Nell’ambito del dibattito sugli OGM, abbiamo raggiunto il Prof. Dario Bressanini, ricercatore presso l’Università dell’Insubria a Como, collaboratore di svariate riviste tra cui “Le Scienze” e divulgatore scientifico, che si è occupato in più occasioni dell’argomento. Il Professore ha all’attivo un libro sul tema ed è in grado, con la sua competenza di chimico e di scienziato, di comprendere e accedere alla letteratura scientifica così da far luce una volta per tutte, con la chiarezza e l’oggettività che solo la scienza sa dare, sull’argomento.
Professore, si sente parlare sempre con maggior frequenza -e talvolta a sproposito- del tema degli OGM. Spesso poi, chi ne parla non ha molte nozioni ed è facilmente influenzato dal “sentimento”. Come si potrebbe dunque presentare il tema a una platea di potenziali disinteressati, quasi “ignoranti” sull’argomento?
Innanzi tutto va detto che la percezione che hanno le persone degli ogm e dell’ingegneria genetica in generale influenza il modo con cui le persone rielaborano le informazioni che le raggiungono.
Nelle mie conferenze inizio solitamente a spiegare una cosa che dovrebbe essere patrimonio culturale di tutti: il fatto che il nostro patrimonio genetico sia costituito da un codice, il codice genetico, che è universale.
Lo stesso alfabeto che compone il nostro DNA compone il DNA di una patata o di un leone o di un lievito o di un fungo.
Questo codice serve per codificare i nostri geni. Nel genoma, l’insieme dei geni, ogni organismo ha una serie di informazioni per produrre proteine e altre sostanze.
Quel che le persone non percepiscono è che questi geni sono intercambiabili: non esiste il gene umano o della fragola o della scimmia: sono come i mattoncini del lego, possono essere usati per costruire ogni cosa.
La stragrande maggioranza dei geni sono poi comuni, perfino non tra animali comuni. Si dice spesso che noi abbiamo molti geni in comune con lo scimpanzè, ma ve ne sono molti in comune col lievito, ad esempio.
Tutti noi siamo derivanti da organismi monocellulari: tutti gli esseri viventi hanno una serie di geni in comune, è l’evoluzione darwiniana. Le nuove specie sono nate attraverso uno scambio di geni.
Un problema culturale è probabilmente che non si sia ancora digerita la teoria evoluzionistica di darwin: le specie si sono sempre scambiate geni, dalle più vicine alle più lontane.
Con l’ingegneria genetica si può ora selettivamente incrociare geni di specie anche molto diverse. Questo è utilissimo, se ci si riesce, perchè si può prendere una qualità positiva da una specie e trasferirla in un’altra, ottenendo risultati non ottenibili altrimenti.
Ciò non è diverso da quello che la natura ha sempre fatto, solo che lo si fa in modo mirato. Le specie vegetali si sono sviluppate in modo casuale per centinaia di migliaia di anni; ora invece noi riusciamo a fare dei trasferimenti genetici in modo molto più mirato e accurato. Questo fa paura, perchè le persone ancora non sanno bene come funziona.
Da che cosa deriva dunque secondo Lei questo problema? Come mai si è così restii ad accettare un qualcosa come questo?
E’ un problema generale. Perchè sia così si dovrebbe interrogare un antropologo culturale o uno psicologo. Secondo me c’è questa barriera del naturale, così com’è concepito: molte persone individuano un mondo naturale incontaminato, dove tutto è puro e perfetto, magari è stato “creato” (anche se non ci si definisce proprio “creazionisti”) e da una parte c’è il peperone, incontaminato, perfetto, e dall’altra c’è il mondo degli uomini contaminato e sporco. Quando noi andiamo a intervenire sulla natura che ci è data, si crea un danno. Questo è un pregiudizio, qualcosa che c’è dentro molte persone, e che influenza il loro modo di pensare. Ed è un atteggiamento molto moderno, il fatto che si pensi che l’uomo modifica peggiorando. Il fatto che noi dobbiamo mangiare i cibi naturali! una volta non era così: nel medioevo anzi bisognava mescolare, modificare i cibi così che fossero più adatti all’uomo, perchè non si concepiva minimamente che la natura facesse le cose appositamente per esso.
Questa idea invece antropocentrica, che la natura faccia tutto per l’uomo, è invece molto moderna.
E uno va a sbattere contro questi pregiudizi, quando dice che in natura non esiste il peperone nel bosco, o l’uva senza semi, e che tutto questo è frutto di una modifica dell’uomo.
