Scordatevi una Uscita Sovrana dall’Euro o Voi che ci siete Entrati.
Cominciamo dal togliere di mezzo una gigantesca stupidaggine: Uscire dall’Euro per decisione NON concordata e accettata con il resto d’Europa è aria fritta. Uscire dall’Euro per decisione sovrana e in contrasto con “l’Europa” è semplicemente suicida e comunque inattuabile a meno che non si voglia pagare il prezzo della completa distruzione del sistema finanziario italiano e di gran parte del sistema produttivo.
a) Il potere della BCE
Se c’è una cosa che ci ha insegnato la vicenda di Cipro è che la BCE con un singolo clic può isolare economicamente completamente ( decretare l’embargo) un paese dal resto dell’Euro Zona e potenziamente anche verso altri paesi.
Vi ricordate? Il parlamento cipriota 3 settimane fa, inizialmente, ha “osato” respingere l’esproprio dei correntisti dell’isola, e la BCE ha fatto sapere che se entro una settimanaCipro non avesse ottemperato alla richiesta di “trovare” 5,8mld le sue banche sarebbero state escluse dalle garanzie dell’ELA.
Traduco: le banche cipriote non avrebbero più goduto della garanzia della BCE sulla loro solvibilità e come conseguenza nessuna banca dell’eurozona avrebbe mai più accettato di eseguire transazioni con le banche di Cipro. Ovvero nessun bonifico da (e per) Cipro sarebbe stato più accettato, tanto per dirne una. Cipro avrebbe benissimo potuto passare alla sua moneta sovrana ma poi non sarebbe più riuscito a comprare o vendere nulla con il resto dei paesi dell’Eurozona pagando con transazioni bancarie, se non dopo una lunga fase di ridefinizione di accordi internazionali.
Vi pare una minaccia da niente? Vi pare che”mamma” BCE non si sia fatta scrupolo di mettere immediatamentela pistola sul tavolo?
L’Italia ha una economia e un sistema finanziario (bancario) completamente integrato nell’Eurozona, pensare di interrompere sostanzialmente il commercio da e per l’Europa anche solo per un piccolo periodo di tempo avrebbe impatti rilevanti e insostenibili,specie in un regime democratico come il nostro.
Dall’altro lato, ove l’Italia fosse la sola ad uscire dall’Euro, i danni provocati dal suo inevitabile default sul debito pubblico e privato detenuto da operatori europei, potrebbe facilmente essere tamponato dalla BCE stessa, che dopotutto in caso di “guerra” (perchè questo si tratta, guerra economica) ha il potere di fornire liquidità illimitata a tutti gli operatori finanziari ed economici eventualmente in difficoltà. Potrebbe ad esempio decidere di comprare i debiti pubblici e privati detenuti da banche e operatori economici e pagarli con Euro freschi di stampa (al massimo l’Euro finisce che si svaluta, sai che danno).
Dunque è una grossolana e pericolosa sottovalutazione quella di considerare l’uscita dell’Italia dall’Euro come detonatore per l’Euro zona, non è affatto detto che le cose vadano in questa maniera.
b) Il Problema della Democrazia
Facciamo finta per un attimo, che in Italia esista una classe politica con sufficiente “schiena dritta” e competenza per sostenere compatta l’uscita dell’Italia dall’Euro(potete ridere). Bene ma come si fa? Chi decide di uscire dall’Euro?
Il problema è che un ritorno alla lira verrebbe fatto al preciso scopo di svalutare e migliorare la nostra bilancia commerciale da una parte, dall’altra di stampare tutta la moneta necessaria per comprare tutto il debito pubblico necessario per alimentare l’inefficiente macchina pubblica italiana. (E per favore non mi si vengano a raccontare fandonie sul vero scopo di un eventuale ritorno alla lira.)
Comunque il fatto è che qualunque italiano, sa che uscire dall’Euro vuole dire:
- Opzionalmente trasformare in lire i depositi in banca, lire che si svaluterebbero del 15-30% in una notte
- Certamente convertire l’intero ammontare del debito pubblico italiano in Euro oppure fallire nel giro di una notte. (il che è lo stesso)
Dunque è impossibile fare “un referendum” sull’Euro a meno che l’esito sia scontato pro-euro ed è pure pericoloso che si affermi un partito che dichiari di volere uscire dall’Euro come piattaforma elettorale, e meno che non sia minoritario (ad esempio Forza Nuova).
Perchè se cittadini ed operatori economici dovessero avere il fondato sospetto che a far data da dopo il “referendum” o dopo le elezioni i loro conti correnti o i loro titoli di Stato (o entrambi) potrebbero essere svalutati, semplicemente correrebbero allo sportello a vendere BTP, fondi obbligazionari e a ritirare contante oppure a bonificarlo in banche estere. Il che ci porterebbe al collasso finanziario in breve tempo.
Spiace dirlo ma la via politica per uscire dall’Euro passa per una decisione improvvisa e sufficientemente inaspettata. Ad esempio la Grecia potrebbe decidere improvvisamente di uscire dall’Euro (ha già stampato le Neo-Dracme da 2 anni), non sarebbe una decisione totalmente inaspettata ma senza dubbio improvvisa e non preceduta da referendum o elezioni.
