sinistra negli anni Settanta), Carlo Lottieri (sulla secessione da un punto di vista libertario), Raimondo Cubeddu (sui diritti naturali), Fabio Massimo Nicosia (sulla proprietà nella teoria di Locke) e Flavia Monceri (sul post-anarchismo).
Nel breve saggio Liberalismo senza teoria (Rubbettino, € 10,00) Corrado Ocone propone una lettura della storia del pensiero liberale che privilegia autori come Montesquieu, Humboldt, Tocqueville, Croce e Berlin.
Nel libro Crisi e rinascita del liberalismo classico (ETS, € 30,00) Antonio Masala traccia invece una storia del liberalismo, dal taglio accademico, che va dal secondo dopoguerra a oggi. Ad avviso di Masala la teoria politica del liberalismo, dopo una fase di crisi, ha conosciuto una grande ripresa negli ultimi decenni.
Lo stesso editore ha pubblicato uno dei pochissimi studi esistenti sul pensatore controrivoluzionario Carl Ludwig von Haller: Il contrattualismo come errore radicale: Haller o l’anti-Rousseau di Paolo Poma (ETS, € 12,00). Fra tutti i pensatori reazionari Haller è sicuramente il più interessante per il suo antistatalismo e per la sua difesa delle monarchie tradizionali in termini giusnaturalistici, privatistici e proprietaristici (al riguardo si può leggere anche l’articolo “Il diritto naturale nel pensiero controrivoluzionario di Carl Ludwig von Haller“).
L’Istituto Bruno Leoni ha curato la pubblicazione del libro di Antonio Pilati, Europa sovranità dimezzata (IBL, € 10,00), nel quale l’autore affronta le questioni cruciali della politica e dell’economia dell’Europa di oggi.
Sono ora disponibili due titoli pubblicati l’anno scorso dall’editore libertario Leonardo Facco. Il primo è il libro di Cristian Merlo, Lo stato illusionista (Facco, € 10,00), che svela in maniera intelligente le menzogne e le truffe ideologiche con cui lo stato riesce ad ingannare e a depredare i cittadini.
Nel libro Minima libertaria (Facco, € 15,00) Paolo Luca Bernardini racconta, in maniera altrettanto acuta, l’eterna lotta tra la libertà individuale e il suo maggiore nemico: lo stato.
Segnalo poi il libro di Nassim Nicholas Taleb, Antifragile. Prosperare nel disordine (Il Saggiatore, € 24,00). Taleb, autore del best-seller Il cigno nero, è oggi uno dei più noti teorici del disordine e della complessità. Il suo pensiero è un forte antidoto alla pretesa di voler tutto programmare e pianificare che ha caratterizzato il ‘900. Nel suo nuovo libro Taleb suggerisce di istituire la Giornata nazionale dell’imprenditore, per dare un riconoscimento a una figura a suo avviso eroica nella nostra la società. Anche quando sbaglia o fallisce, con i suoi tentativi l’imprenditore fortifica sempre la comunità in cui vive.
Ecco lo slogan proposto da Taleb a lode dell’imprenditore: “La maggior parte di voi fallirà, non sarà rispettata, divterà povera, ma vi siano grati per i rischi che correte e per i sacrifici che state facendo per il bene della crescita economica mondiale e per liberare gli altri dalla povertà. Siete la fonte della nostra antifragilità. La nazione vi ringrazia”.
Sono stati messi in rete due articoli:
Anche le socialdemocrazie occidentali sono destinate al crollo. Rileggendo La Nuova Classe di Milovan Gilas, di Guglielmo Piombini
Proletari per il laissez-faire!, di Guglielmo Piombini
Ricordo infine che il 3 ottobre comincia a Bologna la Scuola di Liberalismo 2013 organizzata dalla Fondazione Einaudi. Per il programma e le iscrizioni si può consultare questo link
Preziosissimi suggerimenti. Impagabili….