Si può quindi dire che una “modificazione genetica” si è sempre attutata, in agricoltura, e selettivamente è nata con Mendel e i suoi piselli.
L’agricoltura l’ha sempre fatto inconsapevolmente. Quasi tutti i vegetali o gli animali non esistono così in natura: non sopravviverebbero un anno il frumento o il mais così coltivato, perchè noi l’abbiamo modificato geneticamente per essere adatto alla coltivazione, e non per vivere in modo selvatico. Lo sa anche chi ha un orto: se non si strappano le erbacce, la coltivazione non cresce.
Gli agricoltori hanno dei problemi molto reali, non fanno della filosofia, per così dire. Loro vogliono scacciare veramente i parassiti, vogliono migliorare le rese, o altre cose. Nel momento in cui gli si offre una pianta che ha una certa caratteristica, a loro non interessa come è stata ottenuta quella caratteristica: loro sanno solo che ha bisogno di meno insetticidi, o di meno acqua, e va bene così.
Ci sono piante che naturalmente resistono a determinati elementi. Questo è perchè la natura ha selezionato nel corso dei secoli casualmente. Se un agricoltore trovasse nel suo orto dal nulla una pianta che casualmente caduta lì resiste a determinati insetti, non si farebbe alcun problema.
Una delle più diffuse obiezioni agli OGM riguarda il fatto che essi, pare, siano sterili, e quindi causino enormi danni economici al contadino che ogni anno è costretto a ricomprarli. E’ vero?
Questa è una delle leggende urbane che girano e moltissime persone ne sono convinte. E non ci si pone il problema logico che se gli ogm sono sterili, com’è possibile che ci sia contemporaneamente il problema che vadano ad impollinare altre piante? Ci sono persone che si lamentano del fatto che siano sterili in un articolo, ed in un altro dicono che c’è il problema che vadano a contaminare la coltura del vicino. questo non esiste, non c’è il problema. Noi abbiamo della frutta sterile, l’uva senza semi è sterile, ma nessuno si pone il problema.
Gli ogm potrebbero anche farli sterili ma non c’è motivo perchè da tempo gli agricoltori di professione i semi li comprano ogni anno lo stesso: ci sono le aziende specializzate nel produrre ogni anno dei semi con un acerta qualità, che i contadini riconoscono e premiano. L’idea romantica del contadino che fa tutto da sè non esiste più. E pensare che le stesse aziende che vendono semi biologici producono e vendono anche semi ogm.
Quando si parla di ogm le persone pensano che ce ne sia uno solo per tipo: un solo mais ogm che soppianterà tutte le varietà che esistono. In realtà non è così! Esistono centinaia di varietà di mais adatte alle più diverse località e tipi di terreno. In ciascuna di esse è stato inserito “quel” determinato gene che le rende adatte o resistenti a un certo tipo di insetti piuttosto che ad un altro.
Non c’è una perdita di biodiversità, d’altra parte non lo vogliono neanche le aziende.
Articolo di Giacomo Conti.
TRATTO DA: http://www.retroonline.it
La diffusione di colture modificate geneticamente (Ogm) per resistere ai piu’ aggressivi parassiti naturali hanno portato quest’ultimi a evolvere, come gia’ previsto, nuove ‘armi’ di aggressione. A distanza di 15 anni dai primi impieghi massivi degli Ogm, sulla rivista Nature Biotechnology un gruppo di ricerca dell’università dell’Arizona fa il punto della situazione nella eterna ‘lotta’ tra agricoltori e parassiti, identificando i fattori chiave nel ‘miglioramento’ naturale dei secondi.
Vi consiglio questo video:
http://youtu.be/GtpTf4mxRcc
Effettivamenti questo tipo di dibatto nei forum sull’OSS esiste: fondamentalmente per tutto ciò che roguarda l’usabilità e la “user experience” o il supporto di prodotti e servizi “corporate”.
Sulla “qualità” dei prodotti il dibattito si è spento dopo che il dipartimento di difesa americano nel 2001 (dopo 11/9) ha sostituito tutte le sue infrastrutture software con OSS.
L’economia dell’open source nasce dall’esperienza dell’OSS ma è stata applicata ad altri beni e servizi oltre il software.
Analizza questo sistema di “produzione” particolare che fornisce un modello che nell’economia classica non viene contemplato (in parole [molto] grossolane: gli agenti economici massimizzano la loro utilità senza ottimizzare direttamente i profitti e contenendo così le esternalità negative).