Ma la Grecia è al disastro, chi si assumerebbe oggi in Italia la responsabilità di un passo di questo genere? Forse un tecnico senza futuro politico come Monti potrebbe. Se le volesse. (potete ridere a crepapelle)
La guida di Rischio Calcolato per Uscire dall’Euro (o per cambiare l’Europa)
Non esiste modo per l’Italia di tornare alla lira da sola dunque, se lo scopo è il ritorno alla moneta sovrana, è necessario puntare al bersaglio grosso e provocare la distruzione dll’Euro oppure una profonda modifica in senso positivo (per l’Italia) delle politiche monetarie europee (ad esempio l’azzeramento ex-BCE dello spread senza troppe condizioni).
Le banche e la BCE sono le colonne portanti dell’Euro, ma il ventre molle degli europeisti è la politica dei singoli stati . Ed è li che è necessario colpire.
Mossa 1: Prepararsi
- Stampare neo-lire e testarle sui sistemi bancomat del territorio.
- Richiamare (ove possibile) tutto l’oro italiano nei caveau della Banca d’Italia.
- Rafforzare le banche italiane anche imponendo ratio patrimoniali minimi superiori a quelli europei
- Utopia: tagliare la spesa pubblica italiana corrente cominciando a far convergere il rapporto fra spesa pubblica e PIL al 40% e tagliare le tasse.
- Stipulare accordi commerciali internazionali extra-ue che prevedano il regolamento di pagamenti in una valuta sovrana e garantiti dalle riserve italiane (e non della BCE)
- Veicolare attraverso la TV di Stato messaggi non allineati all’attuale europeismo obbligato. Mostrare le condizioni di vita in Grecia a Cipro, in Spagna e in Portogallo. Dare voce a movimenti politici e esponenti del mondo accademico e della cultura con posizioni Euro Scettiche.
Mossa 2: Sabotare l’Euro nelle sedi ufficiali
- Essere più rigorosi dei tedeschi nel non volere concedere aiuti ai paesi “in difficoltà”, nel non volere finanziare i vari fondi salva stati e imporre condizioni se possibile più dure di quelle della Troika ai paesi che accedono ai prestiti europei.
- Essere più duri degli inglesi nel volere tagliare il budget dell’Unione.
- Lavorare di concerto, con tutti i leader di partito europei euroscettici.
- Rompere un Tabù e chiedere che venga stabilito un meccanismo condiviso di uscita dall’Euro per i paesi che ne facessero richiesta. (rimanendo “ufficialmente” europeisti)
Delle due l’una:
- O l’Europa trova il modo di compensare i suoi squilibri interni in una maniera accettabile per i cittadini (votanti) dei paesi in difficoltà
- Oppure è naturale che si formino maggioranze politiche “non allineate” con il pensiero unico europeo. E di fatto esse si stanno formando persino nei paesi che più avrebbero beneficiato dalla moneta unica.
Sabotare l’Euro per farlo deflagrare e imporre de-facto una uscita condivisa di alcuni o tutti i paesi europei dalla moneta unica (oppure arrivare ad un Euro 2?) è di gran lunga,anzi è l’unica reale opzione percorribile se davvero si persegue lo scopo di tornare alla “moneta sovrana” o a qualcosa del genere (EURO 2).
Essenzialmente però è necessario un ingrediente fondamentale:
Una classe politica e dirigente con la schiena dritta, competente, compatta e capace di prendersi enormi rischi e responsabilità.
Non mi pare di vederla oggi.
*Link all’originale: http://www.rischiocalcolato.it/2013/04/la-guida-di-rischio-calcolato-per-uscire-dalleuro.html
Amanti del capitalismo e della libera impresa..che scambiate i termini coesione sociale e bene comune con parole come “parassiti” o “statalismo”..senza voler difendere l’improduttività statale, sopperite oggi a decenni di improduttività privata.
Tanti auguri
ricordatevi che nella Bce c’è tutta scuola statunitense, ricordatevi delle basi militari e delle testate nucleari che abbiamo sotto il sedere in barba a trattati internazionali e sovranità. Ecco..preoccupatevi dell’euro.
http://www.bellunopress.it/2011/10/08/euro-un-progetto-che-parte-da-lontano-ecco-come-le-lobbie-dei-grandi-capitalisti-per-salvaguardare-i-loro-profitti-hanno-smantellato-la-sovranita-degli-stati-europei/
https://www.youtube.com/watch?v=_WMWLvxDvco
Quando ti mettono un cappio al collo, appena ti muovi ti strozzi da solo. Occorreva evitare di farselo mettere. Ormai, non c’è più niente da fare.
Ciao ragazzi,
un ottimo articolo, ormai è molto difficile trovare una via maestra, anzini non esiste questa. Comunque pero’ vi vorrei far attezione di occuparvi con i cosidetti saldi TARGET2 che è una cosa complicata pero’ in parole semplice si tratta di crediti che si pagera’ in futuro. Per l’Italia i saldi target2 sono negativi verso i 300 miliardi Euro.
http://www.querschuesse.de/target2-salden/ e http://www.bancaditalia.it/sispaga/servpag/target2
Magari potete scrivere un articolo su questa problematica. Se in caso qualcuno si domanda, dove sono i soldi, sono gia stati consumati.
Tanti saluti