Si’ alla tassa sulle sigarette elettroniche, purche’ non sia legata solo a questioni di bilancio ma testimoni l’intenzione dello Stato di regolamentare il settore. A dirlo e’ Filippo Riccio, amministratore delegato di Smooke, azienda torinese leader del settore con oltre 200 punti vendita in Italia.
”L’introduzione di una tassa non puo’ che rendermi felice – commenta Riccio – se pero’ serve anche a regolamentare un settore fino ad ora privo di qualsiasi normativa. Lo Stato ha il diritto di prendere, ma anche di fissare regole certe”.
Dunque: il ragionamento del signor Riccio, che è leader del settore, sarebbe questo: SI ALLA TASSA, PURCHE’ QUESTA REGOLI IL SETTORE, PERMETTENDO ALLA SUA AZIENDA DI EVITARE L’EMERGERE DI NUOVI CONCORRENTI. O mi sbaglio?
*Aggiornamento: in data 14 maggio la Commissione ha, per ora, deciso di non applicare alcuna tassa sulle sigarette elettroniche.
mi auguro di cuore che la philip morris apra un negozio di e cig di fronte ad ognuno dei negozi di questo signore
sono purtroppo tanti gli imprenditori che pagando le tasse pretendono qualcosa in cambio, protezione dei loro interessi ed introiti prima di tutto. E come, se non bloccando i concorrenti?
E’ comprensibile ed umano, non potendo opporsi in alcun modo cercano almeno di venire a patti col potere: “ok, va bene, pago ma almeno proteggimi” è il povero discorso che fanno. Facendo finta di non sapere che i politici fanno la stessa futura promessa, vana e falsa, di protezione a tutti in cambio di immediati soldi ed appoggi e voti…. ma cos’altro potrebbero fare?
Sta a noi sapercapire
Caspita, leggendola fa venire davvero i brividi: sostituendo “stato” con “mafia” e “tasse” con “pizzo” il risultato non cambia.
A questo siamo arrivati: accettiamo la criminalità organizzata statale come se non ci fosse ormai più un’alternativa.
Non serve alcuna promessa di posti in parlamento. Quando parla di “regolamentare” intende dire creare punti vendita autorizzati dallo Stato, come i tabacchini, e ovviamente questi punti vendita saranno quelli già esistenti e specializzati nel settore.
Si elimina la concorrenza e si può dominare il mercato…
gli avranno promesso un posto in parlamento o roba del genere
Chiaramente i 70 anni di lavaggio del cervello degli italiani ha avuto l’effetto voluto!
Eccerto: far fuori i concorrenti da soli è molto più difficile.
Ma il signore comunque si illude: la tassa serve per far chiudere tutti, lui compreso. Che si è permesso di produrre qualcosa in concorrenza con un monopolio di Stato.
Purtroppo lo statalismo impera anche tra gli imprenditori, illusi dalle cazzate che sentono in Tv e a sQuola.