Hai giustamente sottolinato il free software: il movimento “per il software libero” fondato dal ricercatore e attivista Richard Stallmann e che getta le basi per questo tipo di “produzione distribuita” così come nel modello OSS, è un movimento LIBERTARIO che ha origine negli USA.
La filosofia è (più o meno) questa: la conoscenza é un BENE PUBBLICO –> tutti hanno il DIRITTO alla PROPRIETA’ –> le PROPRIETA’ INTELLETTUALI limitano il mio diritto naturale alla proprietà (col software che acquisto non ci posso fare quello che voglio). –> Il sistema di licenze vigente nega i miei diritti.
I libertari combattono da più di trent’anni contro questo modello di business altro che “sulla mia terra pianto ciò che voglio”. Con semi brevettati NON pianti più ciò che vuoi.
Il sistema dei brevetti non è più da almeno trent’anni (come qualcuno a fatto giustamente notare) regolato come è stato pensato alle origini da Franklin. La normativa è stata stravolta negli ultimi decenni, proprio sotto la pressione di quegli interessi particolari verso le istituzioni occidentali.
Questo meraviglia i liberali come me che in questo luogo si possa essere a favore di un modello economico come quello degli OGM.
p.s. Ben Klemens lavora per un instituto che sta provando a far l’opposto: abolir completamente i “patent troll”. Da un eccesso all’altro.
Chi ha delle pubblicazioni di rilievo in tal senso è proprio un economista italiano: ‘un certo’ Michele Boldrin.
Inoltro sottolineo che il sistema USA e quello europeo sono completamente diversi.
Ed io che pensavo di stare su Marte il pianeta rosso.
Il pane non mi piace e la TV non la vedo da anni.
Non ti ho chiamato in causa, comunque le ho già evidenziate se vuoi ti riscrivo la stessa lista.
Per l’inquisizione è facile, “Noi abbiamo ragione e tu torto, quindi sei eretico, quindi devi essere bruciato se non ti converti (e non è detto che non ti bruciamo lo stesso”, molto più semplice e lineare, no?.
Siccome sono molto ignorante tutte le belle parole con LIBER (aggiungici tutti i suffissi e prefissi che vuoi) non hanno alcun senso (quindi visto il notevole numero di parole in questione tutto il testo non ha senso) senza un’adeguata e seria definizione.
Per me conta solo una cosa, la libertà personale e la proprietà privata, tutto i resto sono chiacchiere (risparmiatevi pure le discussioni su cos’è la libertà od affermazioni del tipo “è libertà quella di [inserite pure uno dei tanti mali del mondo che vi vengono in mente, tanto ne sono già stati citati in abbondanza] che limita la mia libertà [o mi nuoce o qualsiasi altro risultato negativo per il singolo e per la comunità, più o meno grande o più o meno estesa]?”, sono sempre chiacchiere).
Inutile darmi dell’ignorante e/o dello stupido, me lo sono già dato solo (e poi essendo stupido non capirei comunque).
Distinti Saluti
Non mi permetterei mai nè di darti dell’ignorante nè dello stupido.
E se lo fossi veramente non ti esprimeresti su questo forum.
Cordialmente.
Credo di aver esagerato e me ne scuso.
Premesso che sugli OGM ho una posizione “agnostica”, lo sfogo deriva da una certa insofferenza nel vedere che il nocciolo del problema, quello tencologico-scientifico (e qui potrei essere d’accordo sul fatto che questo non sia il luogo giusto per un simile argomento, almeno se non ci si limita ad un puro intento divulgativo), essere costantemente sviato su tematiche collaterali od addirittura non pertinenti.
La discussione sui brevetti è comunque molto interessante (anche se la reputo non strettamente pertinente) e merita attenta riflessione.
Il vero problema, almeno per quanto riguarda il mio giudizio, è se la coltivazione degli OGM in un dato luogo possa in qualche luogo “nuocere” alla libertà e proprietà del vicino entro limiti ragionevoli (non si può impedire che i granelli di sabbia che si trovino da una parte non vadano nell’altra, esempio estremo per far capire cosa intendo, almeno per quanto riguarda proprietà e fondi finitimi). Risposto a questo quesito oltre ogni ragionevole dubbio (e sottolineo ragionevole in quanto non esiste la certezza assoluta, ma se la si pretende si ottenere si ha solo la paralisi di qualsiasi azione umana) le altre discussioni (se i brevetti siano moralmente corretti, che gli OGM siano migliori o meno) appartengono a sfere diverse.
