Ci vien da sorridere, amaramente, ma sorridere. Lo diciamo da anni che i dati ufficiali sulla pressione fiscale sono una barzelletta. Oggi, ancora una conferma, seppur da un’associazione di quelle che camminano fianco a fianco con lo Stato ladro.
La pressione fiscale reale in Italia e’ ormai “tracimata” al 55% mentre per le Pmi e’ addirittura al 68,3%. E’ l’allarme del presidente di Confesercenti, Marco Venturi, lanciato durante la sua relazione al Meeting dell’associazione. “Dovete prendere atto – ha detto rivolto alla platea di imprenditori – che non siamo piu’ disponibili ad accettare una pressione fiscale reale che ormai e’ del 55%, addirittura del 68,3% per le Pmi e che fa dello Stato il socio di maggioranza delle imprese. Un prelievo che ci porta nettamente sopra l’effettiva media europea”.
iNOLTRE… IN ARRIVO 187 ADEMPIMENTI (BUROCRAZIA, OVVERO PRESSIONE FISCALE) PER 100 MILIARDI. “Tra ottobre e dicembre prossimo si creera’ un vero e proprio ingorgo fiscale con ben 187 adempimenti (due al giorno) che ci costeranno quasi 100 miliardi”. E’ quanto ha affermato il presidente di Confesercenti, Marco Venturi, aprendo il Meeting di Perugia dell’associazione.
Comunque, nel mondo reale, in taluni casi, la pressione fiscale è anche più alta!
E se no come paghiamo lo stipendio a Giuliano Amato?
io sarei per pagare lo stipendio del dott. sottile con delle ottime frustate in piazza.
A seguire impiccagione.
L’unico sistema che un cittadino onesto ha per rendere giuste le tasse è quello della legittima disobbedienza fiscale. Sciopero fiscale. Tanto le tasse vanno a finire nel buco nero del fisiologicamente inestinguibile debito pubblico. E’ un sistema finanziario strozzino basato sul debito. Come ci si ribella agli strozzini? Prima di tutto denunciandoli e contestualmente smettendo di pagare il pizzo.
ps. se le tasse andassero a beneficio dei miei figli allora mi svenerei a pagarle, ma non è così. Sveglia!