“Parecchio tempo fa ho sostenuto che per dare slancio all’economia in una situazione di trappola della liquidità, la Banca centrale deve promettere in modo credibile di essere irresponsabile: in altre parole, deve convincere gli investitori che non frenerà l’espansione monetaria quando l’economia sarà tornata alla piena occupazione e l’inflazione avrà cominciato a crescere. Non è una cosa facile da fare… gli shock… in Giappone hanno modificato la percezione di quello che serve fare, tanto da rendere finalmente credibile l’irresponsabilità, o quanto meno un impegno serio e prolungato per un’inflazione più alta”. (P. Krugman)
Quello della “credibile irresponsabilità” della banca centrale è un vecchio cavallo di battaglia di Paul Krugman, il quale è convinto che l’inflazione sia una soluzione (Keynes stesso la pensava più o meno allo stesso modo).
In passato era stato molto critico proprio nei confronti della banca centrale giapponese, rea, a suo dire, di aver condotto politiche monetarie troppo timidamente espansive. E’ quindi con grande soddisfazione che, in questi ultimi mesi, Krugman guarda a quanto succede in Giappone.
Oggi è difficile trovare qualcuno che non assista compiaciuto agli effetti della nuova impostazione ultraespansiva della Bank of Japan, accompagnata, ma questa non è una novità, da una altrettanto espansiva politica fiscale.
Da inizio novembre 2012 a oggi la borsa di Tokyo è in rialzo del 60 per cento, il Pil nell’ultimo trimestre è aumentato del 3.5 per cento annualizzato, ben oltre le attese. La valanga di liquidità e le attese di quella che verrà immessa nei prossimi mesi hanno spinto al rialzo i valori delle attività finanziarie in giro per il mondo, comprimendo i premi per il rischio un po’ dappertutto.
Ebbene: questo è il primo effetto dell’inflazione, lo è sempre stato. Se si aspetta di vedere un sostanzioso rialzo degli indici dei prezzi al consumo (fenomeno impropriamente definito inflazione) per iniziare a ridurre gli stimoli monetari, è molto probabile che si arrivi prima a una nuova crisi finanziaria per lo scoppio delle bolle che si stanno gonfiando a vista d’occhio. In effetti qualcosa negli ultimi giorni sta andando storto per gli entusiasti della stampa di moneta, con un calo di circa 9 punto percentuali del Nikkei nelle ultime tre sedute.
Vedremo cosa succederà prossimamente, ma se l’inversione dovesse continuare, suppongo che i fautori della “credibile irresponsabilità” molto probabilmente chiederanno una irresponsabilità ancora maggiore alla BoJ. Il problema è che qualora si dovesse diffondere la percezione che tutto il debito esistente è irredimibile ed equivale ad altrettanta massa monetaria, credo sarebbe davvero complicato convincere individui e imprese che il denaro e le obbligazioni non siano altro che pezzi di carta (o scritture contabili) privi di valore.
In tal caso, altro che trappola della liquidità…
Mi rendo conto che in italia e in europa in genere, le idee della scuola austriaca del “sound money” sostenute ad esempio da Ron Paul e Lew Rockwell non sono nemmeno proponibili, ma il terribile “esperimento” giapponese a detta di molti esperti può finire drammaticamente oltre essere concettualmente inaccettabile.
Speriamo finisca cosí perché c’é giá la Carfagna che nei suoi interventi suggerì che di fare come il fulgido esempio del japan.
Krugman, basta la parola recitava un famoso spot….. F. A. Hayek vinse il nobel dicendo l’opposto di ciò che volevano sentire all’accademia di stoccolma, Krugman ha vinto il nobel per dire proprio ciò che piace ai giudici svedesi….
Le sinistre che amano il debito e l’inflazione a parole sono coloro che vogliono far stare maglio i poveri, cioè i primi che soffrono quando aumenta il costo della vita…
concordo
Non sono un economista ma, a mio parere, stampare moneta liberamente nella speranza che le banche poi la girino ai cittadini e che questi poi la spendano altrettanto liberamente è pura ” vodoo economy” e crea solo bolle speculative. Keynes non ha mai detto ai governi stampate e spendete liberamente ha solo detto che un governo con i conti a posto poteva per un paio d’anni spendere quanto accumulato negli anni buoni ed, eventualmente e solo temporaneamente, poteva anche andare in deficit.
Esatto. Per questo l’Italia deve mandare a casa tutti i ladroni e dichiarare subito il debito odioso. Stiamo pagando e ci stiamo facendo strozzare per della carta, lasciamola in mano a chi ci sta strozzando e ripartiamo da zero.
Mi rallegra sapere che banconote e digit non hanno alcun controvalore, potrebbe succedere che un giorno i cittadini prendano atto di questa realtà e decidano di lasciare il cerino in mano ai maggiori possessori che detengono la quasi totalità di questo finto denaro invalidandolo.