@rodion… e basta ancora con le solite tiritere…
Prima di tutto non mi devo scusare con nessuno, è la mia libertà che è messa in discussione, la libertà di scelta se seminare ogm o tradizionale.
Questa violenza nei miei confronti e quanti altri come me, viene perpetrata da lungo tempo grazie alle idiozie degli anti ogm sempre con gli stessi argomenti, brevetti, multinazionali commistione biodiversità e scemenze varie.
Si documentassero almeno prima di parlare, di documenti scientifici (veri) ce ne sono ormai a valanghe, la stessa europa ha istituito un’autorità superpartes al riguardo per analizzare tutti gli scenari,.. ma capisco si fa fatica,.. è meglio sentire la propaganda di Vandana Shiva a reti unificate.
Al mondo sono coltivati oltre 170 milioni di ettari ad OGM, ce li mangiamo da ben 17 anni, ogni vacca che produce il parmigiano reggiano ne mangia ben 2,5 kg al giorno da anni, ed il mady in italy vedo che ne trae vantaggio (e qui stendiamo un velo pietoso sulle associazioni di categoria che si ostinano a non vedere l’evidenza).
Dei brevetti ho già scritto nel mio precedente, i brevetti NON sono contro i principi libertari, è un giusto riconoscimento (a termine) per lo sforzo profuso da chi ha investito, e questo mi sembra proprio che sia una legge di libero mercato!
Se non ci fossero i brevetti, saremmo ancora all’epoca della penicillina, e forse con qualche miliardo di esseri umani di meno.
Sempre per chi si accapiglia per le multinazionali, cominciassero ad accapigliarsi per l’idiozia (lo scrivo meglio IDIOZIA) tutta italiana di impedirne non solo la coltivazione ma pure la ricerca, noi in Italia non eravamo secondi a nessuno, altro che multinazionali, anche l’anno scorso è stato mandato al rogo un lavoro di un ventennio grazie alla “gentile” segnalazione del solito Capanna.
I maggiori benefattori delle multinazionali sono stati Pecorario Scanio e tutti coloro che si ostinano ad impedire la ricerca in Italia, con il risultato brillante che se nel malaugurato caso (ma non ci sono per fortuna) gli ogm dessero dei segnali di pericolosità, l’Italia NON è in grado di fornire uno studio proprio a sostegno della tesi, … lo si è visto di recente con l’iniziativa di Balduzzi,.. immagino le risate che si sono fatti in Europa….
Un ottimo articolo a riguardo di un ricercatore italiano apprezzato nel mondo:
https://www.movimentolibertario.com/2011/12/addio-a-francesco-sala/
Ma noi italiani siamo insuperabili come Tafazzi, l’importante è continuare con le solite manfrine come ben spiegato ottimamente dal prof. Bressanini,.. gli italiani sono pervasi da fobie.
Al riguardo se interessa a qualcuno c’è una bella tesi al riguardo sulle fobie anti ogm, una tesi scritta da chi ha studiato il problema sotto l’aspetto sociologico, potrebbe essere illuminante per capire questa anomalia tutta italiana.
Sono assoultamente d’accordo con Franco: come mai Dexter, Claudio e, in particolare, FrancescoPD insultano dando degli ignoranti e degli idioti a commentatori cha sembrano tutt’altro che impreparati sull’argomento?
Da profano sarei curioso di sentire delle risposte dirette alle argomentazioni mosse, in particolare in materia di proprietà intellettuale e di possibili abusi di posizione dominante.
E’ vero che verrebbe messa a richio la libera concorrenza? Io sono un libertario e questo lo troverei inaccettabile.
Grazie mille per la cortesia.
tutt’altro che preparati sul’argomento vorrai dire..si parla di ogm e se ne esce con la propietà intellettuale e poi ci mettiamo un’accusa di abuso di posizione dominante,ma di cosa stiamo parlando? chiaro che quando non si hanno nozioni specifiche e valide in materia si esce con qualunque panzana
Sono allibito dal fatto che una libera discussione su un sito che evidentemente parteggia con pieno diritto in favore della liberta’ di ciascuno di fare quello che vuole, venga interrotta da due o piu’ persone che irrompono urlando e insultando.
Nonostante quello che si dice, LA FORMA E’ CONTENUTO, e questi signori non sono soltanto maleducati nella forma, ma anche ignoranti! Anche se non sono il padrone di casa vorrei esortarli a ritirarsi con buona educazione nei luoghi piu’ consoni al loro modo di interloquire.
