Mi scrive Nicoletta, una lettrice di questo sito: “Buon giorno , mi rendo conto che voi siete totalmente dalla parte degli OGM. Però, da buoni libertari dovreste rabbrividire anche quando leggete notizie come questa: “In una sentenza del 12 Luglio, la Corte di Giustizia dell’ Unione Europea, ha confermato il divieto di commercializzare sementi di varietà tradizionali che non siano state iscritte nel catalogo ufficiale europeo”.
Le ho risposto, in privato, subito: Spettabile Nicoletta, mi dia il link da cui ha tratto quella notizia. Le posso confermare che mi fa rabbrividire e scriverò un pezzo contro, dato che sono a favore della libertà di semina per tutti”.
Ciò a cui fa riferimento Nicoletta è la famigerata “legge sementiera” (fortemente sponsorizzata dalle aziende che producono sementi tradizionali, nulla a che vedere con le multinazionali che producono ogm), ovvero una norma europea, accettata anche dall’Italia, che prevede che sia ammessa la commercializzazione di sementi tradizionali solo se iscritte nel catalogo varietale approvato a Bruxelles.
Ovviamente, il problema postomi da Nicoletta è quello di verificare se noi (i libertari) fossimo così coraggiosi da difendere la libertà di semina anche di chi si dedica al metodo “biologico” e/o “tradizionale” di coltivazione, che la legge sementiera di cui sopra, in qualche modo, ostacolerebbe. Colgo, dunque, l’occasione per rispondere alla lettrice sulla questione:
1- Intanto, la sentenza della Corte di Giustizia europea non fa che ribadire quanto sostiene la normativa europea in materia di commercializzazione di sementi tradizionali. Io non amo il diritto positivo, ma essa (la Corte) ha agito con coerenza, proprio come quando ha sentenziato che le sementi biotech iscritte al catalogo varietale europeo hanno diritto di esistenza e di semina in Italia. Insomma, i sommi giudici non fanno che interpretare correttamente la normativa esistente.
2- La legge sementiera, ad ogni buon conto, non vieta che tra privati i semi tradizionali non iscritti al catalogo di cui sopra possano essere scambiati e seminati. Il problema posto da quella sentenza riguarda la commercializzazione.
3- Veniamo ora alla questione di diritto, non tanto a quella giurisprudenziale. Io concordo con Nicoletta: ognuno deve avere il diritto di seminare, commercializzare e coltivare ciò che meglio crede e ritiene vantaggioso, dato che – usando le tecniche esistenti, trovando accordi con i propri vicini – tale semina non arrecherebbe danno alcuno ad altri e all’ambiente, salvaguardando quella “biodiversità” (che vale per ogni tipo di sementi) tanto cara alla signora Nicoletta. Anche a me le normative restrittive fanno venire i brividi e non ho alcun problema a battermi con lei per difendere il suo diritto ad usare i semi che meglio ritiene opportuni. Anzi, vuol dar vita ad un’azione di disobbedienza in tal senso? Sappia Nicoletta che sarò al suo fianco.
La libertà è un valore importante e va difeso con serietà, senza che maldestre ideologie possano farne carta straccia. Convinca, cara Nicoletta anche quelli che eufemisticamente io definisco nazi-comunisti. Ce la farà?
Caro Leonardo, complimenti, Lei è un libertario. Purtroppo i nazicomunisti, gente come me non l’ascoltano… Due giorni fa una mia lettrice mi ha attaccata perché ho scritto un post sulle libertà individuali.
Immagino Lei sappia che a NY c’è un limite massimo alle pizze che un cliente può ordinare (per il loro bene) e le restrizioni sulle bevande gassate (per il loro bene) e adesso i verdi in Germania vorrebbero obbligare ad un giorno di dieta vegetariana (sempre per il loro bene). Come Lei può immaginare detesto queste cose, ma la mia lettrice mi ha attaccata dicendo: se la gente vuole mangiare da Mc Donald va bloccata. Se non lo capiscono da soli ci vogliono le leggi… (per il loro bene).
A me sembrano tutti passi verso l’eliminazione della volontà individuale. Siamo pronti per una dittatura che farà sembrare Mussolini, al confronto, un remigino.
Ha ragione Facco, ha ragione Nigel Farage, l’unione europea è la nuova unione sovietica e farà la stessa fine… “sementi ricomprese nel catagolo ufficiale europeo” ci manca la legge sul figlio unico e siamo sistemati per le feste…
Albert, e’ molto piu’ probabile un ritorno alla vecchia fascistica tassa sul celibato… piu’ figli alla Patria!
Per quanto riguarda il resto, finora l’occidente, in particolare gli USA (non certo da parte dell’italia, il vaticano si e’ sempre opposto) ha finanziato fior di campagne non solo per la contraccezione ma anche per la sterilizzazione, nei paesi poveri, magari in cambio di una manciata di dollari. Giusto o sbagliato che sia, non travisiamo la realta’ storica, l’occidente sembra proprio incapace di trovare un equilibrio, va dal piu’ severo apartheid razziale (l’eugenetica, prima del nazismo, era allegramente praticata in tutti i “civlissimi” paesi del nord europa, svezia in primis, che solo molto recentemente ha abolito la sterilizzazione coatta dei “malati mentali”, e solo dopo che qualche centinaio di persone sterilizzate “per sbaglio” hanno intentato causa), al piu’ totale perbenismo buonista, che vuole liberta’ per tutti fuorche’ per i membri della sua stessa societa’. Bah.
Leonardo Facco con questo articolo dimostra ancora una volta di essere 100 anni avanti rispetto all’italiano medio.
Non so se rallegrarmi nel poter leggere e ascoltare i suoi interventi tanto intelligenti, oppure se devo deprimermi pensando al fatto che gli italiani impiegheranno almeno 100 anni per comprenderli…
Non so se è Facco cento anni avanti o se sono gli italiani mille anni indietro. L’unica cosa che so è che la parola ‘libertà’, di questi tempi, non gode di molta popolarità. Il progressivo indottrinamento del popolo viene attuato sin dai primi anni di scuola, facendo credere ai bambini che vale l’equazione ‘libertà = caos’ e quindi lo stato è legittimo oltre che necessario in quanto elimina il caos, cioè il brutto, il negativo, l’indifferenziato, contrapposto al bello, all’ordinato al buon funzionamento della società e quindi al benessere dei suoi membri. Lo stato si regge sulla paura inculcata nei cittadini per uno spettro creato a bella posta.
Vero, e aggiungerei che aver lasciato la parola “libertà” in comodato d’uso per 20 anni alla propaganda berlusconiana non ha fatto che peggiorare la situazione.