La Tobin Tax è entrata in vigore in Italia solo un mese fa, ma sono già visibili che effetti sulla Borsa italiana. Ebbene, non ci voleva un genio dell’economia per capire che gli effetti della tassazione sulle transazioni finanziarie si sarebbero tradotti in una fuga da Piazza Affari, per di più, mentre grandi Paesi aderenti come la stessa proponente Germania non l’hanno ancora prevista nel loro ordinamento, né si sa se lo faranno mai.
Come la Tobin Tax ha fatto dimagrire Piazza Affari
Stando ai dati di Borsa Italiana, la società che gestisce gli scambi regolamentati a Milano, nel mese di marzo il controvalore medio degli scambi quotidiani si è fermato a 2,05 miliardi, in calo rispetto ai 2,28 miliardi di febbraio e ai 2,59 miliardi di euro di gennaio. In percentuale, si tratta di un tonfo del 12% sul mese precedente e del 21% su gennaio. E non calcolando il terzo venerdì di marzo, che come a giugno, settembre e dicembre è data di chiusure tecniche, il tonfo sarebbe stato ancora maggiore, con un controvalore medio quotidiano di 1,99 miliardi, -13% su febbraio e -23% sul primo mese dell’anno.
Uno studio di Morgan Stanley, che comprende l’analisi anche degli scambi over the counter, fuori dai mercati regolamentati, parla di un tracollo ancora più marcato, pari al 32%, rispetto al periodo precedente l’entrata in vigore della Tobin.
Male anche le prime sedute del mese di aprile, con i volumi giornalieri scesi a Piazza Affari a quota 1,7 miliardi. Siamo lontanissimi dal record realizzato nel 2013 di 4,3 miliardi. Non parliamo di quello storico assoluto del 15 maggio 2007, quando si toccò la cifra di 13,7 miliardi. Ma attenzione: siamo lontani anche dalla stima del governo, che ha basato i suoi calcoli per il gettito su una media giornaliera di 2,5 miliardi di controvalore.
Il gettito stimato è poco sotto il miliardo di euro, ma è chiaro che tale cifra, pur calcolata in via prudenziale, potrebbe non essere raggiunta, ponendosi la necessità per l’esecutivo, quale che esso sarà, di tagliare altrove o di aumentare le tasse da qualche altra parte.
Aliquote Tobin Tax in vigore
Anche perché il peggio potrebbe ancora venire. A marzo, infatti, è entrata in vigore solo una prima parte della tassa sulle transazioni finanziarie, cioè quella che riguarda la tassazione dei saldi azionari e obbligazionari quotidiani e delle transazioni ad alta frequenza. Quelli realizzati a Piazza Affari saranno tassati allo 0,12% (0,1% dal 2014), mentre over the counter allo 0,22% (0,2% dal 2014).
Tobin Tax derivati sarà la mazzata finale?
A luglio toccherà ai derivati, che saranno colpiti in somma fissa, ma crescente, sia in funzione del nozionale sottostante, sia del grado di rischio considerato dell’investimento. Trattandosi di una massa di svariate centinaia di miliardi di euro, il vero tonfo potrebbe realizzarsi in estate.
Altro timore su cui ancora non sono disponibili dati certi è che la Tobin Tax abbia già comportato un aumento della volatilità dei titoli oggetto della tassazione, per effetto dei minori volumi di scambi, quindi, della più bassa liquidità. In una fase altalenante del mercato e con la previsione di possibili grosse tensioni proprio sull’Italia, a causa del caos politico a Roma e dell’inasprirsi della crisi dell’Eurozona, ciò sarebbe un fattore di criticità abbastanza serio, perché amplificherebbe i guadagni e le perdite degli investitori su azioni e obbligazioni, aumentando l’incertezza e la sfiducia verso il listino milanese.
*Link all’originale: http://www.investireoggi.it/finanza/la-tobin-tax-demolisce-piazza-affari-un-fallimento-annunciato/
da una parte hai ragione, dall’altra -secondo me- l’ingrediente principale negli affari è la fiducia e nei mercati contano molto le aspettative.
è vero che ci sono anche degli squali nel mercato, ma la maggior parte è fatta di persone come te e me che hanno poche decine di migliaia di euro da parte e li vorrebbero proteggere. La fiducia per me è imprescindibile! Ma in italia di FIDUCIA sta solo nel fatto che i farabutti vanno al potere (come capo clan o come politico fa poca differenza) e fanno di tutto per prendersi il frutto del lavoro altrui.
Le aspettative di gente come me in questo contesto quali possono essere?
@francescoPD Era la Svezia che aveva istituito poi revocato una simile tassa. Ti do ragione in tutto quello che scrivi ma non accetto come unica causalità della riduzione delle contrattazioni l’imposizione della Tobin Tax. I mercati sono sistemi complessi e a lungo termine non è mai una solo fattore che li spinge.
Per quanto sono d’accordo che la Tobin Tax sia follia demagogica pura, non sarà che il calo delle contrattazione è principalmente causato dal fatto che il mercato si è accorto che l’economia Italiana è in una spirale discendente autorinforzata da cui non vi è possibilità di uscita date le attuali premesse!
Purtroppo non centra nulla il mercato ribassista o rialzista, la Tobin Tax colpisce in tutti i casi anche se l’investitore ci rimette. E’ la più demenziale e delinquenziale imposta che sia mai stata partorita da mente perversa ed ideologizzata.
Serve solo a spingere gli investitori ad investire nei titoli di stato (marcio) questo è il vero motivo che l’hanno istituita.
Adesso non ricordo se Svezia o Norvegia, uno di questi l’aveva istituita anni fa, e l’hanno revocata per non disintegrare l’economia. La finanza è indispensabile per il buon funzionamento dell’economia, ma i nostri bocconiani non arrivano a tanto, l’unica cosa a cui inreressa loro è rubare quattrini per mantenere uno stato marcio ed immondo.
è evidente che siamo governati da quattro pazzi in libertà.
Presto da noi chiuderanno le banche e metteranno mano ai depositi, stile Cipro.
Però diversamente da quello dell’isola il nostro parlatoio non si opporrà.
“Cortigiani vil razza dannata…”
è da mesi che Monti afferma di non voler parlare di tasse e provvedimenti che colpiranno i cittadini per, parole che gli ho sentito dire in una intervista, non metterli in preavviso e far così fuggire la ricchezza prima di essere colpita, per non permettere alle vittime di mettere al riparo i soldi prima di avergliene confiscati quanto più possibile.
Sono d’accordo con te: ti pare che gente simile, mandata li a difendere gli interessi di tutti i dipendenti pubblici cominciando dalle forze armate d’ogni tipo, si opporrebbero mai a provvedimenti finalizzati a garantire i loro stipendi e pensioni? Ma se sono loro ad avere il coltello (ed arei, navi, carri armati, fanterie, servizi palesi e segreti, ecc…) dalla parte del manico!!