Grazie e chiudete la porta senza sbattere
franco
è mai possibile che articolo sugli ogm porti sempre ad un guazzabuglio di insensate e sterili discussioni che non hanno mai a che fare con gli ogm? è mai possibile che chicchessia si senta sempre e comunque in grado di sentenziare su certi argomenti anche nella più totale ignoranza ?
w l’italietta!
Tutte le volte che si parla di OGM succede il finimondo.
Le critiche portate con queste argomentazioni sono sterili (queste si) e figlie della profonda ignoranza.
Brevetti, multinazionali, proprietà intellettuale, Monsanto….non c’entrano proprio un bel niente con il DNA, con il genoma, con la tecnica del DNA ricombinante, con gli OGM. Quelli sono altri problemi, veri o presunti che esulano dalla bontà della conoscenza scientifica e dalle tecniche per ricavare OGM.
Le modifiche genetiche sono la cosa più naturale del mondo, oggi possiamo farle in maniera mirata, sicura e precisa per i nostri scopi alimentari ed industriali, si parla ad esempio di batteri OGM per la produzione di carburanti compatibili con i motori diesel e tante altre applicazioni.
Presto ci sarà una nuova rivoluzione di grande impatto sulla nostra esistenza, gli OGM sono un bene assoluto, negarlo è come mettere un lucchetto al cervello.
Appunto vallo a spiegare a degli idioti completi,.. senza andare sui carburanti, ti sei dimenticato che i diabetici assumo già il 100% insulina OGM, e almeno metà dei farmaci dal 2000 ad oggi sono biotech. Il futuro è biotech, e l’Italia ha preferito rinunciarvi, pur avendo scienziati assolutamente all’altezza della sfida.
La pantomina dei brevetti esce sempre da bocche stolte di nazicomunisti invidiosi e ottusi, ma chi investe in ricerca cosa deve fare poi regalarla?, come si sa i brevetti hanno una durata ben limitata, ed è il motore per far si che industrie e centri di ricerca facciano ricerca. Per inciso la ricerca è equamente divisa 1/3 multinazionali, 1/3 statale ed il resto piccoli centri di ricerca. Vallo a spiegare agli idioti
Un articolo scientifico sugli OGM è diventato un guazzabuglio di attacchi su Stalismo, Liberismo, Comunismo, Monopoli/oligopoli, Privati che si mascherano da Stato, Stato che fa gli interessi dei privati, Capitalismo, Mercato, Brevetti, Mafie “agricole”.
C’era meno insulsa ideologia nell’inquisizione spagnola.
Beh trattandosi questo di un sito di argomento prettamente politico, non si puo’ dire che sia esso ad essere fuori tema.
Benvenuto sul pianeta terra: quando si parla di OGM si parla di tutta questa insulsa robaccia, almeno per chi non vive di pane e televisione.
Mi evidenzi le “insulse ideologie” a cui ti riferisci? Sono anche curioso di sapere quale sia l’ideologia “nell’inquisizione spagnola”…
Questo NON è un blog di scienze alimentari: quindi si fa disinformazione spacciando una gravissima questione di scelte economico politiche ILLIBERALI per una scelta di libera accettazione del progresso scientifico, sfalsandone il dibattito.
In questo contesto l’unica ideologia imperante è quella NEOLIBERISTA che nulla ha che fare con la libera concorrenza o il libertarismo (forse più con il monopolio privato e il libertarianismo, ma gli anglosassoni si sa, adorano la neolingua…).
Qui i piselli di Mendel non c’entrano nulla: qui c’entrano libertarissimi brevetti e licenze per cui saremo tutti ancora più liberamente schiavi.
Lei sig. Virus già dal fatto che nasconde il suo nome e cognome è assai poco libertario. Cosa c’entra il neoliberismo con gli OGM poi non lo capisco. Qui si porta un articolo che afferma alcune cose sulla mala informazione fatta sugli OGM. Qui bisogna rispondere su quanto afferma Bressanini e contraddirlo sulle cose che dice con prove che ne mettano in evidenza la falsità di quello che dice. Non ho visto finora nessuna critica nel merito, quindi arguisco che quello che dice ha un fondo di verità. Questomi basta per squalificare tutto quando lei dice, signor virus!!!
Gentilissimo Giorgio, non mi chiami Egregio o Signore. Rispetto molto la sua formalità e la sua educazione ma, come giustamente fa notare, il mio è solo un nick.
