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SIGARETTEDI REDAZIONE

Assurda e ingiusta. Per questo il 9 Luglio scenderemo in piazza a Montecitorio”. Così Filippo Riccio – AD di Smooke commenta la nuova tassa sull’e-cig proposta dal Governo e aderisce alla manifestazione indetta dall’ANAFE per la prossima settimana.  “La proposta del Governo punta a penalizzare pesantemente un settore del mercato italiano che negli ultimi due anni ha rappresentato una boccata di ossigeno per l’economia e per l’occupazione nazionale.  E’ una misura priva di logica. ” Continua Ricciosiamo sempre stati d’accordo sulla necessità di regolamentare questo settore in profonda crescita, soprattutto per garantire ai consumatori prodotti sicuri e di qualità. Ma, in questo caso, la decisione dello Stato rappresenta solamente un provvedimento per ottenere entrate facili e in tempi brevi.”

L’azienda torinese invita il Governo a riflettere sul lungo periodo e non solo in termini monetari. “Una tassazione così consistente sul settore del fumo elettronico causerà velocemente il tracollo di un settore economico nazionale in pieno sviluppo, con una ricaduta disastrosa sui posti di lavoro e sull’occupazione giovanile. Significa portare alla disoccupazione persone che hanno investito su nuove attività per affrontare la crisi e la mancanza di lavoro. Non sarebbe meglio puntare sullo sviluppo del Paese con misure che aiutino le imprese a superare la crisi, piuttosto che congelare in questo modo le aziende in crescita?”.

Smooke, l’azienda torinese leader in Italia nel settore delle E-cig e primo produttore ad aver aperto la strada alla loro vendita in negozio nel nostro Paese, è, inoltre, risultata completamente estranea ai fatti che hanno indotto il Procuratore di Torino Guariniello ad aprire un fascicolo di indagine a seguito scoperta in 6 liquidi per sigarette elettroniche, importati dall’estero, di metalli pesanti, tossici o cancerogeni. Da tempo, del resto, era in atto la solita “campagna diffamatoria” basata sui “se”, “forse”, “ma” per far credere alle masse che le sigarette elettroniche potevano essere pericolose per la salute. La solita solfa basata su inesistenti “principi di precauzione”.

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Showing 3 comments
  • myself

    Concordo con le conclusioni della redazione. Voglio aggiungere che a mio parere, oltre agli interessi puramente economici, un certo peso nell’azione contro le sigarette elettroniche è anche dovuto all’indottrinamento effettuato dalle campagne anti-fumo (e anti-droghe in generale). Ciò che intendo cire è che, va bene, l’abuso del fumo o di altre sostanze fa male alla salute ed è giusto informare le persone al riguardo. Tuttavia molte campagne in tal senso sono esagerate: sostenere che fumare, anche raramente, ci porti direttamente alla tomba e vada assolutamente condannato non è giusto. In primo luogo perchè è falso, in secondo luogo perchè è così palesemente falso che traspare si stia assumendo che il destinatario del messaggio sia un cretino. Il risultato è che ora sono state inventate le sigarette elettroniche, meno dannose del corrispondente cartaceo, e la gente le guarda comunque con pregiudizio. Un giorno verrà inventata una sigaretta non nociva alla salute, ma ci sarà ancora qualcuno che la vorrà tassare.

    • Stefano Nobile

      E’ scientificamente provato che tutti i fumatori sono morti. O moriranno.
      Anche gli altri, se è per quello, però si allungheranno la vita di un paio di settimane, e in quelle due settimane il governo introdurrà nuove tasse.
      Ho deciso, mi metto a fumare, almeno una stecca al giorno.

  • Stefano Nobile

    è da ridere! Sappiamo perfettamente che allo Stato non gliene frega una beata fava del fatto che i liquidi siano più o meno pericolosi.
    Di sicuro le sigarette elettroniche non rilasciano tutto quel quantitativo di sostanze strane che producono le sigarette tradizionali.
    Il vero problema è il mancato introito che ha patito il nostro simpaticissimo fisco.
    Guariniello, dal canto suo, pare che non abbia nulla di meglio da fare che correre dietro a questi casi da prima pagina. Speriamo che gli extraterrestri non atterrino mai sulla collina di Superga, bruciando l’erba (e quindi emettendo fumi inquinanti) altrimenti si ritroveranno indagati dall’ineffabile “giustizia” italiana.

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