Per noi libertari ANONIMATO = LIBERTA’
Non ci può esserci libera discussione senza anonimato.
I miei commenti non si rifanno al merito scientifico degli OGM di cui non ne ho le competenze, non me ne occupo e non potrei contribuire alla discussione. E infatti non siamo in un sito di scienze alimentari o di biotecnologie dai quali mi asterrei di commentare.
Come ho già sottolineato, io non sono contro agli OGM di per se: sono contro a come vengono commercializzati.
La critica nel merito infatti è sul fatto che un articolo come questo possa apparire su un forum di libertari: questo sfalsa il dibattito e non rende ragione dell’aspetto più profondo della resistenza sociale alla loro diffusione in Europa (per quanto sia per lo più di natura atavica).
Questa è la stessa resistenza per cui un “bene pubblico” come l’acqua raccoglie tanti comitati in difesa della sua libertà d’accesso. Mi sorprende che un libertario non distingua dei beni pubblici (di cui i beni primari sono “stretti parenti”) da dei beni privati.
Un bene pubblico conserva un diritto naturale alla proprietà (ognuno ne ha la proprietà dalla nascita). Come l’aria.
I modelli economici o sociali che portano a modificare o disciplinare coattivamente questi diritti sono ILLIBERALI.
Questo è libertarianismo puro.
Disciplinare il traffico stradale o come e quando respirare mi sembrano due cose diverse, a voler usare un paradosso.
Per squalificare quanto dico dovrebbe quanto meno entrare LEI nel merito delle libere argomentazioni che articolo nei commenti seguenti.
Il neolibersimo c’entra perché è un contesto ideologico che usa una dialettica liberale per promuovere obiettivi ILLIBERALI.
Ma non credo lei entrerà mai nel merito… e rispetto il suo diritto a portare avanti modelli economici pregiudizievoli della nostra libertà individuale e per cui combatteremo tanto per difenderla quanto per fermarne i nefasti effetti.
Cordialmente.
Scrivo solo per congratularmi con “Virus” e per dire al signore che di maiuscola sloitamente risponde … che stai a urlà???
Aggiungo… solo gli stolti aboccano, la vostra fortuna è che ne sono molti…
Il problema non è l’OGM in se, il problema sono i brevetti che le industrie come la monsanto depositano e quindi privatizzano le colture.. La monsanto ha una specie di esercito che gira tra le campagne a controllare cosa coltivano i contadini e se non coltivano i loro prodotti sapete cosa succede? Beh spiacevoli inconvenienti che impediscono di proseguire l’attività.. Se invece usano i loro prodotti allora tutto ok..!!
CIO’ CHE DICI E’ GRAVE, DATO CHE NULLA HA A CHE VEDERE CON L’ATTIVITA’ AGRICOLA, MA SI TRATTEREBBE DI ATTIVITA’ MINATORIA DA PARTE DI MONSANTO. MI DAI QUALCHE FONTE ATTENDIBILE SU CIO’ CHE DICI? SONO INTERESSATO A LEGGERE
Credo che ci si riferisca a quanto indicato sul link in calce.
Il fatto e’ che alcuni ogm sono tutt’altro che sterili, per cui il contadino li acquista una sola volta e poi se li fa in casa per risparmiare sull’acquisto.
La Monsanto evidentemente sguinzaglia in giro i suoi ispettori per vedere chi e’ che coltiva i suoi prodotti senza averli da lei acquistati, e in caso ne trovi pretende, legittimamente secondo la legge corrente, il pagamento dei suoi diritti di proprieta’ sul seme brevettato anche se da lei non materialmente prodotto.
Lo dimostrerebbe questa succosa faccenda di cui consiglio la lettura, e che fra le righe segna il livello di pazzia proprietaria cui siamo giunti, liberismo e liberta’ non vanno sempre cosi’ a braccetto come superficialmente si crede, il campo in cui muovendosi si pestano i diritti di qualcun altro si estende sempre di piu’ in tutte le fazioni sociali:
http://bressanini-lescienze.blogautore.espresso.repubblica.it/2008/09/18/monsanto-contro-schmeiser-lagricoltore-contaminato-dagli-ogm/
“Il problema non è l’OGM in se, il problema sono i brevetti”.
STRAQUOTO
Il sistema dei brevetti e’ stato inventato credo da Benjamin Franklin allo scopo di premiare, remunerandola, l’innovazione tecnologica.
Teniamo presente che un brevetto vale al massimo 20 anni, poi l’idea diventa di proprieta’ comune.
Ecco, invece di scagliarsi contro la brevettualita’ in se’, battaglia credo persa in partenza (sono sicuro che se “virus” avesse brevettato qualcosa sarebbe il piu’ strenuo sostenitore della durata eterna del suo brevetto), sarebbe opportuno battersi contro il suo uso improprio (alcuni uffici concedono il brevetto anche alla ruota o all’acqua calda, specialmente se cio’ fa l’interesse della potenza economica del proprio stato di appartenenza) e per la loro eccessiva durata.
Ad esempio, nessuno si e’ scandalizzato come sarebbe stato opportuno quando qualche anno fa il congresso USA ha esteso da 50 a 70 anni la durata del diritto d’autore solo perche’ stava scadendo il diritto sui personaggi Disney, che alle casse americane portano un cumulo di quattrini. La legge, alla fine, e’ sempre imposta dal piu’ forte, che oggi come oggi ha pure la possibilita’ di convincere coi mezzi d’informazione il piu’ debole al fine di fregarlo meglio.
Come ho articolato meglio nei commenti più sotto, non sono assolutamente contro né ai brevetti in se (figuriamoci!) ne contro gli OGM in se.
Sono contro , come libertario, all’uso di un sistema di licenze per beni primari come le sementi. Proprio nell’ottica che tu stesso ben contestualizzi.
Un libertario non può dire di essere contro i brevetti sui beni primari e non su altri. I principi sono principi e vanno sempre applicati.
In ogni caso il brevetto non si applica su tutti i beni primari (non possibile perché per ottenere la protezione, la cosa protetta deve essere nuova e fatta dall’uomo).
Se un contadino vuole seminare del seme naturale, senza gene OGM è liberissimo di farlo, assumendone il rischio della scarsa produzione.
Poi possiamo discutere sul principio del brevetto (in qualsiasi campo). Molti libertari sono contro altri meno.
Ma anche in questo caso gli OGM, la tecnologia OGM non c’entra un fico secco con questo principio!!!!
Ma come, non siete libertarian e contrari alle sovvenzioni dello stato?
I libertarian americani sono contro gli OGM perché Monsanto e compagnia cantante sono pesantemente foraggiati del governo americano. E quindi dalle tasse dei cittadini…
Essere contro le sovvenzioni agli ogm è un conto (come esserlo contro quelle alle energie alternative). Assolutamente inaccettabile che i cittadini paghino con le loro tasse cose che il mercato può gestire. Essere disposti ad accogliere le innovazioni scientifiche è altro.
L’economia degli OGM si fonda assolutamente su principi ILLIBERALI come tutto il core del propaganda NEOLIBERISTA: infatti sono prodotti licenziati (esatto, tipo i software Microsoft) che portano ad un monopolio o ad un oligopolio privato sulla captive demand (esatto, tipo i servizi idrici). Ma da quando le idelogie ‘proimposte’ dal grande capitale stimolano la concorrenza? E daje a ride…
INUTILE SPIEGARTI COSA SIA IL LIBERALISMO, SEI INTRISO DI PREGIUDIZI IDEOLOGICI. DICIAMO ALLORA CHE A CUBA SI STA BENE, CI SONO BELLISSIME FABBRICHE DI COMPUTER E SOFTWARE OPEN SOURCE
Infatti può essere inutile spiegarmelo visto che io, liberale, lo sono.
Forse non lo sai tu cosa significa visto che porti ad esempio Cuba (non credo sia un caso visto l’impianto ideologico ‘anglosassone’: chi non è “liberalist” come noi è “communist”): i liberali VERI hanno come modello, al limite, la Norvegia, forse ancora la Svezia. Non sicuramente la dittatura Castrista.
Nei paesi scandinavi,infatti, ci sono bellissime industrie tecnologiche e sono la culla mondiale del software open source.
Chiaramente chi ha come modello gli “USA mainstream” che hanno il solo termine “liberalism” che significa sia “liberale” (concetto progressista) sia “liberista” (concetto ad usum “conservatori”) ha ovviamente alcune difficoltà dialettiche.
Essere intellettualmente vivaci ed essere ideologicizzati sono due concetti distinti.
Indovina chi tra noi due è l’uno e chi è l’altro?
Cordialmente.
concordo con Leo, in questo articolo si parla di paure ed ignoranze delle persone che respingono d’istinto l’ogm comeuna volta temevano il microonde, il frigorifero, la pentola a pressione, e prima ancora carote e patate perché -crescendo sotto terra- erano frutti del diavolo.
Una cosa è dire che le paure irrazionali non debbono impedirci di ragionare e vedere, altro è parteggiare per lo stato che finanzia quella o quell’altra industria , ogm o no non fa differenza.
Le linee guida sono che nessuna aggressione fisica è ammessa, e la tipica è quella dello stato in cerca dei miei soldi -col suo personale armato- con le sue tasse.
Quindi niente tasse, e tu fai quel che vuoi nel tuo terreno lasciando liberi gli altri di fare altrettanto.
“Quindi niente tasse, e tu fai quel che vuoi nel tuo terreno lasciando liberi gli altri di fare altrettanto.” Cos’è, uno scherzo?
Vai a chiedere ai contadini calabresi che si scambiavano le sementi cosa gli è successo sotto il governo Monti: http://www.governo.it/Governo/ConsiglioMinistri/dettaglio.asp?d=68829&pg=1%2C2037%2C4067%2C6491%2C8684%2C10822%2C12948%2C15148%2C15422&pg_c=5
Vogliam parlare delle quote latte? Questo è il liberismo delle STESSE persone che spingono per gli OGM.
Liberi i capitali di fare i danni: gli altri schiavi o liberti in funzione del leccaculaggio… a proposito: Bressanini non ne sa nulla?
MA SU QUESTO SITO NON TROVERAI UNA SOLA RIGA CHE DIFENDE QUELLE PERSONE, SULLE QUOTE LATTE POI… UNO SCANDALO TUTTO DI STATO, PUBBLICO ED EUROPEO
Appunto: per questo mi stupisce questa presa di posizione sugli OGM.
Lo scandolo pubblico, però, non è dello “stato” ma, al limite, dello “STATO che NON c’è”.
Che poi dietro le istituzioni nazionali e, in particolare, EUROPEE ci siano gli stati e della “governance” ad interesse e gestione pubblica mi pare una barzelletta.
L’UE è la pià grande espressione politica di interesse PRIVATI che l’occidente abbia mai conosciuto (lo stato “Europa” manco esiste). Ed è colei che ha imposto le politiche più ILLIBERALI del secondo dopo guerra: dalle quote latte agli OGM, dalle politiche deflazionistiche (austerity) al cambio fisso (l’EURO).
Miglio si sta rigirando nella tomba…
Beh gli OGM, a differenza di tutto il resto che citi e di cui ti do’ piena ragione, non credo siano obbligatori.
Leggendo le fonti, parrebbe che il governo Monti ritenga di ostacolo alla libera circolazione delle merci in europa, e abbia impugnato davanti alla corte costituzionale, questo:
l comma 2 dell’articolo 4 della L.R. 29/2008 è cosi so-
stituito: «2. Alle imprese esercenti attività di ristorazione, ospi-
talità e vendita al pubblico operanti nel territorio regionale che,
nell’ambito degli acquisti di prodotti agricoli e agroalimentari
effettuati nel corso dell’anno, si approvvigionino per almeno il
30 per cento, in termini di valore, di prodotti agricoli e agroali-
mentari a “chilometri zero”, viene assegnato, al fine di pubbli-
cizzarne l’attività, un apposito logo da collocare all’esterno del-
l’esercizio e utilizzabile nell’attività promozionale».
Se ho capito bene, un governo ributtante che non ha ben capito che cosi’ scava la fossa, a se’ e alla pace sociale del suo paese, da solo, non c’e’ che dire: e adesso abbiamo la sua identica continuazione sotto falso nome.
Egr. Sig. Virus, mi spieghi quale sarebbe l’azione del Governo monti contro la Calabria. Non sia mai che da queste si difenda qualsiasi forma di governo,ma anche questi calabresi che, per difendere i prodotti a km zero, fanno norme che vietano la libera circolazione delle merci, non mi paiono il massimo di liberalismo. Quando capiremo che i prodotti a km zero devono rappresentare un’opzione commerciale per quelli che vogliono comprarlo e non ci può essere nessuna norma legale che ne favorisca o ne privilegino il consumo?
Non difendo i calabresi in quanto liberali (ovviamente) ma riporto un episodio di ingerenza illiberale dell’autorità verso lo scambio delle sementi per contestualizzare chi spinge per questo modello di business (di cui quello sugli OGM è solo una componente.
questo tizio si deve solo impiccare …lui gli ogm e chi li propone e chi fà pubblicità .
io impccherei chi scrive fà con l’accento